Prologo

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Prologo

Lluvia aveva sconfitto di nuovo un gruppo di maghi, piuttosto deboli, che avevano cercato di attaccarla, finendo a terra in pochissimo tempo.

Che volevano da lei?

Non aveva fatto un bel nulla, oltre che aspettare il suo Gray-sama e aiutare un po' la piccola cittadina in cui si era rifugiata con lui diversi mesi prima. Non c'era alcun motivo per cui qualcuno dovesse attaccarla, eppure lo stavano facendo.

Questa volta avevano distrutto diverse case e messo scompiglio in città, ma oltre l'aver causato qualche lieve ferita su alcuni cittadini, nessuno si era fatto niente di grave, compresa lei stessa.

Si lasciò scivolare sul letto su cui aveva dormito con Gray diverse settimane prima. "Gray-sama! Dove sei?! Manchi un mondo a Lluvia!", pensò. Prima della sua ultima partenza era stato più volte via, qualche giorno o poco più, ma questa volta erano passate quasi due settimane e di lui neanche la minima traccia. Si stava cominciando a preoccupare.

Sospirò, poi, presa da un momento d'euforia, che le veniva solo pensando al suo amato, si mise a cucinare dei dolci con le loro facce sopra. "Sicuramente Gray-sama tornerà presto e gradirà uno dei dolci fatti da Lluvia".

Finì prima del previsto e mise tutti i dolcetti in un cesto. Qualcuno suonò alla porta. Era Sophia, una donna che abitava accanto a loro, insieme a suo marito e il figlio di otto anni. -Salve Lluvia-nee!- disse Nexus, il figlio della donna.

La donna della pioggia salutò entrambi, un tempo il suo sguardo freddo avrebbe allontanato i due, ma da quando c'era Gray... Non era più quella di un tempo. -Lluvia si domanda il motivo della visita- disse leggermente in imbarazzo. Un pezzo della loro città, anche se piccolo, aveva ricevuto dei danni a causa di un attacco che era indirizzato a lei. -Come sta suo marito?- domandò. Fred, il marito di Sophia, si era slogato una spalla o qualcosa di simile durante l'attacco.

-Sta benissimo- rispose la donna ridacchiando. -Quel vecchio ha la pellaccia dura, anche se non sembra.-

Lluvia si lasciò scappare un sorriso.

- Lluvia-nee mi aiuteresti con i compiti?- chiese il piccolo saltellando e prendendo un piccolo pezzo del vestito della blu per tirarlo e attirare così la sua attenzione.

-Scusami per il disturbo, ma devo andare da mio marito in ospedale, come che gli stanno facendo dei controlli, potresti aiutare Nexus con i compiti e tenerlo per qualche ora?- fu la richiesta della donna.

Si sorprese. - Lluvia accetta.-

Il bambino cominciò a saltellare ancora di più, salutò la mamma ed entrò dentro. -Grazie mille, maga- la ringraziò la madre del piccolo, dandole alcuni libri e un astuccio.

La maga si stava divertendo un mondo ad aiutare il bambino, era un buon modo per passare il tempo e non pensare a Gray-sama. -Posso avere uno dei tuoi dolci, onee-san?- le fece gli occhi dolci e lei gliene cedette una manciata. - Gray-nii é molto fortunato ad averti come moglie, onee-san!- disse fra un morso e l'altro.

Le guance di Lluvia andarono a fuoco e cominciò ad immaginarsi il matrimonio tra lei e Gray-sama. La gioia e l'eccitazione che le portò pensarci, la fece finire per terra, sognante.

- Onee-san? Tutto bene, Lluvia-nee? - Nexus scosse la figura della maga della pioggia ed essa uscì dalla trance in cui era finita.

-Oh...? Oh sì, Lluvia sta bene- si riscosse la donna della pioggia, alzandosi. Ebbe un capogiro e dovette reggersi al tavolo accanto a lei. Che le prendeva all'improvviso?

Appena passato il giramento di testa, le venne da vomitare e corse subito in bagno. Quando sentì dei passi avvicinarsi a lei, gridò al bambino di non avvicinarsi. Non voleva disgustare una povera piccola creatura.

Dopo circa dieci minuti stava di nuovo piuttosto bene anche se si vedeva che non stava una meraviglia come al solito.

Quando il bambino le chiese di farle vedere la sua magia, lei, senza alcun sforzo, incurvò le labbra in un piccolo sorriso appena percettibile. Tutti l'avevano sempre respinta per via della pioggia, ma quel bimbo era incuriosito da quel potere e non lo disgustata, ne temeva.

Creò una statuetta di Nexus fatta di acqua che, quando si toccava, era morbida al tatto. Sembrava fatta di una qualche gelatina. -Che bella!- il piccoletto era impressionato. -Anche io un giorno voglio essere un mago come te, onee-san!-

Lei gli spettinò i capelli biondi e si sedette sul divano. Si sentiva stremata... E non aveva fatto quasi nulla quel giorno.

Sophia tornò presto a prendere il figlio. -Lluvia mi sembri senza forze, Nexus si é comportato bene?- sogghignò.

-Oh, sì. É stato bravissimo...- fece un sospiro, le stava di nuovo venendo voglia di rimettere. - É che... Lluvia non si sente bene: ha la nausea, le gira la testa ed é stranamente senza forze- spiegò passandosi una mano tra i capelli.

-Ah, capisco- la signora si portò una mano davanti la bocca piacevolmente sorpresa dalla notizia e dal fatto che la giovane non avesse ancora capito il motivo che si celava dietro a quei sintomi. -Nella tua situazione dovresti bere una bella tisana, stenderti e non fare alcun sforzo.-

-Dice che così Lluvia starà meglio?- domandò la maga un po' scettica. Non si ammalava quasi mai e perciò non era sicura di quale fossero i rimedi giusti.

-Certo!- annuì con vigore Sophia. -Dovresti fare anche un salto da qualche medico, ti spiegherebbe meglio che cos'hai.-

Lluvia pensò a qualche medico che poteva conoscere. Wendy curava le persone, si poteva considerare un medico, no? -Lluvia ha una vecchia compagna che potrebbe curarla- disse dopo un po'.

La donna le diede uno scatolino -Sono delle ottime tisane, ne ho prese troppe, perciò tieni pure.-

-Oh... Lluvia... io...- era in imbarazzo, non era abituata a certe piccole piacevoli gentilezze.
-Prendi pure senza preoccuparti- le mostrò la busta di carta che aveva in mano e dove si trovavano una decina, se non di più, di scatolette come quella che aveva dato alla maga dell'acqua. -Sono a metà prezzo perciò ne ho approfittato.-

A quel punto la maga la ringraziò e salutando i due tornò dentro. Avrebbe preparato la sua valigia e si sarebbe diretta a Lamia Scale, dove sapeva che Wendy era andata a stare da quando Fairy Tail era stata sciolta.

Sarebbe partita il giorno dopo. Però, per quel giorno avrebbe fatto come le aveva consigliato la donna. Si sarebbe presa una tisana e si sarebbe stesa sul letto.

Tragedie passate e futureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora