Alexus Campo.
"Ho una domanda."
Era passato un mese e Ashton non aveva ancora capito quanto mi stesse rendendo felice. I momenti in cui eravamo svegli passatano tra paci pigri, passavamo le giornate a sorprenderci a vicenda --me a scuola e lui al lavoro-- e lui si ricordava piccole cose che non ero capace di ricordare neanche io.
"Chiedi, tesoto." Dissi con una voce elegante, il mio accento la rese solo peggiore.
Lui mi guardò, tenendo una mano sulla mia coscia e l'altra sul volante. Avevo una copia di 'Di qua dal Paradiso' tra le mani –che Ashton aveva detto essere una copia di lui, ma io mi rifiutavo di crederci. Amory Blaine non aveva niente in comune con Ashton Irwin.
I suoi occhi tornarono sulla strada e io guardai verso il libro.
"Hai avuto il tuo invito per il matrimonio, giusto?" Io annuì e poi mi ricordai che non potesse guardarmi.
"Si, perché?"
"Beh, non ti immagino ad andarci con nessun altro, ma ti piacerebbe accompagnarmi al matrimonio del mio migliore amico? Voglio dire, sono il testimone, ma –"
"Dovevi davvero chiedere?" Chiesi,cercando di nascondere il mio sorriso.
"Si." Sospirò. Mi strinse la coscia.
"Mr. Irwin." Dissi, chiudendo il libro. "Sarò felice di volare per il paese per andare al matrimonio con te."
Lui sorrise e si avvicinò quando eravamo fermi ad un semaforo rosso per baciarmi. "Mi leggi la parte dove sei?" La luce tornò verde, i suoi occhi tornarono a guardare la strada.
Mi leccai le labbra e aprì di nuovo il libro, le mie dita sfiorarono le parole per cercare il punto dove ero arrivata. Lui sospirò mentre io aprivo le labbra per iniziare a leggere.
"Fuori era calato il crepuscolo e quando la limousine girò bruscamente lei scivolò contro di lui; le loro mani si toccarono." LA mano di Ashton prese la mia. " 'Non dovresti fumare, Amory.' Sussurrò lei. 'Non lo sai?'"
Lui lasciò andare la mia mano, posandola sulla mia coscia. Il mio respiro si bloccò quando me la strinse.
"Lui scosse la testa. 'Non importa a nessuno. Myra esitò." Anche io esitai a leggere l'ultima parte. " 'A me importa.' Qualcosa si contorse dentro Amory."
"Myra era una stupida." Disse Ashton, facendomi accigliare. "Voleva cambiare completamente un ragazzo – un uomo se preferisci--."
"Non è vero." Ribattei, girandomi per guardarlo. "Voleva che Amory sapesse che a qualcuno importava. L'unica persona che amava quel ragazzo corrotto era sua madre. Myra ha cercato di far provare qualcosa per lei a quel ragazzo e lui continuava a rifiutare i suoi sentimenti."
"Inizi a vedere che io e Amory ci somigliamo?" Chiese, la sua mano si sollevò sulla mia coscia.
Stavo indossando un vestito nero con dei piccoli pois, non c'erano calze a fermare quest'uomo e non l'avrei fermato neanche io. Se aveva intenzione di fare qualcosa.
"Penso che tu ci tenga a me." Sussurrai, prendendo la sua mano e portandomela alla bocca. "Ti importa e non sai come capirlo."
"Non so come capire te." Sospirò e mi strinse la mano. "Ci tengo a te. Ci tengo a te più di quando tu possa comprendere, Alexus, e mi spaventa così tanto. Mi spaventa il fatto che tu sia così maledettamente adorabile e io sono il più spaventoso pezzo di merda –"
"Tu non sei un pezzo di merda." Sbottai, i suoi occhi color nocciola volarono verso di me mentre eravamo fermi nel traffico. La mia mano si liberò dalla sua e presi il suo viso tra le mie mani, posando la fronte sulla sua. "Tu sei Ashton Irwin e potresti anche essere la persona più importante nella mia vita. In due mesi ho conosciuto l'uomo che mi prepara la colazione, incendia con lo sguardo sconosciuti che mi guardano e si eccita quando io sono eccitata."
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Mr. Irwin } a.f.i traduzione italiana
Fanfiction[Secondo libro della 'The CEO Series'] "Abbiamo una cosa in comune, Miss Campo, ed è la mia maledetta lingua." Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.