Ashton Irwin.
Non avrei dovuto svegliarmi per altre due ore, ma non potevo fare a meno di svegliarmi non appena il mio telefono suonò e risposi sperando che fosse Alexus. La sua voce mi svegliò subito. Come se lei fosse la mia dose quotidiana di caffeina, anche se odiavo il caffè.
Non appena la nostra telefonata finì non mi sorpresi del fatto che Calum fosse già qui con i nostri completi. Osservai la sua espressione esasperata.
"Hai mai scopato così tanto una ragazza da diventarne dipendente?" La sua domanda mi colse alla sprovvista, lo guardai attentamente mentre si sedeva sul letto e mi rivolgeva uno sguardo nervoso. "Tipo, la stavo scopando e poi ho capito che la desideravo. Non era solo piacere. La volevo così tanto."
"Andy?"
"Non sono innamorato di lei." Borbottò Calum. "Mi ha anche riso in faccia per la possibilità di lei innamorata di me."
"Da quanto la conosci?"
"Due mesi, forse? Non lo so, non sembra che stiamo insieme da tanto." Calum sospirò. "Magari l'ho avuto per troppo. E' il contratto, odio quel fottuto pezzo di carta."
"Le hai davvero dato il contratto?" Chiesi scettico. "Pensavo avessi detto --"
"Volevo proteggere lei e me." Calum sospirò. "E' stata una stupida idea. Lei continua a pensare di star tradendo Callie o qualcosa del genere."
"La stai scopando da due mesi e solo adesso stai prendendo questo in considerazione?" Chiesi, arrabbiandomi un po' perché Callie vorrebbe che lui andasse avanti invece che rimanere bloccato. E sapevo che, per tutto il sesso che aveva, poteva sembrare che fosse andato avanti, ma lui pensava di non meritare l'amore di nessuno tranne Suki.
"Perché lei continua a parlarne ed io l'ho superato. Sono quasi sette anni ed io l'ho superato, Ashton." Calum fece un respiro profondo. "Verrà al matrimonio con quello Styles e Tai. E' tutto un casino e la odio."
"La odi, ma non vuoi il contratto?" Chiesi.
"E' uguale." Borbottò. "Non ci penserò più perché è il giorno del tuo matrimonio e niente di tutto questo dovrebbe succedere."
"Come vuoi, amico." Mormorai e gli feci segno di seguirmi per fare colazione prima che arrivassero Luke e Michael.
"Allora, sei nervoso?" Si, ero fottutamente nervoso.
"Ti ricordi quando al college stavamo facendo surf scendendo dalla finestra del secondo piano?" Calum annuì e mi guardò interrogatorio. "E io ho vomitato perché ero fottutamente nervoso?"
"Certo che mi ricordo, hai vomitato sulle mie scarpe." Borbottò Calum.
"Bene, mi sento esattamente così, solo che mi sto legando a qualcuno che mi rende una persona migliore." Feci un respiro profondo. "Mi sento come se potessi costantemente lasciarla cadere."
"Amico, non puoi sentirti così." Calum sospirò. "So che non sono la persona migliore per dare dei consigli visto che non ho neanche una relazione normale, ma Alexus ti ama così tanto. Farebbe un duro viaggio per tutto il mondo solo per renderti felice e tu faresti lo stesso."
Io annuì e mi passai una mano tra i capelli, pensando alla donna che presto avrebbe avuto il mio cognome.
"Andiamo, abbiamo un matrimonio per cui prepararci."
****
Non ero mai stato così nervoso in vita mia. C'era il fatto che ero tra la famiglia di Alexus, suo cugino mi aveva minacciato un paio di volte e c'erano anche i suoi genitori naturali. Mi guardavano mentre sorseggiavano il vino che Alexus aveva passato ore a scegliere perché continuava a spiegarmi che voleva fosse perfetto.
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Mr. Irwin } a.f.i traduzione italiana
Fanfiction[Secondo libro della 'The CEO Series'] "Abbiamo una cosa in comune, Miss Campo, ed è la mia maledetta lingua." Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.