capitolo 16.

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« Chanell, c'è una lettera per te»

Mi informa mio padre e mi porge la busta.
La afferro e la apro velocemente, troppo curiosa.
Inizio a leggere.

'' Cara signorina rossi,
Abbiamo ricevuto le sue foto e la sua richiesta per posare per la nostra casa di moda.
Siamo felici di annunciarle che lei ha passato a pieni voti il test e fa ufficialmente parte del nostro stuff modelle.

Aspettiamo una sua risposta,
Cordiali saluti,

L'armony company''.

Ma che cazz..

Io non ho mai inviato foto a nessuno..

IO MODELLA?
SE TROVO CHI MI HA FATTO QUESTO SCHERZO, GLI TIRO TALMENTE TANTI DI QUELLI SCHIAFFI CHE GLI TRAPASSO LA FACCIA.

Chiamo Manu  gli racconto l'accaduto.

« sono stato io»

Ammette.
Rimango in silenzio.

« ti stacco le palle mini che hai»

Gli urlo.

« che ne sai te che sono mini»

Dice lui.

« lo immagino, comunque perché? non sono portata per fare la modella»

« piccola, è una delle case di moda più famose al mondo, tutte le modelle sono andate poi alla fashion week, capisci? Se ti hanno accettato significa che sei perfetta e poi io sarò il tuo partner per le foto, ci divertiremo vedrai»

Racconta.

« mi hai convinta..»

Sussurro.

« bene, passo a prenderti e ti porto all'armony company.»

Lo saluto r chiudo la chiamata mandandogli, successivamente, un messaggio con il mio indirizzo.

Vado in cucina da papà.

« pà, la lettera era una richiesta per fare la modella»

Lo informo e lui mi guarda sbalordito

« wow, davvero?»

Annuisco.

« beh, per me non ci sono problemi, sei tu che devi decidere»

Mi informa sorridente.

« beh a me piacerebbe»

Sussurro.
« e allora provaci, a patto che tu sia felice»

Annuisco e lo abbraccio porte.

« grazie papà»

« non vedo l'ora di vederti sulle riviste»

Scoppio a ridere.

« ah, papà sta venendo un modello, mio amico e mi porterà la da loro, vieni anche te che cosi se devi firmare»

Lui annusce e mi informa ce va a prepararsi e io faccio lo stesso.
Prendo dei pantaloncini a vita alta e sopra una canotta.
Mi metto le vans e mi pettino i capelli, infine mi trucco.
Quando sono pronta, suona il campanello di casa e vado ad aprire.
Qualche secondo dopo, mi ritrovo manu avanti a me, che saluta mio padre con una stretta di mano.
Saliamo tutti e tre sulla macchina di papà e i due conversano mentre io messaggio con Sky, la quale mi sta dicendo che una mi insulta.. Mado’ le faccio vedere io a questa chi è la puttana.

Arriviamo davanti a un edificio norme e, appena entrati, ci assiste una donna che penso sia una segretaria.
Saluta cordialmente e ci porta nell'ufficio del direttore che parla con papà e poi gli porge il contratto.
Papà inizia a leggerlo.
Lui è avvocato, quindi vuole essere sicuro al cento per cento.

« perfetto, Chanell, benvenuta all'armony company»

Mi porge la mano che stringo.
« comincia tra una settimana, arrivederci»

Usciamo di li e andiamo a pranzo fuori, dovebbiamo festeggiare.

Dopo aver finito ritorniamo a casa mia e Manu se ne va.

Mi squilla il telefono.
Giorgio.
Ma che vuole questo..

*pronto?*

Chiedo.

*Chanell, vieni da me, c'è Giulio che sta male e ti cerca*

Non rispondo nemmeno e  chiudo la chiamata.

« pa io esco»

Urlo velocemente, prendendo lo skate ed uscendo di casa, troppo preoccupata.

Appena arrivo alla casa, suono senza interruzione il campanello e viene ad aprirmi Giorgio sorridente.
Lo spingo e entro nella casa, cercando Giulio.

« dov'è?»

Chiedo, quasi sull'orlo di una crisi isterica.
« non c'è, era una scusa per farti venire qui»

Mi informa.

Serro i pugni e arrabbiata mi avvicino a lui, ma mi fermo a qualche passo da lui.

« sei un fottuto figlio di puttana»

Urlo.
Lui sorride malignamente.

Si avvicina a me e mi mette le mani sui fianchi, tenendomi stretta.

« lasciami coglione»

Poso le mani sul suo petto e cerco di spingerlo via, ma la mia forza non riesca a contrastare la sua.
Mi lamento.

« tranquilla piccola»

Mi alza lo sguardo e mi bacia.
Cerco di liberarmi, mettendoci tutta la mi forza e la mia volontà e riesco ad allontanare i nostri visi.

« mi fai schifo»

Sputo.

Lui arrabbiato mi prende per i polsi e mi butta sul divano, accanto a me.

Inizia a baciarmi con foga infilando la sua schifosissima lingua nella mia bocca e una mano, sotto la mia felpa, accarezandomi la pelle.

« ma che cazzo state facendo..»

Mostro si alza di scatto e avanti a noi, ci sono Giulio e Sercho.

« la porta era aperta..»

Informa quest'ultimo.
Mi alzo di scatto e mi metto dietro Sercho.

« mi vuole stuprare»

Sussurro.
Giulio scoppia a ridere all'improvviso.

Non ho nemmeno la forza di girare per vederlo in faccia.

« ma se mi conosci da nemmeno una settimana »

Sussurra, a ripetizione.

« e tu bro, mi fai davvero schifo, sai che mi piaceva cazzo»

Guardo Giorgio, il quale ha la testa bassa.

« Giulio io non volevo, questo coso mi ha preso con la faccia te lo giuro »

Cerco di spiegare, mentre le lacrime escono a fiumi, ma lui niente.

« sei solo una lurida figlia di puttana »

« FANCULO GIULIO, FANCULO. NON MI CREDI? PERFETTO, ME NE VADO.
MI SONO STUFATA DI QUESTA SITUAZIONE DI MERDA, DA QUANDO VI HO CONOSCIUTI LA MIA VITA È PEGGIORATA IN UNA MANIERA ASSURDA.
ERO VENUTA QUI, PERCHE QUESTO COGLIONE MI HA DETTO CHE STAVI MALE E POI HA CERCATO DI MOLESTARMI PORCO DIO, MA TE C'HAI IL CRICETO CHE GIRA, AL POSTO DEL CERVELLO»

urlo tutto d'un fiato e tutti i tre mi guardano sbalorditi.

« è davvero andata così?»

Chiede Giulio a Giorgio.

« nono, ora sono io che me ne frego che tu sappia o no la verità.
Hai detto che mi amavi? Come fai anche a volermi bene se nemmeno credi a quello che dico»

Prendo il mio skate e senza nemmeno salutare esco da quella casa di merda e ritorno nella mia, nella quale mi metto a dormire cercando di scacciare via i pensieri e le lacrime.

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