Canzoncina

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Capitolo 35

Canzoncina


Dopo che Lluvia se ne era andata, Gray era rimasto qualche minuto seduto per terra, maledicendosi. -Sono un tale idiota!- urlava, volendo distruggere tutto. Si trattenne dall'annientare il suo appartamento, guardando fuori.

Pioveva e grandinava contemporaneamente ed era certo di non aver mai visto nulla del genere a Magnolia.

Era il dolore di lei?

Prese un cappotto, se lo infilò e vagò per circa un'ora per le strade di Magnolia senza una meta precisa. Avrebbe voluto andare da Lluvia, ovunque lei si trovasse, ma non lo fece. Perché? Era certo che avesse bisogno di stare da sola per un po'.

Alla fine, senza rendersene conto, arrivò a Fairy Tail. Tentennò sull'entrare o no. I lavori si erano bloccati a causa del tempo, sicuramente, e molti dovevano essersi rifugiati nella sala principale per far baldoria. Non aveva nessuna voglia di divertirsi. -Hei Gray- Erza gli venne incontro con un ombrello.
Lo guardò, provando a capire perché sembrava così triste e gli fu abbastanza presto chiaro il motivo. -Qualcosa non va con Lluvia?- gli domandò, celando un velo di preoccupazione nella voce.

Il Devil Slayer teneva il volto chino, senza riuscire a guardarla. -Non sta veramente con Lyon- le raccontò, serio, senza alcuna felicità nella voce. Non riusciva a gioire sapendo che, da qualche parte, Lluvia era sola e piangeva. A quel punto preferiva vederla felice, ma con quel bastardo.

-Dovrebbe essere una bella notizia- commentò Erza, per nulla sorpresa. Le era stato chiaro sin dall'inizio che era impossibile che quello che la maga della pioggia avesse detto fosse vero. Era Lluvia, e lei amava solo una persona.

Il moro strinse i pugni fino a far diventare le nocche bianche. -Ha detto che mi odia- le rivelò, guardando la rossa negli occhi.

Erano lucidi e rossi.

La Scarlett si sorprese e si sentì in colpa. -Se non ti avessi convinto a trattarla male per allontanarla...- pensò con rabbia, aumentando la presa che teneva sul manico d'acciaio dell'ombrello, rischiò quasi di spezzarlo.

Gray riabbassò lo sguardo verso i suoi piedi. -Ho sbagliato tante altre volte con lei...- sussurrò, carico di dolore e voglia di colpirsi per averla distrutta. -Ho sempre creduto che mi avrebbe perdonato...-

Erza si rilassò un po'. Con un sorriso rassicurante, e materno, gli posò una mano sulla spalla. -Si sistemerà tutto, Lluvia ti ama troppo. Dalle del tempo per riflettere. É incinta ed é normale che gli ormoni parlino per lei- lo rassicurò, da vera amica.

Il Fullbuster annuì, appena, sentendosi un po' più leggero.

-Diventerai papà, eh?- la rossa incurvò le labbra in un sorriso. Voleva farlo stare meglio e pensare ad altro.

Ci riuscì.

L'alchimista del ghiaccio si passò una mano tra i capelli, scombinandoli. Era a disagio, ma non poté non sfuggirgli un sorriso. Era finalmente certo al 100% che sarebbe diventato padre. -Eh... sì- annuì appena.

Erza era davvero contenta per lui, sperava solo che le cose con Lluvia si sistemassero presto. -Vieni, stiamo festeggiando il compleanno di Jet- disse la rossa e iniziarono entrambi a dirigersi dentro la gilda.

Seppur l'avessero ricostruita diversamente, Gray si sentì a casa, come se nulla fosse cambiato. Una rissa era cominciata proprio vicino al bancone e Erza l'aveva puntualmente fermata. Mira ridacchiava alla scena, pulendo dei bicchieri per il sakè dietro il bancone, seppur quella volta era in compagnia di un tipo biondo che lui non aveva mai visto.

Tragedie passate e futureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora