capitolo 21.

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Che cazzo sta succedendo, non riesco ad aprire gli occhi, ma sento le voci.
Mi ricorda terribilmente la mia infanzia, quando la sera facevo finta di dormire e sentivo tutte le urla tra i miei genitori, dolo che sta volta non ci sono le voci di mamma e papà, solo una voce soave, perfetta così com'è, così vicina ma allo stesso tempo così lontana a me.

" piccola, ti prego, non mi lasciare così. Non puoi dobbiamo ancora fare taante cose insieme, ricordi i nostri progetti? So che non ci sono mai, ma non ti lascio, lo sai.."

Non riesco assolutamente a capire chi sia.

Cerco di aprire gli occhi, ma nulla.

Cerco di muovere qualche muscolo, ma nulla.

Lascio perdere.

"Piccola, ho bisogno di te"

A quella frase i miei occhi si spalancano e respiro affannosamente.

All'inizio vedo sfuocato, ma poi metto a fuoco tutto.

« D..Daniel»

Era lui che parlava.
È lui che mi stringe la mano.
Ha le lacrime agli occhi e la sua mano intrecciata alla mia.

Mi abbraccia e io scoppio in lacrime.

« scusa scusa, non volevo»

Dico tra i singhiozzi.

« ssh, basta è finito, ci sono io ormai»

Sussurra, stampandomi un bacio sulla fronte.

Respiro profondamente, mentre Daniel va a chiamare il dottore.
Mi fanno dei controlli e poi Dani ritorna, insieme a papà, Sky, Manu e Giorgio.

Mi abbracciano tutti, uno ad uno.

« come stai bambina mia»

Sorrido

« bene »

Parliamo un po' poi se ne vanno e io riposo un po'.

...

Sono passate due settimane e finalmente mi lasciano tornare a casa.

Papà e Daniel vengono a prendermi e mi riportano a casa.

« avanti stenditi, ti porto una coperta»

Mi dice il ragazzo per poi uscire dalla camera e ritornare con una coperta.

« stai bene?»

Chiede, sedendosi sul bordo del divano.

« si, ma raccontami cos'è successo di preciso»

Chiedo, non smettendo di guardare la fasciatura sul mio polso.

« non so precisamente, so solo che un giorno Sky mi ha raccontato che eri in coma e allora sono corso qui.
Ho scoperto che ti eri tagliata la notte in cui abbiamo litigato..»

Si ferma e io abbasso lo sguardo.

« Chanell, a me dispiace così tanto..»

« tranquillo, non era per te che l'ho fatto»

Lui sospira e mi abbraccia, tenendomi stretta stretta a se.

« quanto sono stata in coma?»

Chiedo

« due settimane»

« wow, mh ho fame»

Lui sorride e va a prepararmi un panino, che mangio con gusto.

« mancano due settimane all'inizio della scuola, ormai le vacanze estive sono finite, sei pronta?»

« COSAA? PRONTA? MA NON HO FATTO NEMMENO METÀ COMPITI»

Urlo in preda ad un attacco di panico.

« fanne un po', poi raccontagli che sei stata all'ospedale e fatta»

Mi rilasso.

« hai ragione..»

Lui sorride.

In quel momento suonarono alla porta e lui va ad aprire.

« chi era?»
Chiedo e lui fa spallucce.

Sento qualcuno entrare dalla porta d'ingresso, poi Amanda, Mirko, Andrea, Tommy, Simone e Manu, entrano uno ad uno.
Amanda mi abbraccia subito, mentre Simone porge i fiori.

« grazie ragazzi, non dovevate»

Dico sorridendo e abbracciando tutti, uni per uno

« hey piccola»

Mi saluta Manu, stampandomi un bacio sulla fronte.

Gli sorrido e come gli altri si siede sulla poltrona.

« come stai?»

Mi chiedono.

« bene»

Ammetto.

Continuiamo  chiacchierare e i ragazzi fanno amicizia con Dani e questo mi fa troppo piacere.

Se ne vanno dopo due ore.

« piccola vuoi che rimanga?»

Chiede Manu, sorridendomi.

« vorrei stare un po' con Dani se non ti dispiace»

Lui sorride e fa di no con la testa.
Mi stampa un bacio sulle labbra e se ne va con gli altri.

« era lui il ragazzo con cui ti sei baciata?»

Chiede Dani, guardandola porta ormai chiusa.

« probabile, non ricordo»

Gli faccio spazio sul divano e lui siede a sdraiarsi accanto a me.
Appoggio la testa sul suo petto e il braccio attorno al suo bacino, mentre le gambe intrecciate alle sue.
Inizia a giocare con i miei capelli e un gemito di disapprovazione esce dalle mie labbra.

« odio quando mi toccano i capelli»

Dico e lui sorridente mette una mano sulla schiena, mentre con l'altra mi prende la mano.

« vedi che alla fine, dopo cinque lunghi anni, siamo riusciti a vederci»

Abbozza un sorriso.

« il mio più grande sogno s'è avverato.»

« l'anno prossimo, verrai da me per l'estate?»

Chiede sorridente.

« sii, mi piacerebbe tantissimo»

Dico euforica.

Lui mi stampa un bacio sulla testa e mi stringe più a se e io chiudo gli occhi assaporandomi questo momento che ho sognato da anni.
Cazzo è tutto realtà, non sono io che sogno mentre abbraccio un cuscino.
Ormai anche il mio cuscino ha il suo nome.

Mi addormento cullata tra le sue braccia.

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