74. Il patto-parte 6

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[Non sono riuscita a corrggerlo e sto guardando la partitaaaaaa, perdonatemiiiii]

-Dovevi vestirti di bianco!- esclamò Alex prendendomi a braccetto. Non sembrava arrabbiato per la mia scelta, anzi sorrideva e sembrava divertito.

-E perchè?- chiesi io.

-Oggi è la festa della creazione dei Demoni Bianchi e tutti si vestono di bianco- mi spiegò. Alzai un sopracciglio e ridacchiai.

-Io però non festeggio dato che sono un Demone Nero barra Angelo- dissi con un piccolo sorriso. -Quindi mi vesto di nero, che è proprio il contrario... Beka ha fatto una cosa più che stupida e io non festeggio le cose stupide- dico, finendo per borbottare alla fine.

-Ma se Beka non l'avesse fatto, io non esisterei!- esclamò Helena. Mi fermai a guardarla, proprio quando eravamo davanti alle stanze di Lefkò e Luna.

-Forse è anche per questo che non le festeggio. Perché sei nata- ribatto acida. Damon scoppia in una risata di gusto, mentre Helena diventa rossa dalla vergogna. Quando Damon smette di ridere mi guarda e dice:-Sei bellissima- sorrisi ancora di più mentre Helena gli strinse il braccio per la rabbia.

-Grazie!- risposi, poi mi girai. Luna e Lefkò avevano un vestito quasi uguale. Bianco, corto e a sbuffo, solo che quello di Lefkò era cosparso da perle e brillantini. Luna mi guardò, poi scoppiò a ridere.

-Sempre la solita che non segue le tradizioni?- chiese, ovviamente facendo una domanda retorica. Mi misi a ridere anche io. Lefkò si unì, poi mi si avvicinò.

-Mi dispiace per prima... non ero in me- mormorò. Sapevo che era sincera. Si capiva dal tono. Le sorrisi, rispondendo con un:"non preoccuparti", poi, a braccetto con Alex andammo al portone della sala da pranzo.

-Ci saranno tantissime persone, tutte vestite di bianco, sicura che non ti sentirai a disagio?- mi chiese Alex. Sapevo che stava scherzando. A disagio, io? Ma quando mai?

-Mi sentirò l'unicità in persona!- esclamai alzando la testa e sfoggiando il sorriso più verro che possa mai fingere di fare.

-Cole?- chiesi. Alex tossicchio e solo da lì capii tutto.

-Okay... non farò scene con tuo padre... tranquillo- lo rassicurai. Lui mi sorrise, come nel'incubo. -Non sorridere in quel modo o mi fai venire in mente l'incubo che ho avuto...- mormorai per niente felice. Lui mi diede un piccolo bacio sulla guancia sussurrandomi le sue scuse. Alzai un angolo della bocca, poi mi fermai. Mi era caduta una fogliolina dai capelli un ciuffo si era sciolto. Dovevo assolutamente recuperarlo.

-Alex, entra nella sala, tranquillo che ti ritrovo- dissi sorridendo. Lui annuì, anche se, poco sicuro, poi entrò nel portone, da dove proveniva della musica da orchestra. Sentii dei passettini e dopo poco le gemelle erano davanti a me.

-Ti abbiamo vista con i capelli scombinati e...- inizi Lydia, poi fece posto a Cara che continuò la frase. -...abbiamo pensato che ti servisse una mano- sorrisi, anche se la scena che mi si era appena presentata era a dir poco inquietante. Poco più in là vidi due foglioline, le raccolsi e le porsi alle gemelle. Mi piegai e in pochi secondi avevano rafforzato la magia.

-Grazie ragazze- dissi frettolosamente, poi entrai dal grande portone. Iniziai a scendere le scale. C'era poca gente ancora in piedi, ma tutti, e dico tutti mi fissavano. Era partito tutto da un gruppetto di signore. Una diede delle gomitate agli altri per indicarmi... e così mi fissavano tutti. Notai Alex che mi sorrideva e mi invitava a sedermi tra lui e Damon. Camminai verso di loro a testa alta e con volto neutro. Tutti dovevano temermi. Anche se gli avrei salvato la vita, molti mi odiavano lì. Quindi dovevano temermi. Mi sedetti tra i due ragazzi, notando davanti a me Helena, Luna e Lefkò e quest'ultima sembrava oggetto di molte attenzioni dato che era un angelo. Dopo meno di due minuti tutti erano seduti. Il nostro piccolo gruppetto da sei aveva chiacchierato abbastanza allegramente, ma io non ero interessata. Helena continuava a mandarmi sguardi di fuoco e io alzavo gli occhi al cielo. Credeva di uccidermi con lo sguardo?!

-Signori e signore!- esclamò il re alzandosi dalla sedia e richiamando l'attenzione di tutti nella sala. Presto calò il silenzio totale e il re poté continuare. -Oggi siamo qui per festeggiare la creazione dei Demoni Bianchi! Il bianco è il nostro segno!- dopo quest'affermazione mi guardò e io sorrisi battendo le palpebre molto velocemente e facendo la finta dolce. Quando distolse lo sguardo gli feci la linguaccia e alzai gli occhi al cielo. -Dopo aver reso parte al banchetto, giustizieremo i nostri prigionieri che appartengono alla razza dei Demoni Neri e... per ultimo ci sarà una sorpresa!- mi sentii mancare l'aria. Avrebbero giustiziato dei Demoni Neri. Davanti ai miei occhi. Davanti alla loro principessa.

-Tuo padre lo fa sempre?- chiesi ad Alex, dato che Damon era impegnato a sopportare quella gallina di Helena. Alex era abbastanza scosso.

-No... non l'ha mai fatto...- mormorò. Dopo poco capì perché glielo avevo chiesto. Mi mise una mano sulla spalla.

-Lo sta facendo a posta...- sussurrai strizzando gli occhi. Alex mi abbracciò leggermente e lanciò uno sguardo di fuoco al padre che sorrise malignamente.

-Sta tranquilla, goditi la cena e tutto ciò che hai intorno, poi ci penseremo- mi rassicurò Alex. Annuii prendendo un profondo respiro. Non era poi tanto sconvolgente... bisognava uccidere degli uomini colpevoli... dei miei uomini. I miei uomini. Io ero la loro Regina. Non potevo lasciarli morire...

Mi servirono molte portate. Alla seconda il pensiero degli uomini che dovevano uccidere passò.

Iniziai a chiacchierare con Luna e... ad un certo punto lei tirò fuori dalla sua pochette una collana... davvero molto bella. Con una luna e un ghirigoro oro che la teneva attaccata alla catenella.

-Sai... durante il viaggio di me e i ragazzi per venire qui... sono svenuta e mi sono ritrovata in Paradiso. Il padre di Lefkò, cioè l'Angelo Superiore, mi ha affidato un grande incarico. Dovevo darti questa parte di collana e andare... negli Inferi a prendere l'altra metà e la persona che la indossa. So che si fa chiamare Lilith... nient'altro- mi spiegò Luna. Annuii prendendo la collana e mettendomela. Toccai la pietra e mi sentii... molto bene. Sorrisi a Luna.

-Nella tua missione non sarai da sola- esclamai. Luna fece per ribattere, ma il re si alzò dalla sedia richiamando l'attenzione dell'intera sala.

-Prima di far entrare i prigionieri vorrei farvi notare che oggi abbiamo molti ospiti, ma soprattutto un'ospite inattesa!- esclamò.

-Se sta parlando di me non gliela faccio passare liscia...- mormorai rivolta verso Alex. Lui ridacchiò.

-Bella!- urlò. Lo trucidai con lo sguardo e mi immaginai una mano stringergli il collo. Subito si toccò il collo senza fiato. Lo lasciai dopo pochi secondi e lui tossicchio. Tutti si erano girati in cerca di questa... Bella.

-Alzati cara!- mi invitò il re. Mi alzai stringendo il bracci di Alex come dire:"Se non lo faccio a te lo faccio a tuo padre, ma la mano la metto sul collo..." Lui picchiettò la mia mano con la sua come conforto. -Lei è la Regina dei Demoni Neri...- dalla grande tavola si alzò un grande mormorio, ma io non mossi un muscolo. La mia pelle rimase bianca come la porcellana e la mia espressione neutra non cambiò di un solo millimetro. -Ma è anche la nostra salvezza, perché è l'Angelo degli Inferi!- disse urlando ancora più forte per stare sopra ai mormorii. -E ci dimostrerà la sua forza e la sua fiducia uccidendo cinque Demoni Neri!-

Oh no...

Angelo Degli InferiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora