capitolo 27.

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Prov Giorgio

Con un salto entro dentro l'abitazione.

Bella la nuova camera di Chanell.
Già ha cambiato casa, ormai è ricca e ha una grande carriera come modella, è bellissima.

Penso che stalkerarla è diventato il mio hobby.

Mi avvicino al suo letto e vedo che è sveglia.

« potevi anche chiedermelo di venire qui, non ti avrei detto di no»

Sussurra, continuando a guardare il soffitto, poi si nette seduta e mi guarda.

« Giorgio sono innamorata di te»

Ammette.
Non ci credo, FINALMENTE

sorrido e la bacio.
La faccio sdraiare e mi metto sopra di lei.

« sei mia piccola»

Le sussurro e lei gli viene la pelle d'oca.
Metto le mani sulla sua coscia nuda, per poi portarla sul suo sedere e stringerlo e lei si irrigidisce sotto il mio tocco.
Lo so che non è abituata a questo genere di contatto fisico, ma so anche che le piace molto come la tocco.

Porto una mano sotto la sua maglia, accarezzandole la pancia.
Inizio a baciarle il collo e il suo respiro si fa irregolare.

Ritorno a baciarle quelle labbra rosee e perfette, cazzo, possibile che mi sia innamorato di questa ragazza?

« piccola domani ricomincia la scuola»

Dico ridendo appena a sdraiandomi sul letto e facendola sdraiare sopra di me.
Gioco con le ciocche dei suoi capelli, guardando il soffitto.

« non voglio ricominciare, odio quella scuola»

Ammette e io sorrido appena

« c'è qualcosa che non odi?»

Chiedo divertito e lei ride insieme a me.

« probabilmente no»

Dice.
Stiamo poi in silenzio ad ascoltare i nostri respiri.

« piccola, ti amo»

Sussurro.

PORCO IL FIGLIO DI DIO, L'HO DETTO.

« piccola..?»

La guardo e mi accorgo che si è addormentata.

Forse non è destino, forse non sono perfetto per lei.

Cazzo, che mi viene in mente, non dovrei nemmeno stare qui, dovrei soltanto scoparmela e poi finirla li, magari lasciarla a Giulio o a chi la vuola, non mi frega più di tanto.

Mi piace far soffrire le persone.
Mi sento bene quando le persone stanno male.
Io sono il male delle persone.
E un errore, un fallimento e tutte quelle cose li, ma prima di tutto sono ad un gradino sopra tutti.

Mi alzo ed esco dalla finestra con un balzo e ritorno alla macchina, per poi mettere in moto e partire per Roma.

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