Capitolo 62
Paure
Natale era passato, come anche il resto delle festività invernali, ormai la guerra era più vicina che mai. Mancava poco o nulla all'inizio di essa.
Durante una mattina come tante per i Redfox, Levy e Gajeel erano tra le coperte, lei stretta tra le braccia di lui. Era rilassante poter rimaner così quel giorno in cui non avevano allenamenti. Erza aveva partorito solo qualche ora prima, di notte, e, sia lei che il neonato, stavano bene, dunque, dopo che la rossa era riuscita a mettere al tappeto la maggior parte dei maghi di Fairy Tail con le doglie, era stato deciso di annullare gli allenamenti dietro la struttura della gilda.
Vero che erano in un momento delicato visto che la guerra stava per iniziare, ma non potevano non festeggiare l'arrivo di un nuovo membro della gilda, nonché figlio dell'attuale Master.
-È bello poter stare a riposo fino a quest'ora e non svegliarsi all'alba per allenarsi- mormorò Levy, un po' assonnata mentre muoveva pensosa l'indice sul braccio del corvino.
Sul voltò di Gajeel si dipinse un ghigno mentre fece scendere le proprie mani sui fianchi dell'azzurra. -Potremmo divertirci un po'...- propose, malizioso. Ovviamente non era diventato un ghoul, semplicemente voleva cominciare un altro tipo di allenamento, molto diverso da quello a cui erano abituati a fare a quell'ora.
Levy posò le mani in modo da farle congiungere dietro il collo del corvino, sorridendo, avendo capito. Annuì con una scintilla di eccitazione che si poteva leggere nei suoi occhi scuri e le guance leggermente rosse. In quei momenti, il Redfox stentava a credere che fosse la stessa ragazza che, fuori da quella stanza, si imbarazzava per poco o nulla, o che andava in brodo di giuggiole al minimo accenno della loro vita privata e, più specificamente, sessuale.
Prima che potessero anche solo baciarsi, la porta venne aperta con poca grazia da un calcio di Gajevy. Appena si voltarono verso l'uscio della stanza, per capire cosa fosse appena successo, videro la figlia proveniente dal futuro, con le braccia conserte sotto il piccolo seno, che li fissava malamente. -Vero che vi ho detto che non state ancora per aver me e Kin, ma non pensate di concepirmi ora, è presto- borbottò, prendendoli in giro, anche se era nervosa. Era da qualche settimana che era spesso nervosa, benché nessuno avesse ancora capito il motivo.
-Gajevy!- esclamò Levy, imbarazzata, coprendosi un po' di più con il grande piumone, anche se il gigantesco pigiama poco sexy che indossava non lasciava quasi nulla scoperto.
-Ragazzina, dovresti imparare a bussare- borbottò Gajeel, imbronciato per l'interruzione e imbarazzato per essere stato beccato in un momento simile da sua figlia.
-L'ho fatto dieci volte, finché non ho svegliato Lily a forza di farlo- rivelò la figlia dei due mostrando, col tono della sua voce, quanto fosse irritata.
I fidanzatini di guardarono, colpevoli.
Ops...
-In ogni caso...- la giovane posò le mani sui fianchi, guardandoli -Erza ha detto di cominciare a munirvi di tutto il neccessario per la guerra- disse, molto seriamente.
Gajeel si mise velocemente seduto, scocciato, passandosi una mano su viso ancora un po' assonnato. -Di già? Secondo quanto ci avete detto, c'è ancora tempo- fece notare.
Gajevy fece scricchiolare le dita della sua mano sinistra, per poi far lo stesso con quelle della destra. -Non sentiamo Kin da oltre una settimana.-
Gli occhi della madre dei due gemelli mostrarono una preoccupazione lampante. -Come?- Si mise seduta. -Potrebbe essergli successo qualcosa?-
La figlia distolse lo sguardo. Non voleva neanche prendere in considerazione una cosa del genere, anche se la preoccupazione dentro di lei cresceva giorno dopo giorno al non ricevere notizie dal fratello. -Potrebbe... ma non vuol dire che sia così- rispose duramente, apparendo quasi arrabbiata dal fatto che sua madre stesse prendendo in considerazione una cosa del genere.
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Tragedie passate e future
Fanfiction-Nel futuro, una guerra ha spazzato via una grandissima parte dei maghi di Ishgar e tutte le gilde sono state sciolte. Molte persone senza magia sono morte, anche se non c'entravano nulla- le parole di Storm, seppur riassumessero in breve senza dett...