deux.

1.6K 67 0
                                    

Alexus Campo.

I miei tacchi picchiettavano nervosamente contro il pavimento bianco, i miei occhi guardavano dall'altra parte del palco per osservare le celebrità che erano sedute a chiacchierare con i loro amici. C'erano due posti vuoti, la curiosità stava prendendo la meglio su di me prima che Kale mi posasse le mani sulle ginocchia e le stringesse gentilmente.

"Sto per farmi la pipì sopra per l'eccitazione." Ridacchiò e si fece aria. "Sono un po' arrabbiato per le due persone in prima fila che non sono ancora arrivate. Non so neanche chi sono, so solo che Mark è venuto da me con quattrocento dollari aggiunti sul mio conto perché due persone hanno richiesto quei posti."

Aggrottai le sopracciglia, mordendomi l'interno della guancia mentre sistemavo il bordo del mio vestito bianco che mi arrivava a metà coscia.

"Magari sono in ritardo per il traffico, sai com'è New York." Gli ricordai e mi allungai per dargli un bacio sulla fronte. "Ti verranno le rughe per la preoccupazione."

Il mio migliore amico alzò gli occhi al cielo mentre posavo la mia mano sul suo ginocchio, ripentendo la stessa azione che aveva fatto lui con me. Quando mi voltai per guardare di nuovo i posti lui era seduto lì. Il panico riempì il mio corpo mentre Kale cercava di capire che cosa stavo guardando.

"Oh mio Dio." Disse lui e si voltò di nuovo verso la passerella. "Penso che lui stia indossando un vestito fatto su misura."

"E' davvero favoloso, Kale, ma sto cercando di non far sembrare ovvio il fatto che lo stessi guardando." Sbottai e mi passai una mano tra i capelli prima di guardare verso l'uomo d'affari. La sua mano era sul ginocchio della donna, lo sguardo diretto a me e la mascella contratta.

Anche in questo stato era attraente, i suoi occhi color nocciola si spostarono brevemente sulla donna accanto a lui prima di tornare su di me. E continuammo a guardarci attraverso le gambe delle modelle finchè Kale iniziò a strattonarmi il braccio per l'entusiasmo.

"Victoria Beckham è qui!" Indicò la donna accompagnata da altre due donne.

"Merda." Ridacchiai e mi avvicinai a lui. "L'hai invitata tu?"

"Diavolo si, ma non pensavo che sarebbe davvero venuta." Ammise Kale e mi rivolse uno sguardo preoccupato. "Sembra che tu stia per svenire."

Sospirai e posai la testa sulla sua spalla. "Sono solo... beh, me." Le mie spalle si abbassarono mentre Kale mi circondava la vita con un braccio.

"Giusto, non è perché il tuo capo è seduto di fronte a noi e ti sta guardando come se tu fossi la cosa peggiore che potesse accadere." Disse Kale e lo guardai. "Ti sta importunando?"

"No." Risposi mentre le luci si accendevano. Io e Kale ci alzammo. "Lui è solo... intenso e intelligente e --"

"Miss Campo." Il suono del mio nome che lasciava le sue labbra mi spaventò, i suoi occhi mi guardavano con attenzione.

Mi sentivo un esemplare gracile sotto il suo sguardo.

Feci un cenno e mi avvicinai a Kale perché ero così maledettamente spaventata. Quest'uomo poteva farti sentire morta con un solo sguardo.

"Sono Kale James, il suo migliore amico e colui che ha organizzato lo spettacolo." Kale allungò una mano. "Non la facevo un uomo di moda."

"Perché non lo è." Si intromise la donna dai capelli neri accanto a lui. "L'ho pregato io di portarmi qui."

"Tu devi essere la sua ragazza." Mr. Irwin si accigliò al suono di quella parola.

"Soci in affari." Chiarì lui e sembrava che si stesse allontanando. "Niente di più."

Mr. Irwin } a.f.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora