treize. +

1.7K 58 1
                                    

Alexus Campo.

Il giorno dopo mi svegliai sola. Avevo addosso la sua maglietta che profumava di lui. Era deludente non svegliarsi di fianco all'uomo che la scorsa notte si era aperto a me. C'era un pezzo di carta attaccato alla testata del letto, un sorriso si dipinse sul mio viso.

Gattina,

Sono nel mio ufficio. Pensavo sarebbe stato inquietante guardarti mentre dormivi. Vieni da me quando ti svegli.

Ashton x

Mi alzai e mi affrettai al piano di sotto, assicurandomi di non inciampare. Lui stava parlando al telefono con addosso solo i pantaloni del pigiama. Era arrabbiato, si passò una mano tra i capelli e sospirò.

"Non posso fare le valigie e andarmene di nuovo, Jones." Mormorò, parlando a bassa voce come se io non dovessi sentire. "Sono appena tornato. Sto cercando di – lo capisco, controlla di nuovo le cifre e vedrò cosa posso fare."

"Lavori troppo." Commentai dopo che lui smise di parlare al telefono. Sospirò e si poggiò contro la scrivania. Io mi avvicinai e mi sistemai tra le sue gambe. Le sue grandi mani si posarono sui miei fianchi mentre si allungava verso di me.

"Lavoro per farmi una vita." Mi ricordò, ciocche di capelli gli scivolarono sugli occhi. Incrociai le braccia al petto e sorrisi. "E per rendere felice la mia ragazza."

"Non mi servono i tuoi soldi." Sbuffai, le sue braccia mi avvicinarono al suo petto. "Ma seriamente, potrei solo rimanere stesa accanto a te ed essere assolutamente felice."

Ashton sorrise e mi posò le mani sulle guance, stringendomi il viso così che le mie labbra si arricciarono involontariamente. Ridacchiai, incapace a scappare dalla sua presa. Gli circondai il torso con le braccia e lo baciai. Il bacio diventò subito più profondo.

Le sue mani si infilarono tra i miei capelli mentre io gli mordevo il labbro inferiore. Un piccolo gemito scappò dalle sue labbra, fece una smorfia prima di baciarmi gentilmente il viso. Chiusi gli occhi, la morbidezza delle sue labbra e la sensazione del suo naso che mi sfiorava il viso mi fece socchiudere le labbra.

"Così delicata." Sussurrò, baciandomi il collo. "Così fottutamente soffice."

Il suo indice mi sfiorò le labbra prima di baciarmi di nuovo.

"Ashton." Ansimai e posai le mani sul suo viso mentre lui mi sollevava. "Non spezzarmi il cuore."

Sembrò addolorarsi per le mie parole. Lasciai piccoli baci sulle sue labbra, mi fece sedere sulla scrivania mentre mi rivolgeva uno sguardo sincero.

"Non so cosa sto facendo." Sussurrò, le sue mani mi strinsero gentilmente i fianchi.

Mi invase la paura, i suoi occhi rimasero chiusi. Il cuore mi batteva all'impazzata nel petto mentre cercavo di rimanere calma per il modo in cui si stava comportando. Era come se non riuscissi a respirare, le mie mani erano premute gentilmente contro il suo petto.

"Devo andare." Gli dissi, leccandomi le labbra. "Devo chiamare Kale e farmi portare le mie cose così non dovrò fare la camminata della vergogna fuori dal tuo appartamento."

"Alexus."

"Non posso respirare." Ero in panico, le mie mani tremarono mentre salivo le scale. "Perché cazzo non posso respirare?"

"Hey." Ashton mi prese il viso tra le mani. "Che succede?"

Non sapevo perché stavo andando fuori di testa. Forse era perché lui non aveva detto niente oppure perché ero spaventata del rifiuto più completo. Scossi la testa e continuai ad allontanarmi da lui per prendere i miei vestiti e il telefono. Avevo bisogno di allontanarmi e pensare, ma allo stesso tempo volevo stare con lui.

Mr. Irwin } a.f.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora