31. Salvataggio-parte 9

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Mi sentii toccare la fronte e poi la guancia. Socchiusi gli occhi per poi girare la testa e guardare il ragazzo che mi stava di fianco.

Alex...

-Ehi, ti sei svegliata...- sussurrò qualcuno dall'altra parte del letto. Mi girai e vidi il ragazzo biondo che ci aveva accolto.

-Chi sei?- chiesi con un sussurro. Dalla porta entrarono anche due gemelli, un maschio e una femmina, entrambi con i capelli rossi, poi, per ultima, entrò Luna.

-Io mi chiamo Lux, mentre loro due sono Theresa e Bryan. Invece credo che Luna tu la conosca già- spiegò il ragazzo biondo. Annuii guardando la ragazza.

-Ragazzi, ci lasciate sole?- chiese Luna. Tutti annuirono, poi Alex mi diede un bacio sulla fronte e se ne andò. Rimasi sola nella stanza con Luna.

-Come mai sei qui?- chiesi mettendomi seduta anche se avevo la testa che mi girava.

-Ti devo raccontare molte cose...- disse dopo un lungo sospiro. Ai sedette e continuò:-Io sono una Leggente, una persona che vede il futuro dei ragazzi che le vengono affidati. A me sono stati affidati Alex, Damon e tu.- iniziò a spiegare.

Avevo già sentito parlare di quelle persone, ma non immaginavo esistessero realmente, pensavo fossero una leggenda!

-È stata dura. E... è colpa mia se adesso Damon si sta per sposare...- mormorò. Sgranai gli occhi che si stavano riempiendo di lacrime, poi tirai su col naso e la incitai ad andare avanti a raccontare.

-Mi sono dovuta far scoprire da Damon e il mio superiore si è arrabbiato. Mi ha intimato di far finta di morire per poi andarmene e vegliare su di voi da lontano. Così feci. Adesso in accademia tutti pensano sia morta. Sono venuta qui perché ho conosciuto Lux molto tempo fa e sapevo viveva qui in segreto perché lui e i gemelli sono ibridi e quindi vogliono ucciderli.- sospirò ancora.

-Quando sono le nozze?- chiesi con sguardo vuoto. Lei mi guardò con comprensione.

-Tra sei giorni- disse. -Ma tu devi riposare- mi impose. Scossi la testa.

-Damon non si sposerà- dissi a denti stretti. Lei si irrigidì mentre io mi alzai e indossai dei vestiti che mi aveva porso.

-Luna... se tu sei la mia Leggente saprai cosa sono io realmente- sussurrai al suo orecchio. La ragazza annuì.

-Allora sai anche che ho delle possibilità di sopravvivere dai Demoni Bianchi- conclusi aprendo la porta e scendendo le scale seguita da Luna che aveva lo sguardo basso.

Erano tutti in salone che parlavano tesi come le corde di un violino.

-Bella, finalmente sei arrivata, dobbiamo parlare.- mi disse Alex facendomi cenno di sedermi vicino a lui.

Lo feci.

-Togliti l'anello- mi ordinò. Lo guardai in cerca di spiegazioni, ma lui mi fece solo segno di incitamento. Me lo tolsi e le mie ali apparvero. Bianche con solo le piume attaccate all'osso nere.

-L'Angelo degli Inferi...- sussurrò Lux alzandosi di scatto, così come fecero tutti gli altri a parte Luna che si stava bevendo tranquillamente un tè.

-Leggente dei miei stivali! Potevi dircelo che aspettavamo l'Angelo degli Inferi!- esclamò Bryan ovviamente sarcastico.

-Non volevo rovinarvi la sorpresa- disse lei alzando le spalle restando sempre calma.

-Bene... Alex, credo che noi invece dovremo imbucarci in un matrimonio- dissi io guardando il ragazzo con un sorriso beffardo sulle labbra.

-Credo anche io...- rispose con lo stesdo sguardo.

-Oh! Alex! Possiamo venire con voi??? È da decenni che non ci dai una missione da svolgere e ci stiamo annoiando! Lux ci vieta di divertirci!- esclamò Theresa lamentandosi e lanciando occhiatacce a Lux che scuoteva la testa rassegnato.

-No, ma... ho una missione pronta per voi- disse Alex. Theresa e Bryan si abbracciarono felici saltellando.

-E di che cosa si tratta- disse Lux guardando bene negli occhi Alex.

-Valentin- disse cupo il principe. Lo sguardo degli altri si fece più attento, mentre il mio sbiancò. Valentin era mio zio materno, aveva costretto mia madre a sposarsi con mio padre perché voleva avere il potere.

-Sta formando un'armata molto potente...- non riuscì a finire di parlare che Bryan stava partendo già con la prima domanda.

-Dobbiamo colpire direttamente lui?- chiese. Alex scosse la testa con vigore.

-Sarebbe troppo pericoloso- esclamò poi. -No, dovete creare confusione in una delle loro basi, dove c'è già un generale molto importante... farete esplodere i dormitori, poi manderete uno dei vostri soliti messaggi...- finì facendo un gesto strano con la mano.

-Agli ordini capo!- esclamò Theresa. Le sorrisi era davvero così carina! Eppure aveva la mia età. Era piccolina e i ricci rossi che le incorniciavano la testa la facevano sembrare una piccola Barbie con gli occhi castani.

-C'è solo un piccolo problema- disse Lux senza riuscire a guardare negli occhi Alex.

-Cole è andato in missione da solo dei giorni fa e non è tornato- continuò.

-Quel ragazzino ci farà saltare le penne!- esclamó Bryan squotendo la testa.

-L'avevo contattato quando ero morto- disse grave Alex. Tutti si girarono verso di lui sorpresi. Anche se io non ci stavo capendo un tubo.

-L'ho mandato a salvare alcune famiglie di ibridi, nulla di speciale, ma... sarebbe dovuto arrivare in questi giorni...- disse senza riuscire a guardare in faccia Lux che era sconvolto.

-Okay... vuol dire che ritornerà se l'hai mandato tu in missione- disse Theresa sedendosi sullo schienale e cercando di rimanere calma.

-Hai ragione...- disse Lux imitandola.

-Ragazzi... sapete che io non sto capendo niente?- mi lamentai. Bryan sorrise.

-Cole è il fratellino di Lux, ha almeno undici anni, ma è tosto... se non torna entro stanotte, peró andremo a cercarlo.- disse.

-Dove siamo precisamente?- chiesi poi cambiando discorso.

-A Como. Credo proprio che il passaggio che abbiamo preso sia una via di fuga per i Demoni Bianchi in missione.- spiegò Alex. Annuii pensosa.

-Resteremo qui solo oggi, domani partiremo, così come voi alla missione, sono sicuro che Cole tornerà- continuò Alex. Tutti annuimmo.

Quando ci alzammo per andare a pranzare una fitta mi raggiunse il punto in cui il Kraken mi aveva trapassata. Con un gemito mi piegai in due e mi sedetti sulla poltrona in cui ero seduta. Tutti mi accerchiarono.

-Cos'hai?- mi chiese preoccupato Bryan. Gli indicai il punto che mi faceva male e lui mandò un'occhiata a Theresa che annuì grave. Tirò fuori da una tasca una strana fiala con dentro un liquido denso viola.

-Bevilo...- mormorò tristemente. La guardai con titubanza, poi, dopo un'altra fitta, presi la boccetta e la bevvi tutta d'un colpo. Il dolore si attenuò, ma fu come se le forze mi fossero state tolte.

-Cos'era?- chiesi preoccupata.

-Ti ha curato, ma ti dimezzerà I poteri per un paio di giorni- spiegò Luna. Trattenni il fiato. Metà dei miei poteri?! Per un paio di giorni?! Stanno scherzando?!?!

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora