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Sapevo che era Alexis al telefono. Per questo ho fatto rispondere Christian.
Adesso stiamo tornando a casa. Dopo tanto ritorno alla mia vita con l'amore della mia vita e non c'è cosa che mi renda più felice.
Appena arrivati nell'appartamento ricordo quando ho lasciato Christian e mi sento svenire. Christian per fortuna mi riprende.
"Hey, che cosa ti prende?"
"Non lo so. Ho solo pensato all'ultima volta che sono stata qui."
"Non devi preoccuparti adesso, ci sono io."
"Si, ma io ho paura."
"Paura di cosa?"
"Alexis ti ha sentito al telefono. Sa tutto. È stata capace di farti del male, pensa cosa potrebbe fare adesso che sa che dopo le sue minacce noi stiamo ancora insieme?"
"Non farà niente, perché non ti mollerò un attimo."
Comincio ad innervosirmi e non so come contenermi.
"Non puoi farmi da guarda del corpo."
"Oh sì che posso."
"Invece no! Cazzo Christian! Ha minacciato nostro figlio! E io sono al nono mese di gravidanza! Potrebbe succedere qualcosa da un momento all'altro e io non lo sopporterei!"
Sto urlando come una matta e prima che lui possa rispondere esco in terrazza.
L'aria fresca di una serata di luglio, il tramonto e il panorama sempre mozzafiato di New York mi calmano, come sempre d'altronde.
Christian mi raggiunge e mi abbraccia da dietro le spalle mentre mi accarezza la pancia.
"New York ti ha calmato?"
"Direi di sì."
Mi giro verso di lui e gli do un bacio casto.
Poi all'improvviso mi sento bagnata e il panico comincia a crescere in me. L'unica cosa a cui riesco a pensare è che mio figlio nascerà il mio stesso giorno. 
"Christian... Mi si sono rotte le acque."
"Cazzo!"

Amore per caso #concorsiamo2k18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora