21.

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Central Park è ormai diventato il "nostro" posto. Lo aspetto seduta sulla "nostra" panchina. Dio è stata una settimana proprio difficile. Mi è mancato da morire, non vedo l'ora di rivederlo, però per adesso farò finta di essere arrabbiata, vediamo come se la caverà.
Lo vedo arrivare da lontano con il suo portamento elegante e il suo sorriso a 32 denti che illuminerebbe anche una giornata di pioggia. Appena mi vede mi viene incontro più velocemente e io, che all'inizio volevo prendermela con lui, comincio a rincorrerlo fino a quando non mi aggrappo come una scimmia a lui. Mi è mancato il suo profumo, mi sono mancati i suoi abbracci, i suoi baci sulla fronte, mi è mancato il suo sorriso, mi è mancato tutto di lui, mi è mancato Christian.
Stiamo abbracciati così, avvinghiati l'uno all'altra per buoni dieci minuti. alla fine, tenendomi ancora in braccio, si sposta verso la panchina, si siede e comincia a fissarmi. Sta cercando di capire se l'ho perdonato.
All'inizio cerco di essere arrabbiata, ma quando mi guarda con quelli occhi di ghiaccio non posso resistere. Con un veloce slancio mi getto sulle sue labbra, assaporando ogni centimetro della sua bocca perfettamente scolpita. Ricambia il bacio in men che non si dica e i fuochi d'artificio cominciano ad espandersi per tutto il mio corpo. Siamo però costretti a staccarci, in fondo siamo in un luogo pubblico.
"Mi sei mancata da morire."
Oh, la sua voce, così profonda e suadente.
"Anche tu, troppo."
Mi accoccolo contro il suo collo e respiro l'essenza del Dio che ho affianco.
"Vogliamo fare una passeggiata?"
"Certo."
Ci alziamo e mano nella mano come una normale e felice coppia, cominciamo a parlare di quello che è successo questo settimana, chiarendo tutti i dubbi.
...
Quando rientro a casa mio fratello è seduto sul divano con aria preoccupata e quando mi vede rientrare con una faccia più che strasognata si insospettisce ancora di più. Ho paura che abbia scoperto qualcosa o addirittura tutto, perciò salto i giri di parole e vado dritta alla questione:
"Ricca, che succede?"
"Vieni, siediti. Voglio parlare con te."
Oh no, ci siamo...
"Se tu... Ecco... Hai provato cose diverse nella tua vita... Ecco... Puoi dirmelo... Io... Io comunque rimango tuo fratello e ti accetto per quello che sei."
Un momento che?
"Ricca, non capisco cosa stai cercando di dirmi, perciò sputa il rospo."
"Arya, sei gay?"
Sono basita. Come può pensare una cosa del genere. Scoppio a ridere come una matta!
"Ricca ma che dici? Come puoi pensare che io... Io..."
Non riesco a parlare per quanto sto ridendo
"Che io... Sia gay?!"
Sembra tirare un sospiro di sollievo.
"Perché ieri mentre dormivi ha squillato il tuo telefono, c'erano vari messaggi di quella tua amica, Hanna ed erano messaggi del tipo <mi manchi> oppure <non vedo l'ora di vederti> e tutto ciò mi ha fatto pensare a questo."
Oh mio Dio! Christian!
"Ma nono, tranquillo, erano messaggi scherzosi."
" va bene, allora sono più tranquillo. Ora vai a prepararti, l'autista sarà qui tra mezz'ora."
"Ok, vado, ma Ale?"
"È in camera sua, si sta preparando."
Entro in camera di Ale e mi accorgo che stava origliando la conversazione tra me e mio fratello, ha le lacrime agli occhi.
"Giuro che stavo morendo dal ridere!"
"Ale! È una cosa seria! Sai che vuol dire se Riccardo viene a sapere tutto?"
"Si lo so, ma giuro che di tutte le idee che gli potevano venire in mente, questa è la più assurda!"
Ridiamo insieme.
Esco dalla camera di Ale e vado a prepararmi.
Alla fine decido di fare una sorpresa a Christian. Mi vestirò esattamente come la prima volta che abbiamo cenato insieme. Lui capirà.
Ne vedremo delle belle.

Amore per caso #concorsiamo2k18Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora