23.

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Ok, facciamo iniziare questa comica. Solo al pensiero mi viene da ridere.
"Scusate, non mi sento molto bene, vado in bagno. Ale puoi accompagnarmi?"
"Certo arrivo."
Ha una faccia preoccupata e confusa, quando saprà quello che ha messo in atto Christian morirà dalle risate.
Entriamo in bagno.
"Ary ti senti bene?"
"Sisi sto bene, mi serviva una scusa per farti salire."
Emette un sospiro di sollievo.
"Oh, che bello, mi stavo seriamente preoccupando."
Ok, sputiamo il rospo.
"Senti, io e Christian abbiamo architettato un piano e tu ci serviresti proprio."
"Oh mio Dio, cosa avete intenzione di fare?"
"Vorremo dormire insieme, sai, adesso che abbiamo fatto pace."
"Dio! Arya! Ma non avrete già fatto...?"
"No ma che dici?!"
"Ma è successo già?"
"Sì ma non con lui. Lo sai."
"Ti riferisci a Micael? L'infermiere dell'istituto? Ma lui lo sa?"
"No. Glielo dirò quando arriverà il momento. Era così contento di sapere che sono ancora vergine, diceva che era felice perché voleva essere l'unico."
"Va bene. Ma sappi che dovrai dirglielo presto. Allora cosa devo fare?"
"Ok, allora, il mio piano è questo: noi dovremmo far ubriacare Riccardo. Questo perché quando si ubriaca è completamente andato e non sa nemmeno come si chiama. Perciò non si accorgerà che io non torno a casa con voi e visto che, quando è sbronzo dorme come un ghiro, avrò tutto il tempo domani mattina per tornare a casa prima del suo risveglio. Ovviamente tu servi sobria, perché dovrai riportarlo a casa."
"Oh mio Dio! Voi siete pazzi! Tutto questo solo per dormire insieme! Siete proprio innamorati alla follia!"
"Questo non lo so ancora, non abbiamo espresso a voce i nostri sentimenti. Ancora."
"Lo farete presto, senza nemmeno accorgervene, vivete l'uno nell'altra ."
"Spero che sia così, altrimenti ci soffrirei veramente tanto, troppo."
Usciamo dal bagno e vedo Christian intento a riempire due calici di vino.
Scendiamo e subito Riccardo si fionda davanti a me.
"Stai bene? Come ti senti?"
Comincia a toccarmi le braccia, a sentirmi la febbre sulla fronte, poi mi scopre anche le braccia per vedere se ho dei tagli. Mi dispiace così tanto per lui, ha dovuto passare le pene dell'inferno quando mi hanno ricoverata perché mi ero tagliata. Ha continuamente paura per me. Lo amo alla follia. Il mio fratellone, sempre pronto a difendermi. Quasi quasi mi dispiace di stare per farlo ubriacare, ma ne vale la pena e in fondo io sono sempre la sorellina capricciosa.
"Sto bene, sto bene, sono cose da femmine."
"Cose da femmine? Di la verità!"
"Cazzo Ricca! Mi è solo tornato il ciclo! Ecco me lo hai fatto dire davanti a Christian."
Riccardo comincia a ridere e insieme a lui Ale, poi arriva Christian ridendo a crepapelle, che stronzi.
"Fottettevi."
Esco sulla terrazza e mi siedo sul dondolo ammirando New York dal ventesimo piano di un grattacielo alto trenta piani. Wow, che vista mozzafiato. Ci metto poco a calmarmi, New York mi ha sempre aiutata in questo, infatti sento mio fratello che ferma Christian, che stava venendo fuori, probabilmente per consolarmi.
"Lascia stare, New York le fa l'effetto di un calmante, un paio di minuti e tornerà dentro come niente fosse."
Ha proprio ragione. Ripenso alla favolosa notte che mi aspetta con Christian e decido di rientrare.
"Venite, sediamoci qui." Dice Christian. Ci sediamo in sala, io e Christian su un divano, Riccardo e Ale su quello di fronte, a dividerci un piccolo tavolino con sopra quattro calici di vino rosso.
...
Dopo un paio di ore, mio fratello è andato, direi partito per la tangente. Se ne va saltellando per tutta casa di Christian, bacia Ale ogni volta che le passa affianco, dice di vedere gli unicorni e altre cose simili. Noi ridiamo tutti come matti, fino a quando...
"Stop! Tu!"
Indica me!
"Tu mi nascondi qualcosa sorellina, sisi, ne sono cont strainto! Cioè, stra convinto! E tu!"
Indica Christian
"Tu sei il suo segreto, me la stai portando sulla cattiva strada, caro signor Black."
Christian fa finta di ridere e gli riempie di nuovo il calice che Riccardo beve in un sorso, poi, come se nulla fosse successo riprende a saltellare e a cantare per casa, mentre io cerco di calmarmi, invano.
"Hey! Voglio raccontarvi una storia! Non la conosce neanche Arya! Forse perché è la protagonista!"
Oddio! Che altro dirà di me ora?
"Cara sorellina, lo sai che ti ho visto scopare l'infermiere dell'ospedale?!"
Ale sbianca, io dopo di lei. Ma la faccia di Christian non è nulla a confronto.
"Ehm, scusate, io devo fare una telefonata, vado un attimo fuori."
Esce fuori e mio fratello corre in bagno a vomitare, prima di andarsene però mi si avvicina e mi sussurra all'orecchio: "ho capito tutto, sei troppo piccola per lui, lo faccio per il tuo bene."
Dio mio! Ha sempre saputo tutto!! Appena Ale se ne va con lui, io vado da Christian. Sta lanciando pugni ovunque, ha ribaltato il tavolo e io non so cosa fare. Questa doveva essere una serata indimenticabile e invece sto qui a guardare Christian andare su tutte le furie mentre le lacrime mi rigano il volto. Decido di andarmene prima che la situazione degeneri. Scappo dalla porta principale, scendo venti rampe di scale senza accorgermene e mi ritrovo fuori dal palazzo, non so dove andare, ma poi mi viene un' idea. Andrò in quello casa abbandonata che mi piaceva tanto da bambina, dove Riccardo mi portava a giocare. Domani deciderò cosa fare.

Amore per caso #concorsiamo2k18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora