Sono passati un po' di giorni da quando ho litigato con papà.
Non sono mai uscita e non ho visto nessuno dei miei amici e sono rimasta in strettissima sorveglianza.
Mi hanno tolto tutto, TUTTO.finalmente finisco i compiti e scendo al piano di sotto, dove Sara fa i compiti sul tavolo della cucina, mentre Silvia prepara qualcosa.
Senza fiatare apro il frigo e prendo un succo di frutta.
« devi portarmi a lavoro. »
Dico fredda e Silvia annuisce e posa il coltello con cui stava tagliando la frutta e si toglie il grembiule.
Prendo lo zainetto che prima avevo preparato e messo all'ingresso, mi metto il giubbotto e le scarpe.
Usciamo di casa e saliamo sulla macchina di Silvia e mi porta a lavoro.È da un po' che non ci vado, dato che nessuna mi ha ingaggiata, ma ora si ricomincia e ho paura ma non per le foto, ma per Manu.
Non sono pronta a rivederlo.
« a che ore vengo a prenderti?»
Chiede dolcemente Silvia.
« tra due ore »
Rispondo secca e scendo dalla macchina chiudendo la portiera con forza e entro nell'edificio.
Percorro, a passo svelto, il corridoio principale ed entro nel mio camerino, nel quale ci sono i truccatori, i parruchieri e i costumisti e Manu, girato di spalle che si sfila la maglietta.« Chan che bello vederti»
Mi saluta il mio truccatore e io lo saluti con due baci sulle guance e mi giro verso Manu, il quale mi stava già osservando.
« Chanell.. »
Mi saluta e io sorrido leggermente.
« Manu »
Subito la mia costumista mi mette in mano il primo vestito, a dir poco stupendo.
Entro nella cabina e mi cambio, poi mi fanno sedere sulla sedia, mi conciano i capelli e mi truccano, poi mi mandano a fare le foto, così per due ore.Finito se ne vanno tutti dal camerino, tranne me e Manu.
« perché non sei più venuto l'altra sera?»
Chiedo e lui abbassa lo sguardo.
« senti, ero fatto non so cosa stavo dicendo»
« Manu, non me ne frega, mi hai detto che mi avevi fatto qualcosa, dimmi cosa?!»
« tua madre non è morta accidentalmente, sono stato io ad ucciderla»
Sussurra.
Non posso credere alle mie orecchie.« ma noi nemmeno ci conoscevamo, perché lo hai fatto..?»
Chiedo, con la voce rotta.
« era una scommessa con i ragazzi, dovevo ucciderà una persona a caso e l'ho vista li, ero fatto»
« E NON HAI PENSATO CHE MAGARI AVEVA UNA FAMIGLIA?! »
urlo, facendo avanti e indietro per il camerino e con le mani tra i capelli.
« no »
Sussurra.
Mi avvicino a lui e gli tiro un pugno sul viso.
« CAZZO FA MALE »
si lamenta piegandosi e tenendosi la mano sulla guancia.
« APPUNTO PER QUESTO TI HO DATO UN PUGNO »
STAI LEGGENDO
//Mostro o LowLow//
Fiksi PenggemarLa vita gioca brutti scherzi. Voi siete gli scherzi della mia vita. I contenuti non rispecchiano la realtà, tutto frutto di immaginazione.