Amore a senso unico

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Capitolo 2

Amore a senso unico

Lyon Vastia era rimasto, per tutto il tempo della visita, fuori dalla porta, aspettando in silenzio seduto su una panca lì accanto. Aveva lo sguardo fisso sul pavimento e la schiena leggermente incurvata, ma era pronto ad alzarsi appena la porta si sarebbe aperta.

Era preoccupatissimo.

Anche se la sua carnagione era già pallida, in quel momento sembrava essere schiarita di qualche tonalità. Intanto la sua mente vagava su dei momenti non molto felici che avrebbero potuto succedere in futuro. Uno fra questi era il vedere Lluvia stesa su un letto mentre la sua fine era imminente.

Non era esattamente la positività in persona, quel giorno.

Un altro pensiero, più gioioso invece era quello di lui che riusciva, come un eroe, a trovare delle erbe magiche per salvare la sua amata e lei, dopo che era tornato, lo premiava con un bacio e il suo eterno amore.

Quest'ultimo sogno ad occhi aperti lo fece sorridere come un ebete e gli fece, per un momento, dimenticare la sua preoccupazione. Aveva sempre pensato ad essere il più forte in combattimento, ma il solo pensiero di Lluvia lo faceva comportare come uno scolaretto alla prima cotta e, in effetti, quella era la prima volta che si era innamorato.

Un amore nato da un semplice sguardo.

Quante ragazze aveva guardato negli occhi nella sua vita?

Non tantissime, ma comunque non erano neanche poche. In ogni caso, solo la fata dell'acqua era riuscita a fargli quell'effetto. Senza alcun sforzo o intento.

Eppure lui aveva smesso di corteggiarla, o almeno non lo faceva più come le prime volte, avendo, finalmente, capito che non avrebbe mai avuto il suo cuore. Perché lei amava un altro. "Quello stupido di Gray..." pensò subito storcendo le labbra in una smorfia.

Perché amava Gray e non lui?

Che aveva il suo vecchio compagno più di lui?

Erano entrambi maghi del ghiaccio, forti in egual modo, forse. Ma questo poteva mai influire sui sentimenti della ragazza?

Non credeva. "Lluvia non é il tipo da giudicare le persone in base alla loro forza", si disse mentalmente. Un dubbio gli sorse in quel momento: conosceva davvero la maga di Fairy Tail che aveva rubato il suo cuore?

Prima che potesse trovare una risposta a quel suo interrogativo, Frida uscì dalla stanza, chiudendo la porta dietro di sé.

-Come sta? É grave? Ha bisogno di qualche medicina spec...- si alzò di scatto e la sommerse di domande.

Lei alzò una mano e gli fece cenno di tacere. -Entra e chiedi. Non mi metto a fare la pettegola sulle condizioni di chi visito- il suo tono era severo e ricordò un po' il medico di Fairy Tail, Polyushka.

Lyon stava per controbattere, ma l'occhiataccia che lei gli rivolse, quando notò ciò che lui stava per fare, lo fece tacere. Decise che avrebbe chiesto direttamente a Lluvia. In fondo, se la situazione sarebbe stata grave, Frida gliel'avrebbe rivelata.

Agitato a causa della preoccupazione e un po' imbarazzato per la vicinanza con la maga che desiderava, sorpassò l'entrata della camera.

La ragazza dai capelli turchesi si stava alzando in piedi proprio in quell'istante. Aveva lo sguardo sorprendemente sconvolto, cosa che lo lasciò di stucco. In genere il suo sguardo trasmetteva appena un accenno di qualche emozione.

Le sue gote divennero rosse, ma mai quanto quelle della maga. Il rossore di lei gli trasmetteva dolcezza, mentre lui si sentiva solo uno sciocco a reagire così. -Ehm... Lluvia...- balbettò qualcosa che aveva ben poco senso.

Tragedie passate e futureDove le storie prendono vita. Scoprilo ora