« ma perché? Non mi lasci mai usciree»
Mi lamento, a gran voce, davanti alla donna.
« Chanell, basta. »
Alzo gli occhi al cielo e vado in camera mia, buttandomi sul letto e iniziando a piangere in silenzio.
Sta andando di bene in meglio.
Mi squilla il telefono e rispondo subito, non appena vedo la scritta Giulio.
*pronto?*
Parlo io.
** hey Chanell, come stai?**
Sembra felice.
Ma quant'è bipolare..* bene, tu?*
**bene bene, stiamo venendo a trovarti, domani pomeriggio siamo da te, ci sta pure Sercho, è un problema?**
*nono, tranquilli, mi manchi*
Mi affretto a dire ed è la verità.
Mi sto affezzionando a questo ragazzo, troppo.** vado, ciao piccola**
*ciao*
Chiudo la chiamata e metto il telefono sotto il cuscino e mi addormento.
Mi risveglio il giorno dopo.
Da notare il bene che mi vuole mia madre, da mandarmi a letto senza cena.Lascio perdere e vado in cucina a pranzare, insieme a lei.
Nessuno parla.« dopo mangiato devi pulire la casa»
« oggi pomeriggio vengono Giulio e Giorgio»
La informo, mentre lei mi guarda corrugando la fronte.
« chi sono questi?»
« i cantanti»
« ah, va bene, io devo andare a lavoro»
« lo so »
Finiamo di mangiare e mentre mia madre lava i piatti, io inizio a spazzare, poi a lavare la casa, mentre lei si sdraia sul divano con la scusa che poi deve lavorare e vuole riposare.
Ma spero che riposi per sempre.
Verso le due mamma se me va a lavoro, mentre io mi cambio, mettendo dei pantaloncini corti a vita alta con sopra una felpa enorme, che mi arriva sotto al sedere, grigia dell'adidas.
Mi metto i calzini lunghi fino alle ginocchia, sempre grigi e poi le vans nere come i pantaloncini.
Mi pettino i capelli e mi trucco un po', per poi prendere una bandana blu scuro e legarla attorno alla testa.
Verso le tre, suonano al campanello e io mi affretto ad aprire la porta.
I ragazzi salgono gli scalini ed entrano in casa e subito salto addosso a Giulio, che mi tiene stretta a se.Gli do un bacio sulla guancia e mi allontano, abbracciando Sercho, il quale mi da un bacio sulla guancia.
Guardo Giorgio e lui guarda me.
Prende la mia mano e mi attira a se, cercando di baciarmi, ma io giro la testa e le sue labbra si posano sulla mia guancia.
Sta in quella posizione per alcuni secondi, poi si stacca, sorridente.Li faccio accomodare in camera mia e li riempio di patatine e caramelle.
« posso fumare?»
Chiede Giulio.
« no, che poi mia madre rompe le palle»
Lui alza gli occhi al cielo e accende la tv.
« che ne dici di uscire?»
Chiede Sercho e, tutti d'accordo, usciamo di casa.
Andiamo, dietro casa mia, alla fermata dell'autobus e andiamo in centro.
Le strade sono affollatissime, piene di bambini insieme alle mamme che chiacchierano, nonni e adolescenti in skate.Ad un tratto, mi si para davanti, un tizio con un cuore in mano.
Mi sorride e si mette in ginocchio.
Mi indica con il cuore, poi lo innalza in aria dicendomi gi guardare su, poi sorridente se ne va.Ma che cazz..
Lascio perdere e continuano a camminare, andando ad un bar e sedendoci ad un tavolo.
Ordiniamo e poi chiacchieriamo sul successo dei ragazzi e, a quel punto, sentiamo dei urli.
Ci guardiamo attorno e, all'ingresso del bar, due ragazze che gi guardano.
Corrono verso di noi, guardando i tre ragazzi e chiedendo foto.
I ragazzi fanno le foto e le ragazze urlanti se ne vanno.Usciamo dal bar e subito, un gruppo di ragazzi e ragazze ci assale, chiedendo foto ai tre ragazzi e in poco tempo ci circondano.
Iniziano a spintonarmi di qui e di li, per questo Mostro mi prende per mano ma la strattono via e prendo quella di Giulio.
Dopo mezzora di autografi e foto, riusciamo ad uscire dalla folla e ritorniamo a casa.
Stiamo in giardino, seduti suo gradini dietro casa a fumare.« abbiamo scritto una nuova canzone»
Mi informa Giulio sorridente.
« e quando esce?»
Chiedo.
« tra una settimana, tra tre giorni la registriamo»
« ovviamente voglio l'anteprima quindi me la fai sentire»
I tre scoppiano a ridere.
Ma che c'hanno da ridere...« dove stata sta sera?»
Chiedo, spegnendo la sigaretta sulla scarpa di Giorgio, che quando se ne accorge mi tira un coppino e io, a mia volta, una gomitata sullo stomaco.
Quando ci annoiamo, entriamo in casa e accendiamo lo stereo con le canzoni dei ragazzi ad alto volume e loro gironzolano nella mia stanza, aprendo armadi, cassetti e cassettini da per tutto.
Io, intanto, mi sdraio a pancia in giù sul letto.« che cos'è questo?»
Chiede Sercho, sventolando il mio diario segreto, di quando avevo quattordici anni.
Corro verso di lui, cercando di riprenderlo ma lui lo alza in alto e io non riesco ad arrivarci, malmena se salto.« brutta cosa la nanezza»
Mi fa notare e Giulio gli urla un fanculo s lui scoppia a rodere.
Gli do un pizzicotto e lui abbassa la mano e riesco a riprendere il diario.Lo metto sotto il mio cuscino.
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FanfictionLa vita gioca brutti scherzi. Voi siete gli scherzi della mia vita. I contenuti non rispecchiano la realtà, tutto frutto di immaginazione.