Ashton Irwin.
Non sapevo come ci si sentisse a svegliarsi accanto a qualcuno che si adorava sinceramente. Infatti non sapevo cosa significava adorare qualcuno. E non avevo mai neanche notato quanto mi piacesse svegliarmi con della bava sul petto, braccia e gambe attorcigliate al mio corpo mentre lei mi teneva più stretto a se. Il modo in cui la mia maglietta le stava addosso mi rendeva ancora più attratto da lei. La stoffa dei suoi pantaloni di pigiama le era scivolava leggermente sui fianchi mentre dormiva.
La mia mano si sollevò per infilarsi tra i suoi capelli selvaggi. Il colore della sua pelle contrastava con il mio, soprattutto perché avevo una pelle naturalmente più luminosa della sua. Non era tanto, ma potevi dire che non eravamo uguali, soprattutto perché io ero abbronzato. I suoi lineamenti erano esausti, le sue labbra leggermente socchiuse mentre si spostava per mettersi in una posizione un po' più comoda.
C'era un certo calore nella stanza, un certo odore mentre continuavo ad osservare una persona così bella. Mi stava opprimendo il fatto che potessi sentirmi in questo modo verso una persona, ma era così ed io ero completamente terrorizzato. Ovviamente la paura di stare con questa donna mi seguiva ogni giorno che ero con lei. Ma era qualcosa che mi ero tenuto per me e mi rifiutavo di farlo sapere a lei anche se le avevo urlato contro. Lei non sembrava averci dato peso. Non adesso almeno,
Mi invase una sensazione di pace. Lei nuotava nelle mie vene, il suo corpo nutriva il mio sangue con la più pura forma di felicità e le sue parole si ripetevano nella mia testa come un vizio.
Alexus era innocente. Anche se diventava una persona completamente diversa quanto i nostri respiri diventavano più pesanti, le labbra più gonfie, gli occhi dilatati , la pelle sudata, i battiti del cuore più veloci e il desiderio ancora maggiore.
Il pensiero della sua bocca sulla mia mi creò un problemino che probabilmente nessuno dei sue aveva voglia di risolvere di mattino presto. Il suo corpo si irrigidì quando la sua gambe sfiorò la mia erezione. Un respiro profondo lasciò la sua bocca mentre apriva gli occhi.
"Buongiorno anche a te." Mormorò mezza addormentata, la sua voce profonda che nascondeva un desiderio di voler dormire. Le sue piccole mani sfiorarono la mia zona problematica, il mio respiro si fermò quando mi strinse gentilmente attraverso la stoffa dei boxer. "Hai bisogno di aiuto, Papà?"
Le sue labbra si posarono sul mio petto, i piccoli baci mi lasciarono senza fiato. Il mio respiro si spezzò, la sua lingua disegnava dei cerchi dopo ogni bacio prima di abbassarmi i boxer abbastanza da liberare il mio pene.
"Gattina." Sussurrai, le mie dita si infilarono tra i suoi capelli. La soffice pulsazione della mia lunghezza aumentò mentre le sue mani si chiudevano intorno alla pelle. Gemetti incontrollatamente in segno di apprezzamento. La sua bocca mi prese senza esitazione, gli occhio chiusi.
"Proprio così, Gattina. Proprio come piace a Papà."
Un rumore spezzato fuoriuscì dalla mia gola. La ragazza con la bocca intorno al mio pene ansimò, gli occhi chiusi e la sensazione mi faceva quasi tremare.
Gesù Cristo questo era il paradiso. Il mio pene si contorse nella sua bocca e venni nella sua bocca senza avvisarla. Era la cosa più sexy vederla deglutire. Lei si mise a sedere e si asciugò la bocca, un sorriso soddisfatto sulle labbra.
"Sei pronto per andare a casa, Mr. Irwin?" E Dio, i sentimenti che stavo sviluppando per lei erano inspiegabili, ma erano spaventosi. Ma se stare con lei significava essere spaventato, non mi sarebbe dispiaciuto sentirmi così ogni giorno.
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Essere di nuovo a casa era diverso. Era che guardavo la mia migliore amica e pensavo solo a lei che baciava la mia ragazza. I suoi occhi scuri mi guardavano prima che io aprissi la bocca per parlare.
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Mr. Irwin } a.f.i traduzione italiana
Fanfiction[Secondo libro della 'The CEO Series'] "Abbiamo una cosa in comune, Miss Campo, ed è la mia maledetta lingua." Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.