trente-sept. +

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Alexus Campo.

I matrimoni. Pensavo di adorarli prima di ritrovarmi due giorni prima del mio a correre per trovare un vestito. Il vestito non era neanche tanto il problema, era il fatto che mia madre era in uno stato isterico e la mamma di Ashton stava urlando contro Harry a pieni polmoni per aver sporcato il mio vestito.

"Anne." Dissi, posando una mano sulla sua spalla. "E' stato un incidente."

"Col cavolo! E' stato –"

"Stavo portando il vestito qui!" Urlò Harry e mi rivolse uno sguardo indifeso.

"Anne, sinceramente, non è un grande problema."

"Ti sposi tra due giorni e non hai un vestito." Sussurrò Anne, sospirando per l'esasperazione.

Sorrisi e mi leccai le labbra. "Non penso che ad Ashton importi se indosso un vestito sull'altare."

"Se fosse per lui non indosseresti niente." Disse Kale dietro di me, spaventandomi perché era stato con Aaron per troppo tempo.

Mi voltai e corsi tra le sue braccia, stringendolo forte mentre lui rideva.

"Capisci quanto mi sei mancato?" Chiesi, prendendogli il viso tra le mani. Lui ridacchiò e mi baciò la fronte.

Kale fece un respiro profondo e mi guardò.

"Come stai?"

"Fantasticamente." Sorrisi. "Io ed Ashton lo stiamo superando. Come state tu e Aaron?"

"Sta finendo alcune cose per il suo trasloco nell'appartamento. E' tutto agitato e caotico, sai quanto io ami i drammi." Si sistemò i capelli.

"Grazie a dio." Mia madre si intromise e gli prese un polso. "Puoi portare un po' di controllo."

"Il vestito è macchiato, non abbiamo un vestito." Mormorò Anne, sfregandosi le tempie. "E' troppo tardi per comprare un nuovo vestito ed è orribile."

Mi mordicchiai il labbro e controllai l'ora. Avrei dovuto incontrare Ashton quasi un'ora fa.

"Devo davvero andare." Presi la mia borsa.

"Non puoi andare via adesso!" Disse mia mamma con uno sguardo esasperato sul viso.

"Mamma, tornerò domani mattina presto." Le promisi e le baciai una guancia. "Io e Ashton avevamo dei piani da tanto."

"Più come dalla scorsa notte." Sbuffò Harry mentre io gli lanciavo un occhiataccia. "Calma."

Baciai mia mamma prima di salutare Anne e affrettarmi verso la macchina di Ashton, che lui non sapeva che avevo preso.

Il viaggio fu veloce e mi irrigidì quando vidi la sua seconda macchina nel parcheggio prima di affrettarmi verso l'ascensore. Sapevo che sarebbe stato innervosito perché non l'avevo neanche chiamato.

Quando entrai in casa lui aveva un bicchiere di scotch in mano. Mi ricordò del giorno in cui mi mostrò la cameretta del bambino, il mio cuore perse un battito prima di accelerare alla vista della sua espressione. Rabbia era presente nel suo sguardo, lasciai cadere la borsa sul pavimento mentre lo sentivo che praticamente mi spogliava con gli occhi.

Indossavo un vestito color pesca, un cappotto sulle spalle e dei tacchi color carne.

"Sei in ritardo, gattina." Sbottò, sorseggiando dal suo bicchiere. Avevo le mani sudate mentre lui posava il bicchiere sul tavolino accanto al divano. "Spogliati."

Mr. Irwin } a.f.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora