Capitolo 5
Pioggia
Pioveva.
Erano oltre due ore che la pioggia cadeva senza sosta e non sembrava che il cielo avesse intenzione di fermarsi.
La pioggia.
Lluvia...
-Sei assillante. Lo sei sempre stata sin dal primo giorno. Non hai fatto altro che seguirmi ovunque andassi senza darmi un attimo di pace, dicendo delle cose assurde e senza senso. Ti ho sopportata abbastanza, fin troppo. Voglio che tu mi stia lontano, non voglio mai più vederti.-
Gray si passò una mano sul viso, dandosi del bastardo. Per la prima volta aveva visto una sfaccettatura della maga dell'acqua che gli era ignota. L'aveva vista tremare a causa sua, l'aveva vista trattenersi dal piangere a causa sua, l'aveva vista impaurita a causa sua.
Non riusciva a credere di averla trattata così. Lei c'era sempre stata per lui, non l'aveva mai trattato male o altro. Aveva sempre messo lui davanti a tutto... E lui come l'aveva ripagata? Le aveva detto che era assillante, insopportabile, pazza e, soprattutto, che lui la odiava.
"L'ho fatto per il suo bene" cercava di auto convincersi. "Erza ha detto che così sarebbe stata salva... Dannazione! Se é per il suo bene, perché mi sento uno schifo?!" colpì un albero che si trovava accanto a lui ed esso cadde all'istante. Doveva pur sfogarsi in qualche modo...
-Non dovresti distruggere la natura- parlò una voce a lui molto familiare.
Non si voltò neppure a guardarla, conoscendola troppo bene. -L'ho ferita... Ho ferito Lluvia- ignorò completamente le parole precedenti di Erza. Nella voce del moro c'era più rabbia verso di lui, che tristezza.
Erza abbassò leggermente lo sguardo, in colpa. Anche se c'era una buona ragione dietro a tutto, non era comunque piacevole veder soffrire una sua compagna. -É stata più forte di quanto mi aspettassi- trovò un qualcosa che riuscì a rubare un accenno di sorriso ad entrambi.
-Sì... La sua non é stata la reazione che mi sarei aspettato di vedere- era così cambiata in quelle pochissime settimane in cui non l'aveva vista?
La reazione che si sarebbe aspettato da lei sarebbe stata ben diversa... Se l'era figurata molto diversamente la scena precedente.
"Lluvia avrebbe dovuto saltarmi addosso come un koala ignorando ogni mia parola e dicendo delle cose molto strane e provenienti, soprattutto, da qualche suo bizzarro filmino mentale. Conoscendola, non mi sarei mai immaginato che lei si comportasse, invece, in modo così intimorito. Cazzo, lei non era il tipo da temere qualcosa. E invece aveva temuto me. Il suo 'Gray-sama'."
-Mi é sembrata strana- interruppe i suoi pensieri, Erza. Lei gli si era avvicinata e gli aveva posato una mano sulla spalla come segno di supporto. Anche Gerard una volta aveva provato ad allontanarla da lui, ma non ci era riuscito siccome lei aveva capito subito il suo piano. Si chiese se il comportamento di Lluvia era collegato al fatto che potesse aver capito che l'entrata di Gray in Avatar era tutta una farsa. -Credi che sospetti qualcosa?-
Gray scosse leggermente la testa. -No. Ho visto i suoi occhi, aveva veramente paura di me.-
Erza stette zitta. In certe occasioni, come quella, bisognava tacere. Era sicura che la maga dell'acqua li avrebbe perdonati per il dolore che le avevano appena causato, d'altronde, avevano dalla loro parte una buona motivazione.
-Andiamo, Erza- disse Gray raddrizzandosi e avviandosi verso nord. Quella sera stessa avrebbe avuto un incontro, tra membri di Avatar, a cui non poteva assoluta mancare.
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Tragedie passate e future
Fanfiction-Nel futuro, una guerra ha spazzato via una grandissima parte dei maghi di Ishgar e tutte le gilde sono state sciolte. Molte persone senza magia sono morte, anche se non c'entravano nulla- le parole di Storm, seppur riassumessero in breve senza dett...