Che cazzo sta succedendo, non riesco ad aprire gli occhi, ma sento le voci.
Mi ricorda terribilmente la mia infanzia, quando la sera facevo finta di dormire e sentivo tutte le urla tra i miei genitori, dolo che sta volta non ci sono le voci di mamma e papà, solo una voce soave, perfetta così com'è, così vicina ma allo stesso tempo così lontana a me." piccola, ti prego, non mi lasciare così. Non puoi dobbiamo ancora fare taante cose insieme, ricordi i nostri progetti? So che non ci sono mai, ma non ti lascio, lo sai.."
Non riesco assolutamente a capire chi sia.
Cerco di aprire gli occhi, ma nulla.
Cerco di muovere qualche muscolo, ma nulla.
Lascio perdere.
"Piccola, ho bisogno di te"
A quella frase i miei occhi si spalancano e respiro affannosamente.
All'inizio vedo sfuocato, ma poi metto a fuoco tutto.
« D..Daniel»
Era lui che parlava.
È lui che mi stringe la mano.
Ha le lacrime agli occhi e la sua mano intrecciata alla mia.Mi abbraccia e io scoppio in lacrime.
« scusa scusa, non volevo»
Dico tra i singhiozzi.
« ssh, basta è finito, ci sono io ormai»
Sussurra, stampandomi un bacio sulla fronte.
Respiro profondamente, mentre Daniel va a chiamare il dottore.
Mi fanno dei controlli e poi Dani ritorna, insieme a papà, Sky, Manu e Giorgio.Mi abbracciano tutti, uno ad uno.
« come stai bambina mia»
Sorrido
« bene »
Parliamo un po' poi se ne vanno e io riposo un po'.
...
Sono passate due settimane e finalmente mi lasciano tornare a casa.
Papà e Daniel vengono a prendermi e mi riportano a casa.
« avanti stenditi, ti porto una coperta»
Mi dice il ragazzo per poi uscire dalla camera e ritornare con una coperta.
« stai bene?»
Chiede, sedendosi sul bordo del divano.
« si, ma raccontami cos'è successo di preciso»
Chiedo, non smettendo di guardare la fasciatura sul mio polso.
« non so precisamente, so solo che un giorno Sky mi ha raccontato che eri in coma e allora sono corso qui.
Ho scoperto che ti eri tagliata la notte in cui abbiamo litigato..»Si ferma e io abbasso lo sguardo.
« Chanell, a me dispiace così tanto..»
« tranquillo, non era per te che l'ho fatto»
Lui sospira e mi abbraccia, tenendomi stretta stretta a se.
« quanto sono stata in coma?»
Chiedo
« due settimane»
« wow, mh ho fame»
Lui sorride e va a prepararmi un panino, che mangio con gusto.
« mancano due settimane all'inizio della scuola, ormai le vacanze estive sono finite, sei pronta?»
« COSAA? PRONTA? MA NON HO FATTO NEMMENO METÀ COMPITI»
Urlo in preda ad un attacco di panico.
« fanne un po', poi raccontagli che sei stata all'ospedale e fatta»
Mi rilasso.
« hai ragione..»
Lui sorride.
In quel momento suonarono alla porta e lui va ad aprire.
« chi era?»
Chiedo e lui fa spallucce.Sento qualcuno entrare dalla porta d'ingresso, poi Amanda, Mirko, Andrea, Tommy, Simone e Manu, entrano uno ad uno.
Amanda mi abbraccia subito, mentre Simone porge i fiori.« grazie ragazzi, non dovevate»
Dico sorridendo e abbracciando tutti, uni per uno
« hey piccola»
Mi saluta Manu, stampandomi un bacio sulla fronte.
Gli sorrido e come gli altri si siede sulla poltrona.
« come stai?»
Mi chiedono.
« bene»
Ammetto.
Continuiamo chiacchierare e i ragazzi fanno amicizia con Dani e questo mi fa troppo piacere.
Se ne vanno dopo due ore.
« piccola vuoi che rimanga?»
Chiede Manu, sorridendomi.
« vorrei stare un po' con Dani se non ti dispiace»
Lui sorride e fa di no con la testa.
Mi stampa un bacio sulle labbra e se ne va con gli altri.« era lui il ragazzo con cui ti sei baciata?»
Chiede Dani, guardandola porta ormai chiusa.
« probabile, non ricordo»
Gli faccio spazio sul divano e lui siede a sdraiarsi accanto a me.
Appoggio la testa sul suo petto e il braccio attorno al suo bacino, mentre le gambe intrecciate alle sue.
Inizia a giocare con i miei capelli e un gemito di disapprovazione esce dalle mie labbra.« odio quando mi toccano i capelli»
Dico e lui sorridente mette una mano sulla schiena, mentre con l'altra mi prende la mano.
« vedi che alla fine, dopo cinque lunghi anni, siamo riusciti a vederci»
Abbozza un sorriso.
« il mio più grande sogno s'è avverato.»
« l'anno prossimo, verrai da me per l'estate?»
Chiede sorridente.
« sii, mi piacerebbe tantissimo»
Dico euforica.
Lui mi stampa un bacio sulla testa e mi stringe più a se e io chiudo gli occhi assaporandomi questo momento che ho sognato da anni.
Cazzo è tutto realtà, non sono io che sogno mentre abbraccio un cuscino.
Ormai anche il mio cuscino ha il suo nome.Mi addormento cullata tra le sue braccia.
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FanfictionLa vita gioca brutti scherzi. Voi siete gli scherzi della mia vita. I contenuti non rispecchiano la realtà, tutto frutto di immaginazione.