Ashton Irwin.
Aveva le gambe sulla mia pancia mentre io guardavo delle carte e lei il cellulare, accigliandosi di tanto in tanto. Era venuta in ufficio solo perché non aveva niente da fare e voleva che rimanessimo insieme per poi andare da mia madre. Indossava un vestito nero, i suoi capelli erano ricci e i suoi tacchi la rendevano ancora più sexy.
"Una moneta per un pensiero?" Sembrò spaventata al suono della mia voce prima di sospirare per l'esasperazione.
"Sono nervosa per i miei genitori naturali." Io unì le labbra e annuì. Posai una mano sulla sua pelle e la accarezzai mentre lei mi guardava. "Kale porterà Aaron. Penso che sia per farmi sentire meglio e anche le mie mamme riusciranno a venire --non posso crederci che sto per avere un fratellino. Harry ha detto che verrà anche lui e tuo fratello sarà probabilmente confuso per tutta la sera e --"
"Piccola, è solo un evento di carità." Le dissi e la guardai affondare di più nella sedia. "Ci presenteremo, incontreremo i tuoi genitori e poi possiamo andare via subito dopo se vuoi... è tutto nelle tue mani."
"E poi domani potremmo andare a prendere i nostri costumi se lo vuoi veramente." Disse e io mi illuminai a quell'idea.
Certo, amare tanto Halloween era un po' infantile, ma era l'unica notte dell'anno in cui potevo uscire senza che mi dicessero qualcosa –soprattutto mio padre. Alexus sorrise per il mio divertimento e allontanò le gambe dalla mia pancia prima di sedersi del tutto su di me.
"Hai deciso?"
"Un principe azzurro morto." Dissi e le spogliai gentilmente le clavicole. Lei mi sorrise e mi sollevò il viso per baciarmi.
"E io?"
"La mia principessa morta." Sussurrai, guardandola mentre si mordeva il labbro. "Dovremmo andare se non vogliamo che la stilista a casa di mia madre si arrabbi."
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Era in ritardo. Ovviamente era in ritardo, era una donna innamorata della moda. Era per quello oppure era Kale che continuava a farla cambiare per trovare qualcosa con cui impressionarmi. Non sapeva che potevo rimanere impressionato da Alexus anche se avesse indossato un vestito da suora –anche se lei era tutto tranne che una santa, soprattutto a letto.
"Probabilmente è Lauren che li sta trattenendo." Mormorò Harry e si tirò il colletto della camicia , leccandosi le labbra mentre una ragazza gli passava davanti. La guardò per un po' prima di rivolgere lo sguardo verso la folla con un'espressione frustrata.
"Probabilmente." Mormorai e poi sentì che Gwen, la madre di Aexus, mi dava un colpetto.
"Se non altro, è Alexus." Si spostò i capelli biondi dietro la schiena e si sistemo a disagio il vestito. Aveva cercato di evitare di indossarlo, solo perché voleva che fosse sua moglie ad indossare vestiti, ma eccola qui con un vestito bianco sopra.
"Gwen." La rimproverò Jen e colpì la spalla di sua moglie. "Eri così anche tu."
Gwen alzò gli occhi al cielo e si poggiò contro il bar prima che la mia attenzione fosse catturata dalla donna che stava entrando. Aveva un'espressione innervosita mentre Kale le diceva qualcosa in un orecchio, Lauren gli stava chiedendo di stare zitto e Aaron si stava calmando prima di borbottare contro Kale. Io ero meravigliato.
I suoi capelli erano mossi, le ciocche lunghe erano raccolte per mostrare la sua schiena nuda, aveva del rossetto rosso a decorarle le labbra. Sembrava pericolosa e sexy. Mi lasciò senza fiato mentre si sollevava leggermente il vestito, facendo intravedere i tacchi neri. Il vestito era audacemente elegante. La parte superiore era in pizzo, le maniche erano lunghe. Poi i suoi occhi si sollevarono per incontrare i miei.
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Mr. Irwin } a.f.i traduzione italiana
Fanfiction[Secondo libro della 'The CEO Series'] "Abbiamo una cosa in comune, Miss Campo, ed è la mia maledetta lingua." Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.