Alexus Campo.
Era tutto annebbiato. Kale era annebbiato, Aaron era annebbiato ed io volevo alzarmi da questa sedia più di tutto, ma questa donna non me lo permetteva. Almeno non finchè non avesse finito di truccarmi. L'orologio segnava le sette e mezzo e sapevo che Ashton si sarebbe presentato qui in anticipo –se avevo capito bene la sua personalità. La donna si spostò i capelli di lato e mi sorrise, questa era la prima volta che l'avevo vista sorridere da quando era arrivata.
"Sei bellissima." Commentò Kale, muovendosi. Non capivo se stava sorridendo.
"Grazie." Sorrisi e mi alzai, infilandomi gli occhiali. Lei mi guardò per un attimo prima di prendere un pacco di lenti a contatto. "Come faceva a sapere quale prendere?"
"Come fai a sapere che è stato Mr. Irwin?" Chiese Kale, rivolgendomi uno sguardo incredulo.
"E' così impassibilmente esasperante." Sbuffai e cercai di trattenermi dal passare le dita tra i capelli.
"Dovresti vedere il vestito che ha scelto per te per il ballo in maschera." Mi fermai quando sentì quella frase.
"Ballo in maschera?" Chiesi, sollevando un sopracciglio. "Lui mi ha detto che era solo –"
"E' un ballo in maschera." La donna prese dalla borsa una maschera nera che sarebbe stata sul mio viso per la notte.
Io sospirai e la guardai mentre mi sistemava la maschera. Aaron e Kale entrarono in silenzio, stendendosi insieme sul mio letto. Mi faceva sentire a disagio il dover indossare una maschera per tutta la sera.
Anche se non potevo negare che donava ai miei occhi truccati uno sguardo più pericoloso. Lei si allontanò per prendere la busta con il vestito e aprirla.
Era un vestito nero. Era ricoperto di paillettes. La schiena era scoperta fino all'inizio del mio fondoschiena. Il mio stomaco si contorse al pensiero delle volgarità che mi avrebbe detto Ashton per quel vestito. Kale fu l'unico a rimanere nella stanza per aiutarmi a infilare il vestito con dei tacchi neri abbinati.
Quando uscì dalla stanza erano già le otto e Aaron stava parlando con Ashton. Non mi avevano detto che era arrivato, non mi avevano detto che era così affascinante nel suo completo e con la maschera nera. I suoi occhi si posarono su di me ed io ero senza fiato, il suo sguardo rimase su di me per più di una frazione di secondo prima di rivolgermi un piccolo sorriso.
Quel sorriso mi fece saltare, non letteralmente ovviamente. Lui si avvicinò per prendermi la mano e sorridere alla stilista.
"Grazie, Abby." La ragazza dietro di me sorrise e annuì. "Dì a Luke che devo a entrambi un grande favore."
Lei alzò gli occhi al cielo e annuì. "Lo sai che lui è troppo impegnato con Quinn e la gravidanza per preoccuparsi di altro."
Ashton annuì, come se si stesse ricordando prima di voltarsi di nuovo verso di me.
"Stai bene con il rossetto rosso." Io premetti le labbra e sorrisi.
"Grazie."
"Grazie a te." Mi corresse e iniziò a camminare, salutando velocemente Aaron.
"Il ragazzo del tuo amico è davvero brillante." Disse Ashton mentre andavamo verso l'ascensore del mio palazzo. "Mi ha detto che lavorava per un giornale a Seattle. Se n'è andato perché loro hanno licenziato il suo amico."
"Oh." Mormorai, non sapendo niente di tutto questo. "Sei davvero affascinante, Mr. Irwin."
"E Tu sei bellissima, Miss Campo." Aprì la portiera della macchina, aiutandomi ad entrare.
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Mr. Irwin } a.f.i traduzione italiana
Fanfiction[Secondo libro della 'The CEO Series'] "Abbiamo una cosa in comune, Miss Campo, ed è la mia maledetta lingua." Traduzione italiana della storia di @kingsofmuke, tutti i diritti e i meriti sono riservati a lei.