Il segreto di Lluvia

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Capitolo 60

Il segreto di Lluvia


Erano passate circa quattro settimane da quegli allenamenti, giorno più giorno meno. Mancavano cinque mesi all'inizio della guerra. Il tempo stava passando davvero in fretta...

Ad Alvarez la situazione non era mutata. Kin continuava il suo lavoro di spia con pochi problemi e Lilith aveva ideato una strategia fantastica, ma con delle pecche volute. Non voleva fosse perfetta, doveva essere aggirabile dai maghi dell'altro continente: non voleva morti. Però, sarebbero stati inevitabili.

Una guerra senza morti? Un mero sogno di una persona ancora molto ingenua.

Però, la giovane Dragneel, non poteva essere criticata per la sua ingenuità. Fino a pochi mesi prima viveva in una campana di vetro dove era tutto rosa e fiori. Era come una bambina che vedeva, finalmente, il mondo senza filtri. Dunque, doveva ancora abituarsi all'orrore.

Non aveva ancora capito bene perché Lluvia Fullbuster fosse lì. Perché uno Spriggan del futuro aveva deciso di tornare nel passato? E, poi, come c'era riuscita?

Lilith aveva scoperto il piano di Llover e gli altri e aveva preso la decisione di unirsi a loro, senza renderli partecipi di questa sua iniziativa.

Il modo che aveva trovato per unirsi al loro "Teletrasporto"?

Aveva usato un antico incantesimo trascritto nei libri più antichi di suo padre. Peccato che esso avesse anche un lato negativo: le permetteva di andare in qualunque epoca avesse voluto, ma non di tornare indietro. Infatti, qualunque cosa sarebbe successa, lei sarebbe stata costretta a rimanere lì senza la possibilità di scappare e tornare a quella menzogna che era la sua vita.

Guardò, dalla finestra della propria stanza nel palazzo del Signore Oscuro, la signora Fullbuster uscire dalla struttura. Teorizzava che fosse stata mandata per controllare alcune cose relative alla guerra. Poco le importava in quel momento, voleva entrare nella stanza della turchina e scoprire cosa nascondesse. Passava la maggior parte del tempo lì, doveva esserci qualcosa fuori posto.

Un motivo.

Era stata mandata lì dal padre di Lilith?

Se le cose stavano così... ciò significava che Zeref, almeno quello del futuro, sapeva che cosa stava cercando di fare la figlia.

Scosse la testa.

Ma che pensava?

Se suo padre avesse sospettato qualcosa, l'avrebbe già fermata.

Fece per scassinare la porta, ma la trovò socchiusa.

Strano.

Molto strano.

Quando le persone nascondono qualcosa, in genere, non tengono il loro nascondiglio così accessibile.

Eppure, aveva imparato che dopo anni, decenni o secoli, ogni segreto viene a galla con dimenticanze come quella.

Entrò, facendo attenzione che nessuno la vedesse mentre lo faceva. Non poteva rischiare che qualcheduno andasse ad avvertire Lluvia o che la infomasse in seguito.

Massimo silenzio, inizialmente. Però, dopo qualche attimo, sentì una voce canticchiare qualcosa. -Mamma-san va a far la spesa, e lascia da sola Amaya, però Amaya non è triste...-

Lilith chiuse la porta alle proprie spalle senza far rumore, o, almeno, ci provò. In ogni caso, l'altra persona, che era lì, non se ne accorse.

Guardò bene in direzione dell'angolo della stanza da letto da dove proveniva la voce che canticchiava. Non credeva ai suoi occhi.

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