capitolo 39.

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Finalmente i giorni che dovevo trascorrere qui sono passati e ora si torna a casa!
Con papà scendiamo dall'aereo e andiamo a prendere i bagagli, poi usciamo dalle porte scorrevoli e anche dall'edificio.
Papà chiama un taxi che ci porta a casa.

Appena arrivati scendo velocemente e corro ad entrare in casa.

Ah, casa dolce casa.

Vado in camera mia a disfare tutta la valigia e poi mi butto sul lettone.

Devo andare da Giulio.
Mi alzo ed esco dalla camera, andando in quella di papà.

« pà, vado da Giulio, ciao»

« sta attenta»

Mi raccomanda.
Mi metto le scarpe ed esco di casa.
Prendo lo skate e sfreccio verso casa di Giulio.

Appena arrivata suono e viene ad aprirmi proprio lui.
Gli salto addosso e lo abbraccio e lui mi stringe a se.

« piccolaa, come stai?»

Chiede dandomi un bacio sulle labbra per poi lasciarmi per terra.
Entriamo in casa e mi butto sul divano.

« bene, tra me e Giorgio non è successo niente.»

Mi affretto a dire e lui si siede e mi accarezza i capelli e io lo guardo male.

« scusa, dimenticavo che ti da fastidio, comunque tranquilla ti credo»

Mi sorride e con l'indice alza gli occhiali che gli stavano cadendo.

« sai che sei tenerissimo con gli occhiali?»

Dico mettendomi seduta e sorridendo.
Anche lui sorride e io lo abbraccio un altra volta.

« mi dai da mangiare?»

Chiedo e lui divertito si alza e mi prende a mo di sposa e mi porta in cucina, adagiandomi su una sedia.

Scoppio a ridere.

« è stata una cosa troppo stupida?»

Chiede grattandosi la nuca.

« nono, anzi, era dolcissima»

Lo tiro per un braccio e gli do un piccolo bacio sulle labbra.
Lui sorride e me ne da un altro, si stacca poi e mi prepara la pasta al sugo.
Mangio mentre lui mi fissa.

« fai senso, sai?»

Dico ridendo.

« scusa è che sei bellissima..»

Probabilmente sono rossa come un peperone maturo.

« grazie»

Dico abbassando lo sguardo sulla pasta.

« oh, sai che mi hanno chiamata per fare la modella alla Fashion Week, vuoi venire a vedermii?»

Chiedo e lui sorridente risponde.

« ovvio che verrò a vederti, non me lo perderei mai»

Mi alzo e vado ad abbracciarlo.

« grazie di esserci»

Dico piano e gli do un altro bacio sulle labbra, che diventa più passionale.
Mi siedo sulle sue gambe e avvolgo le mani dietro il suo collo mentre lui le mette sui miei fianchi.
Ci baciamo per qualche minuto, poi veniamo interrotti dal campanello.

Chiunque tu sia spero bruci all'inferno domani stesso!!

Mi alzo dalle gambe di Giulio e vado ad aprire la porta, ritrovandomi Valerio sull'uscio.

Lo guardo male.

«ciao..»

Non rispondo e lo guardo ancora più male.

« ehm, mi sei mancata anche tuu»

Alzo un sopracciglio.

« mi vuoi morto vero?»

« noo, cosa te lo fa pensare?»

«hai lo sguardo da omicida..»

« entra va»

Dico facendolo entrare e lui va subito in cucina.

Saluta Giulio con un pugno e poi inizia ad aprire le dispense.

« che sei venuto a fare?»

Chiedo e lui si gira verso di me, sorridente.

« come mai cosi arrabbiata? Giulio non vuole farlo con te?»

A quelle parole arrossisco e urlo un 'no'

« MA COSA TI VIENE IN MENTE, RAZZA DI PERVERTITOO»

Urlo lanciandogli addosso una forchetta.

« daii Chan scherzavoo»

Dice ridendo a crepa pelle, seguito da Giulio.

« e tu che ti ridi, idiota»

Dico a Giulio, dandogli un coppino.

Lui ride ancora di più e mi prende la mano, tirandomi e facendomi sedere sulle sue ginocchia.

« ma davvero vuoi rimanere vergine fino al matrimonio?»

Chiede Giulio, serio.

« si.»

« quindi non me la vuoi dare..?»

Chiede facendo la faccia da cucciolo bastonato.

« ma ti paree, ma nemmeno nei tuoi sogni più belli»

Dico alzadomi da lui.

« pervertitii lasciatemi in pacee»

Urlo correndo via.

Uff, bambini.

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