capitolo 13.

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'Ti ho regalato un nuovo vestito ma stai meglio senza'

La canzone di Sercho rimbomba tra le mura della camera e la mia penna lascia segni indelebili sul foglio di carta.
Appena finito poso con cautela la penna e innalzo il foglio e lo osservo.

Penso di aver fatto la rappresentazione di Giorgio in una maniera assurda.
Una cacca.
Ecco cosa ho disegnato.
Emoji della cacca.
Gli si addice.

Scoppio a ridere per il mio disegno.
Sorridente ci scrivo affianco Giorgio e faccio anche la freccina.
Lo attacco a muro e mi butto sul letto.
Ora che non c'è più mamma:
A scuola va a rotoli.
Istinti omicidi verso Giulio e Giorgio.
Manu è bellissimo.
In questi giorni siamo usciti insieme e un fatto accaduto mi ha lasciata sorpresa.

Flashback.

Stavamo passeggiando tranquillamente per la città, affianco alla mia, insieme Manu.
Mi stava raccontando come ha cercato di farsi espellere nella su vecchia scuola, quando davanti a noi compaiono due ragazzi

« Rios, ti sei trovato la ragazza»

Ammica il più grande.

« che volete»

Chiede con tono freddo e superiore.

Ma tutti bipolari mi capitano..?

« calma amico, devo solo darti il resto»

Dice e a quel punto Manu si arrabbia e guarda il ragazzo con sguardo omicida e quel povero Cristo, sbianca.

« va da Putin»

È l’ unica cosa che dice, prima di prendermi per mano e trascinarmi via di li.

Non so perché ma mille idee sulla vita di Manu mi balenavano in testa.

Però di una cosa sono sicura, se vuole parlarmene ma ne parlerà.

Stanca, mi cambio e mi metto sotto il lenzuolo e mi addormento in un batter d'occhio.


Come tutte le notti mi risveglio alle tre.
Stropiccio gli occhi e guardo il soffitto, mentre un idea mi fluttua nella mente.

Be darak ( sto cazzo )
Si vive una volta sola.
Mi alzo dal letto e indosso degli skinny jeans neri con un top con scollo a cuore bianco.

Mi metto le Adidas nere e bianche e chiudo, a chiave, la mia stanza.
Apro la finestra e con un agile balzo esco fuori.
Inizio a correre senza una vera meta, finché non mi stanco e inizio a camminare.

All'improvviso si sentono come delle esplosioni e curiosa come sono vado a vedere.

Non credo ai miei occhi

« Chanell...»

Mi chiama Giulio.
Guardo lui, poi il corpo, appena morto sparato, per terra

Affianco a Giulio, Giorgio che mi guarda con occhi spalancati.

« ciao ragazzi»

Li saluto sorridente.
I due mi guardano sbalordidi e ci allontaniamo da quel corpo

Non chiedo spiegazioni, non per paura ma non potrebbe fregarmene di meno.

Arrabbiati con me perché sono uscita la notte, mi riaccompagnano a casa.

« guai a te se ne parli con qualcuno»

Mi minaccia Giulio.

« non potrebbe fregarmene altamente di quello che è morto»

Rido a denti effetti, liberandomi dalla sua presa stretta.

« alla faccia dell'animismo»

Dice mostro, scoppiando a ridere.

« chi parla»

Dico guardandolo e lui si zittisce

« tuché»

« va bene piccola, noi andiamo»

Dice Giulio stampandomi un bacio sulla guancia e se ne vanno.

Mi rimetto sotto il lenzuolo e mi riaddormemto.

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