vingt-quatre.

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Alexus Campo.

Mi guardò per qualche secondo.

"Mi stai lasciando andare?" Il suo tono di voce fece smuovere qualcosa dentro di me.

"Sono ancora innamorata di te." Sussurrai e guardai verso il pavimento. "Ma tu non apprezzi che qualcuno possa davvero amarti."

"Sono spaventato!" La sua voce si spezzò. "So che non avrei dovuto dire una di quelle parole, ma tu non capisci."

Camminò verso di me, si passò una mano tra i capelli.

"Voglio capire." Il mio labbro inferiore tremò. "Ma sono stanca di combattere per un amore che è secco."

"Allora aiutami a bagnarlo." Ashton mi prese il mento con una mano con gli occhi lucidi. "Aiutami a capire l'amore."

"Non posso aiutarti a capire qualcosa che non senti." Sollevai le mani per posarle sulle sue guance, facendo un respiro profondo. "Non puoi trattenerlo da me, Ashton."

"E' così difficile per me dirlo." Si lamentò.

"Addio, Ashton." Sorrisi, lacrime sulle mie guance mentre mi allontanava da lui.

Ashton si inginocchiò davanti a me, il mio cuore si incrinò mentre lui si prendeva la testa tra le mani.

"L'amore fa male?" La sua voce era a malapena udibile. "Perché sento così tanto dolore, Alexus."

Mi abbassai davanti a lui e gli sollevai il viso verso il mio.

"Ti amo." Le parole erano familiari nella mia bocca, i suoi occhi mi guardavano intensamente.

Mi alzai e lo trascinai con me, trascinandolo nella mia stanza e leccandomi le labbra.

"Non ti sei fatto una doccia, vero?"

"Stavo per farla, ma sono finito qui." Ammise e si mordicchiò il labbro. "Non voglio che ti senta obbligata a fare qualcosa, non dopo quello che ti ho detto."

"Hai fatto di peggio." Gli assicurai e presi la sua mano, portandolo in bagno. Gli sbottonai lentamente la camicia e la feci cadere sul pavimento. Tutto quello che fece lui fu guardarmi perché neanche io capivo la situazione. Le sue mani si posarono sul bordo della mia maglietta e la sollevò, rivolgendo uno sguardo scettico al mio fianco.

"Hai fatto un tatuaggio?"

"Si." Mi mordicchiai il labbro evitando il suo sguardo. "E' la costellazione del cancro."

Lui annuì. "Sai di non poter fare una doccia lunga? Deve essere veloce e poi devi uscire."

"Non lo sapevo." Dissi e lui si mordicchiò il labbro. "Pensi che possa togliere la benda?"

"Da quanto l'hai fatto?"

"Circa tre ore? Dopo io e Kale siamo andati a fare shopping come puoi vedere dalle—"

"Buste nel salotto." Sorrise. "Ti piace fare shopping?"

"Lo amo." Ridacchiai e posai le mani sui suoi fianchi. "Vuoi farlo, Ashton? Devi esserci tutto, devi volerlo perché penso di non poter gestire altre cose."

Ashton mi prese il viso tra le mani e fece un respiro profondo. "Non so come tu possa amarmi."

"Perché è complicato. Tu mi spingi via, ma sei l'unico che voglio inseguire." Sussurrai e mi avvicinai di più a lui mentre mi accarezzava il viso. "E perché ti amo sopporterò il mondo perché non importa 'Cosa ha fatto per ferirmi?', sarà sempre 'Posso vivere senza di lui?'."

Mr. Irwin } a.f.i traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora