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L'ho chiamata quattro volte in mezz'ora. Nessuna risposta. Non so cosa fare. Senza neanche rendermene conto mi ritrovo davanti a casa sua, ma non so, qualcosa non quadra. Suono il campanello e mi viene ad aprire una signora anziana che mi dice che la famiglia di Ale si è trasferita due anni fa. (Fantastico).
Vago senza sosta per questa minuscola cittadella di anziani signori con cui ho vissuto tutta la mia infanzia. Qui sanno tutto di tutti. Alla fine mi ritrovo davanti al laghetto delle papere, subito dopo il cartello "benvenuti a Pontecorvo", dove io e Ale venivano a giocare da piccole e la trovo proprio lì, davanti ai miei occhi, così come l'ho lasciata: capelli lunghi, ramati, con quella frangetta un po troppo lunga, tatuaggi ovunque (penso che siano anche aumentati), piercing su tutte e due le orecchie e il suo stile eccentrinco nel vestire. La riconosco subito, lei invece non mi riconosce affatto, fin quando non nota la collana che porto, un ciondolo con il simbolo dell'infinito che mi aveva regalato prima che partissi per Roma, per curarmi.

Amore per caso #concorsiamo2k18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora