Capitolo 57
Eccedentesiast
Eccedentesiast.
È una parola straniera che significa letteralmente: "Persona che finge un sorriso".
Chi è che, almeno una volta, non ha finto di sorridere? Penso che tanti l'abbiano fatto, ma potrei anche sbagliarmi.
Strawberry di certo non è tra chi non l'ha fatto. È sicuro.
Infatti, tra i suoi sorrisi, non molti sono spontanei. Perché finge di sorridere? Di certo c'è un motivo, ve lo assicuro. Lo scoprirete andando avanti nella lettura di questo capitolo.
Oh, dimenticavo, attenti alle bistecche!
Strawberry camminò a lungo fino a che non attraversò una strada lunga che affianco, dopo aver sceso delle scalinate e attraversato un piccolo pezzo di pavimentazione, aveva un fiume. Sui gradini una figura dalla capigliatura blu scuro, quasi tendente al nero, era seduta.
Gli si avvicinò, felice di averlo trovato. Lanciò un'occhiata all'ombrello nero chiuso accanto a lui e lo prese per usarlo. Coprì con esso entrambi. Solo allora il Fullbuster voltò verso di lei lo sguardo. Diverse gocce d'acqua attraversavano il suo viso. Era difficile dire con esattezza quali fossero le lacrime del cielo e quali le sue.
Gli sorrise. Allungò la manica del suo pigiama, che non aveva tolto ma solo coperto con l'impermeabile, fino a coprirsi il pugno e gli asciugò un po' il viso. Mentre lo faceva, incrociò gli occhi del mago dell'acqua: erano neri, esattamente color pece.
Una particolarità di Rain era proprio quella che i suoi occhi schiarivano e scurivano in base alle emozioni che provava. In quel caso, dovevano essere molto negative. Cercò di fargli uno dei suoi sorrisi migliori, riuscendici.
Loro non potevano saperlo, ma quello era lo stesso e identico luogo che non poi tanto prima aveva ospitato Lluvia in lacrime a causa di Gray e Erza che cercava di consolarla. Ciò era successo il giorno del quattrocentotredicesimo anniversario dei due. Lì la Lockser aveva pianto per il Fullbuster ed era intervenuta la Scarlett sedendosi accanto a lei. Coincidenza delle conidenze: Rain stava soffrendo a causa di Llover, che era una Fullbuster, e lui era anche un Lockser, oltre che un Fullbuster. Strawberry era venuta da lui e, oltre che essere una Fernandez, era anche una Scarlett, e, a modo suo, lo voleva aiutare.
Certe situazioni tendevano a ripetersi.
Lui la guardò veramente solo in quel momento, prima aveva lo sguardo perso nei propri pensieri e ricordi. Fece una smorfia. -Non dovresti sorridere quando non vuoi.-
Non era la prima volta che avevano una conversazione simile, ma quella volta Strawberry si limitò a sorridere un po' amaramente e distogliere lo sguardo verso il fiume davanti a loro. -Lo sai bene perché lo faccio, Rain- gli ricordò, non perdendo il sorriso mentre osservava le gocce di pioggia andare a schiantarsi contro l'acqua del fiume e unirsi ad essa.
-Lo sai che lo zio non intendeva questo... non il fingere di essere felice, Strawberry-san.- Si passò una mano sui capelli fradici e scuri. -Lui voleva solo che tu fossi davvero felice.-
-Non ne dubito- mormorò lei portando la testa indietro, chiudendo per un attimo gli occhi e inspirando. -La guerra c'ha tolto molto... probabilmente troppo.-
Strawberry era solo una bambina quando la sua vita venne sconvolta ancora di più dalla guerra. Oltre ad essere costretta a scappare e nascondersi con la sua famiglia, subì un duro lutto.
La piccola di appena sette anni piagnucolava alzando le braccia verso il padre mentre cercava di mettersi sulle punte per attirare ancora di più l'attenzione dell'uomo. Gerard posò una mano sulla spalla di Reed, che allora aveva solo dieci anni, e gli sorrise. -Prenditi cura di tua mamma e tua sorella mentre non ci sono, mi raccomando.-
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Tragedie passate e future
Fanfiction-Nel futuro, una guerra ha spazzato via una grandissima parte dei maghi di Ishgar e tutte le gilde sono state sciolte. Molte persone senza magia sono morte, anche se non c'entravano nulla- le parole di Storm, seppur riassumessero in breve senza dett...