vingt-six. +

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Alexus Campo.

Io, Alexus Sol Campo, avevo convinto il solo e unico Ashton Iwrin a farsi un profilo su snapchat. L'avevamo usato nei mesi passati quando non eravamo insieme. Mi aveva mandato delle foto durante una sua riunione con un titolo che non avrei mai pensato che avrebbe potuto dire un uomo come lui soprattutto perché sembrava così maturo per la sua età.

Questa settimana il mio famoso fidanzato era ad Amsterdam per sistemare un paio di cose e ci avrebbe messo un po' per finire. Continuò a mandarmi foto su snapchat ogni tanto, dicendomi quanto desiderasse che fossi con lui. E se io fossi andata con lui avrei dovuto lasciare i nostri animali con Kale e lui avrebbe probabilmente permesso a Chanel di mangiare Fletcher semplicemente perché Fletcher continuava a mordere Kale.

Avrei detto una cazzata se avessi detto che non mi mancava. L'odore del suo profumo si poteva sentire sul cuscino che aveva sempre usato, le mia mani afferrarono il cellulare per chiamarlo adesso che non riuscivo a dormire.

"Piccola." La sua voce era tranquilla, il mio cuore si sciolse. "Stavo per chiamarti, ma non ne ero sicuro."

"Sai che mi sarei svegliata solo per chiamarti." Gli dissi e sbadigliai. "Non riesco a dormire."

"Mi dispiace, tesoro, ti serve qualcosa? Posso mandare qualcuno a portarti ciò di cui hai bisogno." Io sorrisi al modo in cui lui si preoccupava sempre per me anche quando non ce ne era bisogno.

"Sto bene, Papà." Il suo respiro si bloccò per il soprannome. "Lo giuro."

"Questo fa parte di qualche divertimento, piccola?" Io ridacchiai e mi stesi su un lato, cercando di combattere la mia risata. "Perché possiamo farlo, sai?"

"Non ne ho dubitato per un secondo, Mr. Irwin, ma è bello sapere che mi basta dire una parola per farti eccitare."

"Solo tu, piccola." Disse, poi ci furono dei rumori in sottofondo. Un sospiro di esasperazione lasciò la sua bocca prima che parlasse di nuovo. "Ho un'altra riunione, ti chiamo appena posso e magari possiamo fare Skype?"

"Certo, tesoro, tutto quello che vuoi." Gli assicurai prima di interrompere la telefonata ed io mi addormentai subito.

Quando mi svegliai avevo uno snapchat da Ashton. Me l'aveva mandato un paio d'ore fa e fuori stava piovendo. Nonostante era quasi la fine di agosto (si era passato un mese intero da quando io e Ashton ci eravamo messi insieme. Mi faceva battere forte il cuore e mi faceva accalorare il fatto che qualcuno volesse stare con me per così tanto).

Mi alzai dal letto e mi misi a sedere sulla sedia da ufficio che mi aveva comprato Ashton di fronte alla scrivania che lui mi aveva presa dal negozio di antiquariato di un suo amico prima di aprire il mio computer e aspettare che si accendesse. Intanto controllai il mio telefono notando che avevo dormito fino alle due del pomeriggio.

Alla fine controllai snapchat e quasi gemetti per l'immagine. Era Ashton in una stanza con poca luce, una canotta grigia e il viso vicino alla telecamera con i suoi capelli disordinati. Il mio respiro si bloccò mentre leggevo il testo: papà ha così fottutamente bisogno di te, gattina.

Mi mordicchiai il labbro e aprì l'applicazione di Skype, grata di vedere la nuvoletta verde accanto al suo nome. Cliccai sull'icona del video e cercai di rendermi il più presentabile possibile visto che mi ero appena svegliata. Lui apparse davanti a me, i suoi capelli arruffati, la lingua leccò le sua labbra mentre sistemava il computer sulla scrivania della stanza.

"Hey, piccola." Sussurrò, sorridendomi come se non mi avesse mandato uno snapchat completamente compromettente poche ore fa. "Come stai?"

"Per niente bene." Lui mi lanciò uno sguardo interrogativo. "Quel fottuto snapchat è semplicemente provocante."

Mr. Irwin } a.f.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora