capitolo 14.

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« pa' io esco, ciao»

Urlo dall'ingresso e, senza aspettare una risposta, esco di casa chiudendo la porta.
Poso lo skate a terra e sfreccio verso casa di Giulio.

Appena attivita, suono e viene ad aprirmi Giorgio.

« ciao piccola»

Mi saluta lui, dandomi una pacca sul culo, ricevendo una gomitata allo stomaco.

« Giulio?»

Chiedo, andando subito al dunque.

« a scoparsi qualcuna»

Informa.
Alzo gli occhi al cielo.
Andrò da Manu.

« okay vado»

Mi giro e, appena abbasso la maniglia della porta, mostro mi ferma.

« fammi compagnia, non ti picchio promesso»

Dice alzando le mani.
Lo guardo con un sopracciglio alzato, poi accetto.
Ci sediamo sul divano a guardare la tv.

Affamata, dopo un po', vado in cucina e mi preparo un panino.
Ritorno poi da Mostro e mangiamo il panino, dato che non lo finisco.

« vuoi?»

Chiede porgendomi una canna e io annuisco sorridendo.
La accendo e la porto alle labbra, aspirando forte.

Ho sempre desiderato fumare.

« sai cosa voglio provare?»

Chiedo ridendo appena.

« no»

« il bong »

Dico e lui scoppia a ridere.

« non so, è troppo bello, un giorno me lo farai provare vero?»

Chiedo e lui mi guarda sorridendo.

« va bene»

Finisco la canna e ne accendo un altra, ma questa ha un sapore diverso.

Stiamo in silenzio per un po'.

« hai mai ucciso qualcuno?»

Chiedo, schietta.
Lui si gira verso di me e ha cambiato espressione.
Ora è freddo e arrabbiato.
Penso stia usando tuutte le sue forze mentali e fisiche per non tirarmi uno schiaffo.

« si »

Dice solamente e distoglie lo sguardo.
Ha la mascella contratta r i pugni serrati, in più diventa pallido.
Okay fa paura e molta, ma non mi farà del male, ne sono sicura.

Lui si gira improvvisamente e velocemente si mette sopra di me e mi fa sdraiare sul divano.

« lasciami coglione »

Dico, tirandogli dei pugni sul petto, ma invano.
Lui prende le mie mani e le mette sopra la mia testa e poggia le labbra sul mio collo.
Lo bacia, delicatamente, per poi posarci la lingua e succhiare forte.

« G..Giorgio»

Sussurro.
Non posso farlo, anche se Giorgio è fottutamente sexy, non posso, per principio sono una ragazza per bene.

« ssh, ti sentirai benissimo »

Sussurra, sfilandomi la maglietta e lasciando i miei seni in bella vista.
Mi osserva malizioso e abbassa una spallina, lentamente.

Mi guarda negli occhi, per vedere una mia possibile reazione, ma i suoi occhi mi ipnotizzano e le forze si indeboliscono, lasciandomi al suo tocco.
Ma io non voglio assolutamente.
Inizio a muovermi sotto di lui, tirandogli una ginocchiata, che più di un calcio sembra una carezza e questo lo fa eccitare ancora di più.
Geme, tirandomi uno schiaffo, troppo forte.

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