La stessa pioggia di quel giorno

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Capitolo 28

La stessa pioggia di quel giorno

Ognuno pensava qualcosa di diverso, oppure non pensava proprio, tipo nel caso di Natsu e Happy.

"Lyon é con lei?" si chiese fra sé e sé Gray. Perché era così abbattuto?

-Ragazzi, riparatevi anche voi sotto l'ombrello- Lucy richiamò Natsu e Gray. Il primo borbottava qualcosa sul fatto che quell'acqua piovana aveva uno strano odore, cosa che confermò anche Gajeel, mentre l'ultimo si stava quasi pentendo di essere lì. Non lo avrebbe mai ammesso, ma aveva paura di affrontare Lluvia.

-Siamo quasi arrivati, non ha senso- ribatté il Devil Slayer non preoccupandosi per nulla del fatto che fosse seminudo sotto la pioggia e che così avrebbe potuto prendersi un malanno.

Lucy non replicò, capendo in qualche modo come si sentisse. Ma lei non aveva la minima idea di come aveva trattato Lluvia. Era stato un completo stronzo.

-Gray- disse qualcuno davanti a loro. Erano di fronte alla gilda e si erano ritrovati a faccia a faccia con Lyon che aveva appena sistemato la faccenda con la Master e i suoi compagni di gilda.

In genere, l'albino non era un tipo aggressivo, ma quella volta, appena vide il suo nemico, nonché fratello in senso metaforico, gli assestò un pugno sulla guancia sinistra. -Dannato! Perché mi hai colpito?!- gli urlò, non aspettandosi nulla del genere.

Lo sguardo di puro odio che gli rivolse sembrò lo stesso di quando gli rinfacciava la morte della loro maestra. Ma non era per Ur che lo aveva colpito, era Lluvia la causa.

Probabilmente quel pugno non gli fece nulla in confronto al dolore che provò dentro quando ebbe la conferma che Lluvia aveva sofferto. Perché sì, se Lyon aveva compiuto quel gesto davanti ai suoi compagni, di certo doveva averla vista ridotta davvero male. Ed era lui l'idiota che l'aveva resa triste.

Gajeel sorrise soddisfatto. Finalmente qualcuno lo aveva colpito, anche se non si aspettava che fosse quel ghiacciolo di Lamia Scale. Avendo la sensazione che qualcuno lo stesse fissando, abbassò lo sguardo incontrando l'espressione buffa che metteva su Levy quando si arrabbiava. -Che hai, gamberetto?- le chiese perplesso. Lui non aveva colpito Gray proprio come lei gli aveva ordinato di fare, era stata tutta farina del sacco di Lyon.

La McGarden incrociò le braccia sotto il modesto seno. -Non é carino essere felice se un tuo compagno viene colpito.-

-Maddai, se lo merita proprio quello Stripper- ribatté Gajeel ricordando lo sguardo triste di Lluvia e tutto quello che lui le aveva detto. La sua amica riusciva perfino a ricordarsi per filo e per segno ogni parola che le aveva detto quella volta prima di andarsene per sempre, o almeno per alcune settimane. Non poteva ripiombare nella vita della Lockser senza almeno pagare qualche conseguenza.

Un pugno era il minimo, anche se lui avrebbe optato per il massimo. Magari qualcosa che lo portasse in infermeria per parecchie settimane. Levy sospirò. Aveva pure lei saputo molte cose su quanto stava male la maga della pioggia e su come era stata trattata dal Fullbuster e anche se era duro ammetterlo, una piccola punizione se la meritava. -Hai ragione...- sussurrò, sorprendendo il compagno. -Ha fatto stare malissimo Lluvia-san.-

-Perché siete qui?-domandò Lyon, seccato.

-I genitori di Lluvia ci hanno detto che é qui a Margareth- disse Lucy. -L'hai vista?-

Prima che Vastia potesse rispondere dei rumori in lontananza attirarono l'attenzione generale, seguiti dal disordine della popolazione che urlava e scappava. -Che sta succedendo?- chiese Natsu, confuso, cominciando ad odorare l'aria. Peccato che si sentisse poco o nulla a causa della pioggia.

Tragedie passate e futureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora