capitolo 40.

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Saluto papà e scendo dalla macchina.
Entro dentro l'edificio e vengo accolta calorosamente da tutti.

« oh Chanell, che bello vederti»

Mi saluta il mio fotografo e in quel momento ci raggiunge anche Manu.
Sorridente lo abbraccio.
Ci stacchiamo e vado a prepararmi, poi facciamo una serie di foto.





Dopo due orette finisco e vado a prepararmi per tornare a casa.

« ti va di venire a dormire da me? L'ho già chiesto a tuo papà e ha detto che se vuoi, puoi»

Mi informa Manu sorridente.
Prendo il borsone e lo seguo fuori l'edificio.
Saliamo in macchina e andiamo a casa sua.

Appena dentro mi butto sul divano, esausta.

« vuoi qualcosa?»

Mi chiede il ragazzo, sorridendo appena.

« si, mi faresti un paninoo?»

Chiedo e lui, senza fiatare, va a preparare il mio panino.

Mi sistemo meglio sul divano e accendo la tv sintonizzandola su un film.
Il film parla di un amore a scuola, la stessa storia di sempre, lui un diavoletto e lei una ragazza per bene, si piacciono ma non riescono a sopportarsi.

Quando finisco il panino porgo il piatto a Manu, che sembra stare male.
Lo vedo dai suoi occhi, sono così spenti.

« hey, che succede?»

Chiedo, accarezandogli i capelli.

« niente»

Dice.

« non ti vuoi co fidare con me?»

Chiedo ma lui non mi risponde, si limita a guardarmi negli occhi.

Mi alzo e lo trascino all'ingresso, ci mettiamo le scarpe e usciamo di casa.

« una passeggiata ci farà bene per schiarirsi le idee»

Lui non risponde e inizia a camminare, assolto nei suoi pensieri.

Camminiamo uno affianco all'altro, senza proferire parola.
Non è assolutamente imbarazzante, anzi.

Chissà a cosa sta pensando...

« vuoi la foto? Dura di più»

Mi dice Manu, beffardo.
Gli tiro uno schiafferto sul braccio e lui sorride.

« stai meglio?»

Chiedo e lui annuisce.

« ti va di venire con me da mia sorella?»

Chiede e io annuisco.
Camminiamo ancora per qualche minuto e lui si ferma a un fioraio per comprare delle rose rosa.

Dopo averle comprate camminiamo qualche minuto ancora e lui si ferma davanti ad un cimitero.

Oh...
Entriamo e camminiamo tra le lapidi, fermandoci velocemente ad una.

Sua sorella si chiamava Fannie e facendo un piccolo calcolo aveva diciasette anni come me.

Osservo Manu posare i fiori e poi abbassardi e dare un bacio alla lapide.

« ciao, sono Chanell, piacere di conoscerti, sai di avere un bellissimo nome»

Parlo sorridendo, mentre Manu mi guarda un po' perplesso.

« sono un amica di tuo fratello»

Mi vengono in mente mille situazioni insieme a Manu e adesso che ci fascio caso, con gli altri è sempre stato freddo e distaccato, mentre con me è stato protettivo e dolce.

« è un bravissimo ragazzo, per certi versi, tranquilla lo terrò d'occhio io!»

Dico prendendo la mano del ragazzo affianco a me.

« andiamocene»

Ordina e io sorrido.

« ciao Fanniee»

La saluto con la mano e seguo Manu fuori dal cimitero.
Ci avviamo per ritornare a casa sua.

« è stata colpa mia»

Sussurra, sedendosi sul vialetto di casa.

Mi siedo vicino a lui.

« che è successo?»

Chiedo e lui sembra pensarci.

« l'ho uccisa»

Dice, facendo una pausa.

« si è messa davanti a mio padre.
Lei non doveva morire»

Quasi urla, abbassando lo sguardo.

« la cosa è che tu me la ricordi tremendamente e non so se è un bene o un male...»

« perché?»

Chiedo.

« perché sono ossessionato.
Non so se è pazzia, o forse sono solo invaghito di te...»

« ma cosa vai a pensare stupido, ormai le cose sono successe, il destino ha voluto così, quindi pensa al futuro, pensa a come essere felici, perché se non guardi dove metti i piedi, poi inciampi.

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