Capitolo 5.

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« hai preso tutto?»

Annuisco.

« bene, fa la brava, non contraddirli, fa tutto quello che dicono e non fare la stupida. Sta attenta ai ragazzi.»

Sbuffo, roteando gli occhi al cielo.
Le do un bacio sulla guancia e poi, seguita dai due, mi incammino a passo rapido verso la macchina.
Entro dietro e aspetto che anche i due salgano.

Giulio di mette alla guida e, dopo che i due hanno finito la sigaretta, partiamo.

« metti la musica»

Ordino e loro fanno partire la radio e subito Everybody dei 5 second of summer si fa sentire.
Mi sporgo e alzo il volume, iniziando a cantare a squarciagola e a gesticolare.

« non parlo..»

Dice mostro, guardandomi allibito.

Gli faccio la linguaccia e continuo, finché non finisce la canzone e riabbasso, di poco, e prendo il telefono.

*quindi sei a Roma per tre giorni?*

*si, che bello, non sono mai andata a Roma*

* adesso la vedrai, devo andare ciao*

Saluto con un ciao, blocco il telefono e lo butto sul sedile.

« mi annoioo!!»

Mi lamento.
Giulio sorride, accendendosi una canna, mentre Mostro prende un piccolo pc portatile e inizia a fare non so che.

« mi dai un po' il pc?»

Sussurro al suo orecchio.
Lui gira di qualche millimetro il capo verso di me.

« lo sto usando, va a giocare ai giochini sul telefono»

Sbuffo e appoggio la schiena allo schienale.
Cosa posso fare...

IDEA GRANDIOSA.

Sorridente, prendo il mio zainetto ed ci estraggo il dentifricio e ne metto un po' sul palmo della mia mano.
Velocemente tiro uno schiaffo a Mostro, urlando 'Smack CAM' e imbrattandogli tutta la guancia di dentifricio.
Io e Giulio scoppiamo in una grossa risata, mentre lui dopo i vari insulti, fa accostare la macchina.
Ci fermiamo ad un SEL service.
Scendiamo tutti e Giulio aiuta mostro a pulirsi mentre io vado a comprare dell'acqua.
Quando torno, Giorgio mi si avvicina incazzato.
Mi tira uno schiaffo.

Lo guardo minacciosa e gli rito un calcio nelle parti basse, che lo fa cadere a terra.

« la prossima volta tieni le mani a posto»

Sussurro al suo orecchio.
Non so ancora per quanto riuscirò a tenergli testa.

Ritorniamo tutti in macchina e ripartiamo.



« questa è casa nostra»

Informa Giulio facendoci entrare.
Posiamo gli zaini e ci sediamo sul divano.

« ho fame»

« usciamo a mangiare?»

Annuisco e mi alzo.

« bro vieni?»

Chiede poi a Giorgio.

Lui fa no con la testa e si sdraia sul divano.
Usciamo di casa e saliamo sulla macchina, raggiungendo una pizzeria.
Ordiniamo le pizze e ci sediamo ad un tavolo.
Mangiamo in silenzio.

« contenta di fare una canzone?»

Mi chiede, ad un tratto.

« sono agitata... E se non vado bene?»

« andrai bene, andrai bene sta tranquilla»

Dice sorridendomi e sorseggiando la sua bevanda.

« ah una cosa, non metterti contro Giorgio, finiresti per farti male»

« è lui che se le cerca, ma cercherò
di stargli alla larga»

Dopo la chiacchierata ci alziamo e mi porta a casa.

« vado a fare la spesa, ciao»

Ci saluta Giulio ed esce senza aspettare una risposta.
Prendo le mie cose e vado alla ricerca di una camera.

Ne prendo una a caso e mi butto sul letto a pancia in giù.

Passano alcuni minuti e poi, un corpo grande si posiziona sopra di me.

Mostro.

« mi stai schiacciando»

Sussurro.

Lui non risponde e posa le labbra sulla mia mascella.
Lo lascio fare.

Abbassa di poco il capo, posando le labbra sul mio collo, per poi andare alla scapola.
Appena posa anche la sua lingua sulla mia pelle, mi squoto e lo faccio togliere da sopra di me.
Mi giro e mi sorreggo con le braccia.

« ma che fai?»

Quasi urlo e lui sorridente mi risponde« ti bacio il collo».

Lo guardo con un sopracciglio alzato.

« avanti, potremmo divertirtici»

A quelle parole, gli scoppio a ridere in faccia.

« ma ti pare due te la do, ma quante canne ti sei fumato?»

Chiedo tra le risate.

« io sono Mostro, nessuna non me la da»

« quindi? Dato che sei mostro te la devo dare? Okay che mi sono sempre fatta dei pensierini su di te, ma hey erano pensieri non te la darei mai e poi mai»

Ammetto.

« ti sei sempre fatta dei pensierini su di me?»

Non rispondo e lo guardo soltanto negli occhi.

Lui sorridendo beffardo, mi prende le mani e mi tira, facendomi sdraiare.
Si mette a cavalcioni su di me, immobilizzandomi.
Cerco di liberarmi, ma invano Mostro tiene stretti i miei polsi.

Si avvicina alla mia guancia e inizia a lasciarci una scia di baci, andando verso il collo.

« smettila coglione»

Quasi imploro, ma nulla è testardo.
Cerco di liberarmi, ma lui aumenta la stretta sui miei polsi che iniziano a farmi male davvero.

Porta la bocca sul mio petto e lascia una scia di bacini languinosi, cercando di arrivare alle tette.
In quel momento, sentiamo un altra porta sbattere e la voce di Giulio che si fa sentire.
Giorgio si alza velocemente da sopra di me ed esce dalla stanza.

Guardo i miei polsi, ormai violacei.

Perche cazzo non l'ho fermato...

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