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Non capisco più nulla. Corro all'interno dell'ospedale senza trovare la stanza N. 115. Vago senza sosta fino a quando sento prendermi per un braccio. Quando mi giro vedo mio fratello, sconvolto come me, che cerca di parlarmi ma io non lo sto ascoltando, sento solo un gran baccano e l'unica cosa che voglio è trovare Christian. Arriviamo alla stanza N. 115 e fuori vedo Ale che mi abbraccia velocemente e poi mi fa entrare.
...
Dopo aver visto Christian mi lascio finalmente andare ad un pianto pieno di singhiozzi. È fasciato sulla testa ed è pieno di lividi. Ha una gamba rotta e le labbra gonfie, è in coma da 8 ore per il trauma cranico e io vengo a sapere solo adesso che ha avuto un incidente. All'improvviso entrano i medici e iniziano a spiegarmi la situazione con dei paroloni assurdi e non riesco a capire se la situazione sia buona o no; alla fine se ne vanno e mio fratello mi spiega in parole più chiare quello che sta succedendo.
"Arya, ha avuto un incidente perché i freni non funzionavano. Sono stati manomessi, non avevano problemi, perciò abbiamo chiamato la polizia che ora si sta occupando di capire chi è stato. Ha subito un trauma cranico e molto probabilmente si sveglierà tra un paio d'ore. Ha una gamba rotta e qualche livido, ma per il resto sta benone."
"Sta benone! Dio ma siete matti! Poteva morire! E io vengo a sapere del suo incidente 8 ore dopo! 8 ORE DOPO!"
Sto urlando come una matta, non riesco a contenere le mie emozioni: mi viene da piangere, mi vieni da ridere, sto bruciando di rabbia, questo è l'effetto della gravidanza.
"Arya ti prego calmati, adesso lo sai, stai qui con lui mentre io e Ale ti portiamo qualcosa da mangiare."
"Perché che ore sono?"
"Le 21:00."
Wow, sono passate cinque ore da quando ho ricevuto la chiamata di Ale.
Mi siedo vicino al mio adorabile e bellissimo futuro marito. È affascinante anche pieno di lividi e io lo amo tanto. Io e il bambino lo amiamo veramente tanto.
Con una mano sulla sua è un'altra sul pancione scivolo in un sonno profondo e tormentato, sperando che si svegli al più presto e che questo incubo termini il prima possibile.
Dopo un paio d'ore di sonno, sto continuando a dormire, ma sento ancora tutti i rumori assordanti dell'ospedale: chiamate, persone che parlano, bambini che giocano, altre persone che piangono. Poi all'improvviso sento una mano calda e molto familiare che mi accarezza la guancia e sento una sensazione di sollievo ed euforia irradiarsi dal centro del petto... penso che potrebbe uscirmi il cuore dal petto!
"Christian!" Dico piangendo.
"Hey.." ❤️
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Ciao a tutti!
Scusate per la lunghissima assenza, ma ho avuto un po' di problemi con la storia. Per cercare di risolvere questo problemino ho deciso che pubblicherò il lunedì, il mercoledì e il venerdì.
Spero che la storia vi appassioni.
Commentate e votate a favore!
Baci,
R. ❣

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