La preoccupazione di Ultear

281 21 9
                                    

Capitolo 65

La preoccupazione di Ultear

Al centro di Mognolia, circa, Llover era seduta su un muretto con lo sguardo verso il cielo, o meglio, verso la barriera eretta da Freed. Si sentiva bloccata, frenata. Avrebbe voluto intervenire negli scontri che era certa fossero iniziati al di fuori di quella cupola di magia, ma Mavis le aveva detto che sarebbe stato meglio se fosse rimasta lì. Aveva seguito il suo consiglio, ma non riusciva davvero a fidarsi del piano della prima Master di Fairy Tail. Soprattutto, dopo che la sua pessima strategia aveva portato alla morte di migliaia di persone nella guerra avvenuta nel suo passato.

Lanciò un'occhiata alla madre che si era fermata a guardare la vetrina di un negozio per neonati. Da quando l'aveva vista far da madre alla lei e al Rain di quell'epoca, non aveva potuto non sentirsi piuttosto nervosa, stranita. Lluvia sembrava quel tipo di madre che va fin troppo dietro ai figli. Quasi soffocante e troppo protettiva, ma che dà tantissimo amore ai suoi bambini.

Era quello che lei e il gemello avevano sempre cercato: l'amore e le attenzioni della loro mamma...

-Gray-sama... dici che... Llover-chan e Rain-chan stanno bene?- mormorò Lluvia, un po' preoccupata, guardando il negozio per bambini. Avrebbe voluto essere con i suoi piccolini invece che combattere. Erano così carini... Poi, Rain non faceva altro che piangere appena era nelle mani di qualcuno che non era lei o era lontano dalla Llover neonata...

Gray la guardò per poi spostare lo sguardo su Llover. -Sono con Evergreen, Elfman e quei ragazzini... Quelli di cui ci hanno parlat...-

La figlia intervenì nella conversazione tra i due neo-genitori, facendolo fermare. -Muna e Brandir. Sono venuti con noi, ma sono stati lontano da Magnolia. In ogni caso, io e R... i gemelli stanno bene, sicuramente.-

Lockser la guardò la figlia, accigliandosi. -A far cosa...?-

-Raccoglievano il neccessario per poter sconfiggere Acnologia. Purtroppo, Zeref non è l'unico nostro nemico.- Llover sospirò e scese dal muretto. Il suo vestito magenta non era più sul suo corpo. Nuovamente si era svestita ed era rimasta solo in costume da bagno. Neanche se ne accorse e incrociò le braccia al petto, guardando verso un punto impreciso.

La città deserta era proprio strana... Così calma... Davvero diversa. Ricordava fin troppo la Magnolia della sua epoca.

Improvvisamente sentì qualcuno alzarle le mani e infilarle il vestito non esattamente gentilmente.

Suo padre aveva preso un colpo. Cavoli, perché proprio la sua figlia femmina doveva prendere quel suo vizio?

Ugh.

-Fai attenzione...- borbottò Gray tornando da Lluvia che lo stava guardando apprensivamente avendo intuito quelli che dovevano essere i pensieri del compagno.

Llover aveva sorriso lievemente, spontaneamente. Suo padre restava lo stesso, solo che... era più felice. Aveva meno rimpianti, meno dolore.

Un fantasma le comparì davanti in modo così brusco da costringerla a far un passo indietro. Un altro bel momento interrotto, sembrava quasi che non meritasse un assaggio di quello che, a causa della guerra, non aveva potuto avere. Perché sì, cominciava a volerlo. Sarebbe stata un'ottima spinta per dare del suo meglio.

-Llover-chan, tutto bene?- le domandò Lluvia, avendo notato il gesto improvviso della figlia.

Llover neanche la ascoltò e prestò tutta la sua attenzione a una Ultear preoccupata e nervosa. -Cosa non va?-

-Tu non devi essere qui, Llover.-

La Fullbuster si accigliò. -Che intendi?-

-Lo sai bene che intendo. Sei troppo debole per combattere. Non hai quasi forze e magia. Già difficilmente puoi portare tutti a casa nelle tue condizioni. Se ti sforzi ancora, oltre a non aver la magia neccessaria... morirai.- Ultear era dannatamente seria, Llover lo sapeva fin troppo bene. La sua zia acquisita non stava scherzando o esagerando. Semplicemente le stava dicendo qual era la situazione e non era la prima volta che la metteva in guardia.

Llover, in risposta, cominciò a camminare per allontanarsi dai suoi genitori. Deveva essere libera di parlare con Ultear senza essere sentita. Appena fu abbastanza lontana da non essere udita, parlò: -Non posso non far nulla per la guerra mentre sono qui.-

-Hai portato te e i tuoi amici qui e hai avvertito i membri delle verie gilde in anticipo. Basta ciò.-

-Non è così e mai lo sarà- mormorò la Devil Slayer del ghiaccio. -Voglio fare molto di più. Voglio combattere in prima persona in questa guerra e voglio fermarla.-

La figlia di Ur si accigliò. -Di chi stai parlando? Di tua madre?-

-Sì, quella della mia epoca. È qui. Voglio fermarla prima che interferisca con quello che stiamo facendo.-

Ultear tentennò e poi la guardò, seriamente. Col tempo, si era affezionata a quella giovane, sinceramente non voleva che morisse. Le aveva fatto da maestra, amica, a volte perfino da madre, se ce n'era stato bisogno. -Fa' del tuo meglio senza perdere la vita.-

Llover annuì semplicemente, non potendo prometterlo. Però, non aveva sicuramente voglia di morire... non prima di aver evitato la vittoria di Zeref.

In quel momento, arrivò a Llover e i suoi genitori un messaggio telepatico da Warren. I nemici erano riusciti ad intrufularsi nella barriera creando un varco. Erano vicino a loro.

Ultear se ne andò, non poteva tornare spesso dall'altra come spirito, soprattutto perché non era facile non far perdere la sua anima tra le lancette del tempo. Bastava un minimo sbaglio e momento di debolezza e sarebbe finita in chissà che epoca.

-Llover-chan, ricevuto il messaggio?- le domandò la madre, appena si riunirono. La Devil Slayer annuì, per poi vedersi sorpassare dal padre. Gray era già pronto a ricevere il nemico. Videro qualcuno avvicinarsi verso loro da lontano. Era il momento di combattere, finalmente.

***

Fairy Tail non era l'unica gilda legale ad essersi mossa per sconfiggere Zeref e il suo enorme e forte esercito. Ad occuparsi dei nemici a Nord ci avrebbe dovuto pensare Sabertooth. Eppure la gilda prima citata non riuscì a sconfiggere i nemici. I soldati avevano una forza media, ma lo Spriggan che era con loro era davvero troppo forte. 

Bladman era considerato il Dio della morte, e di certo non per via del suo mantello col cappuccio nero.

Gajevy in cuor suo avrebbe voluto seguire Storm a Sud della città portuale di Hargeon, ma alla fine decise di andar con i suoi genitori a Nord per aiutare Sabertooth.

Non era facile per lei non far di testa sua, però... Storm aveva Mirajane con sé e sicuramente non solo lei.

_______
Hey! Come sempre aggiorno dopo un bel po', mi dispiace, ma sono davvero occupata .-.

Comunque, la ragazza nella disegno del capitolo è Llover. L'ho ridisegnata un po' di tempo fa, spero vi piaccia!
Se volete farmi qualche domanda o parlarmi di qualunque cosa sono disponibile :3

Tragedie passate e futureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora