vingt-deux. +

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Alexus Campo.

"Non posso dirlo."

La frase risuonò nella stanza, il mio corpo diventò intorpidito mentre annuivo e mi allontanavo da lui per prendere la mia maglietta. Potevo sentire il suo sguardo bruciare la mia schiena. E non perché fosse arrabbiato con me, era arrabbiato con se stesso.

"Ti amo." Sussurrai, il mio labbro inferiore tremò. "Ashton Irwin, ti amo."

"Smettila." Mi pregò e posò il suo petto contro la mia schiena non appena mi misi a sedere. "Ti stai solo facendo male."

"Almeno sono quella che riesce ad esprimere i suoi sentimenti." Dissi e mi voltai nel suo abbraccio. "Non puoi tenermi nel buio per sempre."

"Ci sono belle cose nel buio." La sua mano mi accarezzò una guancia prima che lui mi baciasse. "Tu, mio tesoro, sei bella."

"Dillo." Sussurrai mentre mi stendevo di nuovo.

Le mie mani iniziarono a spostare la stoffa dei suoi boxer, posai le mani sul suo sedere.

"Non posso." Sospirò contro la mia bocca, le mie gambe si sollevarono così da potergli togliere i boxer con i piedi. Sollevai le mani e gliele posai sul viso.

Il bacio era rude, la rabbia nascosta dietro ogni mia azioni. Posai le mani sul suo petto per spingerlo a stendersi sulla schiena mentre mi mettevo sopra di lui e afferravo un preservativo dal comodino.

Mi tolsi le mutandine e le lanciai sul pavimento per poi mettermi di nuovo sopra di lui. Gemiti profondi lasciavano la sua bocca mentre io prendevo il suo membro per mettere il preservativo. Le mie unghie gli graffiarono il petto, mi sollevai per poi scendere sul suo membro eretto. Affondai i denti nel labbro inferiore mente muovevo i fianchi, la sua punta toccava il punto dentro di me che faceva tremare il mio intero corpo.

"Oh Dio." Urlai, graffiandogli il petto. "Oh mio Dio."

I rumori che stavo facendo erano acuti. Risuonavano per la stanza mentre muovevo i fianchi avanti e indietro. La testa di Ashton si sollevò dal materasso, la mascella spalancata per il piacere puro. Mi abbassai e lo baciai mentre aumentavo la velocità. Il fuoco mi stava facendo impazzire, il battito del mio cuore accelerò mentre iniziavo a tremare; stavo per venire.

"Gattina." Gemette Ashton e posò una mano dove la nostra pelle si univa.

Il suo pollice calloso si posò sul mio clitoride per disegnare dei cerchi per farmi andare ancora più veloce. Le mie urla erano assordanti, il mio tentativo fallito di contenermi stava sicuramente disgustando i vicini prima che permettessi all'orgasmo di sprigionarsi. Del liquido bianco di piacere lasciò il mio corpo mentre lui veniva nel preservativo e mi spingeva sulla mia schiena, baciandomi gentilmente prima di alzarsi.

Si tolse il preservativo, ne prese un altro mentre si girava e si sfregava il pene proprio di fronte a me. Affondai i denti nel labbro inferiore prima che lui si inginocchiasse davanti a me.

"Voglio vederti mentre ti tocchi, Gattina." Gemette, muovendo più velocemente la sua mano mentre io mi mettevo una mano tra le gambe.

Si, ero indolenzita, ma tutto questo mi stava immensamente eccitando.

Premetti il dito contro il mio punto, la sensazione del mio freddo dito mi fece saltare mentre Ashton gemeva.

"Cazzo, si, Gattina." Sbottò, irrigidendo la mascella mentre la sua testa si piegava indietro per il piacere. "Sei così fottutamente sexy, stai pensando a me, Gattina?"

"Si, Papà." Risposi subito e spinsi i miei fianchi contro la mia mano prima che lui me la spostasse e si mettesse l'altro preservativo.

Mi fece stendere a pancia in giù, il petto contro il materasso, il sedere sollevato in aria per lui e le gambe aperte. Ashton si spinse facilmente dentro di me e iniziò a muoversi velocemente dentro e fuori, le spinte rudi. Le mie labbra si spalancarono mentre chiudevo gli occhi, con le mani mi aggrappasi al cuscino sotto la mia testa. Affondai i denti nella stoffa bianca con la speranza di attenuare i mie gemiti.

Mr. Irwin } a.f.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora