vingt-trois. +

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Alexus Campo.

I suoi occhi si scurirono alle mie parole. La mascella contratta, le spalle tese nella sua postura dritta e le mani infilate nelle tasche dei suoi costosi pantaloni.

"Posso pensare ad un centinaio di modi per farti venire, Miss Campo, sei pronta?" La sfida era chiara nel suo tono di voce.

Si leccò lentamente le labbra; seducendomi in quel modo che solo Ashton sembrava conoscere.

"Sono mai stata preparata per quello che avevi in mente, Mr. Irwin?" Lui fece un passo avanti e mi fece girare.

Nella stanza risuonò la cerniera del mio vestito, la stoffa cadde intorno ai miei tacchi mente cercavo di mantenermi in equilibrio.

"Non hai la minima idea di cosa ho in mente, Gattina." Il mio respiro si bloccò mentre le sue labbra mi sfioravano la pelle sulla spalla. "Neanche una."

"Farmi aspettare non mi farà bene, Papà." Mormorai e mi girai nel suo abbraccio. Lui unì le labbra mentre io gli sbottonavo la camicia e la lasciavo cadere sul pavimento.

"Te, questo riguarda te." Borbottò e mi fece andare verso il divano con le manette attaccate sopra. La mia schiena era fredda contro il liscio materiale del suo divano.

"Mani in alto, Gattina." Le sollevai. "Lo farò solo se ho il tuo permesso verbale."

"Ashton, mi fido di te, puoi farlo." Gli assicurai e chiusi gli occhi mentre lui prendeva un mio polso e lo ammanettava.

Poi vidi lui che andava a prendere la benda . Chiusi gli occhi mentre lui me la metteva, il buio rendeva tutto questo ancora più esilarante.

"Ancora seduta, Gattina." Io mi congelai sul mio posto mentre lui mi apriva le gambe, togliendomi le mutandine nere in pizzo che stavo indossando. Poi mi tolse anche il reggiseno e io rimasi nuda di fronte a lui. "Abbiamo bisogno di una parola di sicurezza."

"Le cose finiscono spesso male?" Chiesi, la gola secca mentre l'unico suono nella stanza era quello di lui che si toglieva le scarpe-

"A volte il piacere..." Si interruppe. "Diventa troppo intenso."

"Fa male." Conclusi io, adesso spaventata.

"Il dolore dipende da te, Alexus." Mi posò un soffice bacio sul collo. "Io sono qui per farti provare piacere. Per annegare nella vista di te che ansimi, gemi e vieni per me."

Il mio respiro si fermò quando il suo indice sfiorò la mia entrata. Aprì le labbra per il puro piacere; quella semplice azione era abbastanza per farmi impazzire. Infilò lentamente il dito dentro di me, il mio corpo si irrigidì mentre davo uno strattone alle manette.

Il fatto che non potessi toccarlo, il fatto che non potessi toccarmi mi stava facendo andare completamente fuori di testa. Le sue labbra si posarono sulla mia spalla mentre spingeva il suo dito dentro e fuori di me.

"Oh Dio." Ansimai mentre l'altra sua mano risaliva dalla mia coscia fino al mio fianco, mentre il suo dito continuava a muoversi ad una pace inimmaginabile. Il cuore mi sbatteva contro il petto mentre lui mi succhiava la pelle del collo.

"Proprio così, Gattina." Ansimò Ashton, le mie gambe tremarono prima che lui togliesse il dito.

Il buio era il mio veleno, il fatto che non potessi vederlo mi angosciava di più di non poterlo toccare.

La mia pelle era sudata, i miei pensiero focalizzati sull'uomo che non potevo vedere, ma di cui ero completamente innamorata. Chiusi la mano a pugno quando sentì il suo respiro colpire la mia intimità.

Mr. Irwin } a.f.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora