59. Nel Regno-parte2

2.2K 200 8
                                    

-Correte!- urlò Cole. Mi girai e quello che vidi mi fece agghiacciare. Valentin. Com'è possibile?! Quando ero rinvenuta l'avevo visto morto! Morto! Non svenuto! Ci mettemmo a correre come disperati, Lefkò era disorientata. Continuava a tenere gli occhi chiusi. Io sapevo tutto ciò che la riguardava. Ma non dissi niente. Sapevo anche perché era così scontrosa... Ma è meglio che non vi dica niente a parte che feci un grosso errore a stare zitta.
-Lefkò! Vola! Ti copriremo noi se attaccano!- urlai con il poco fiato che mi era rimasto all'Angelo. Lei annuì senza voltarsi e spiccò il volo. Valentin rideva come un pazzo sulla macchina volante assiame a due soldati armati di mitragliatrice che puntualmente iniziarono a spararci. Eressi una barriera verdognola. Molto debole. Non avrebbe retto a lungo. Lux disse una cosa veloce a Bryan che, dopo aver annuito si avvicina a me.
-Tieni duro! Lux ha visto una specie di palude! Molti alberi! Non riusciranno a raggiungerci lì!- urlò per sovrastare il rumore assorsante di quelle macchine insopportabili che ci stavano alle costole. Annuii, già madida di sudore. Aguzzai la vista. Anche io riuscivo a distinguere degli alberi. Non dovevamo essere tanto lontani.
-Consegnatemi L'Angelo e forse vi lascio andare!- disse Valentin con un megafono per poi scoppiare in una risata da pazzo. Theresa si girò e con uno scatto lanciò addosso alla macchina una scarica elettrica, la sua specialità. La macchina volante non fece una piega. Maledizione! Era a prova di magia. Potevamo solo correre. Lefkò continuava a volare sopra di noi, ma a bassa quota cercando così di non farmi sprecare troppa energia. La ringrazio ancora oggi.
La palude! La vedo! La vedo! Penso esultante. Corro ancora più veloce anche se le gambe mi stanno tremando. Non ce la faccio veramente più. Sento i mitragliatori sulla barriera e quando alzo lo sguardo vedo dei buchi. Si stava indebolendo!!!
Okay... Calma Luna... Calma... Arriveremo alla palude sane e salve... Pensai cercando di consolare me stessa. La verità è che non ce la facevo. Se non avessi retto saremmo morti tutti.
Sentii un urletto. Da bambino. Cole. Aveva un proiettile nella spalla ed era caduto, ma si rialzò in piedi stringendo i denti e continuando a correre. Le lacrime minacciavano di scendere. Cercai di intensificare la barriera, ma niente da fare. Ero troppo debole. Lux era arrivato alla palude.
Ce la posso fare, ce la posso fare! Continuavo a ripetermelo, non smisi. Theresa passò, poi Cole, poi Lefkò. Aveva l'ala insanguinata. L'avevano colpita.Bryan guardò indietro, poi guardò me. Intuì che stavo per svenire. Si affiancò a me e mi prese la mano. Sentii dell'energia scorrermi nelle vene. Corremmo velocissimi verso la palude, poi, a dieci metri di distanza dagli alberi la barriera cedette. I mitragliatori iniziarono a sparare e io e Bryan ci tenevamo la mano sulla testa e ci abbassavamo per non essere colpiti. All'ultimo secondo ci buttammo nella vegetazione. Salvi. Eravamo salvi. Solo che... Non so, era strano... Mi sentivo la testa così pesante... Gli occhi non volevano restare aperti e poi sentivo freddo nella mia mano... Ma cosa...
Buio.

SPAZIO AUTRICE:
Lo so che è cortissimo ma non mi uccidete! Vi voglio tanto bene❤😂

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora