Arrivo fuori dal covo e li vedo tutti accerchiati. Alzo un sopracciglio e mi avvicino. Hanno legato un ragazzo che non mi sembra di aver mai visto. Mi avvicino a Ryan che mi dice che questo ragazzo fa parte della banda di Stefan, ed è stato proprio lui a sparare a Noah.
Lo guardo attentamente. Adesso ha lo sguardo impaurito e se potesse scappare, lo farebbe molto volentieri. Sarà meglio fargli capire con chi si è messo contro."Quindi ti diverti a sparare ad una persona? Beh, complimenti.", dico prendendo in mano la sua pistola. Non dice niente e guarda a terra. "Tu potresti benissimo dirmi che anche io lo faccio. Ma per correttezza non sparo ad uno senza un valido motivo. Tutti voi, della banda di Stefan, non sapete manco il motivo per cui siete qui. Eseguite degli ordini e spargete sangue.", mi abbasso al suo livello e gli alzo il viso, tirandogli i capelli.
"Stefan ha detto che voi siete il nemico e che meritate di morire. Gli avete ucciso tutti i suoi fratelli e anche alcuni nostri amici. Meritate di morire quanto noi!", urla fissandomi dritto negli occhi.
Ha carattere, ma non abbastanza per sparare al cuore di una persona. È molto semplice sparare ad una spalla o ad una gamba. La persona quasi sempre si salva. Quando invece colpisci il cuore, puoi benissimo dire addio alla persona. È come se la sua anima uscisse dal suo corpo e volasse via.
Viene trasportata in una sorta di limbo che deciderà se farti andare in paradiso o all'inferno.
Il mio biglietto per l'inferno è arrivato lo stesso giorno nel quale ho ucciso Gabriel, il primo fratello di Stefan. Non ho avuto pietà. Ho sparato e dopo mi sono sentito meglio. Andando avanti con gli anni ho capito di aver commesso un immenso errore e che ne pagherò le conseguenze fino alla morte.Gli punto la pistola sulla fronte. Sento dei sussulti alle mie spalle e anche qualche passo incerto.
Osservo tutti quanti e leggo nei loro occhi un mix di eccitazione e paura. Metà di loro li conosco da quando è stata creata la banda e sono la mia famiglia. L'altra metà sono persone che si sono aggiunte negli anni e alcuni di loro devono ancora vedere cosa significa mettersi contro di me."Lo ucciderai?", la voce di Mark mi costringe a girarmi. Abbasso la pistola e scoppio a ridere. Tutti mi guardano allibiti, tranne Ryan che capisce come io mi senta quandomi fanno questa domanda.
"Io devo ucciderlo. Non è potere, è dovere. È un anno che sei dentro alla banda e sei stato fortunato fino ad oggi. Non hai mai visto un'esecuzione diretta. Magari questa notte sei fortunato.", torno a fissare il ragazzo che sta sudando. Non mi sono mai trovato nella sua situazione.
"Pensa quanto Stefan tiene a te. Ti lascia qui a morire piuttosto che venirti a salvare. Magari saresti morto comunque, ma sapendo che la tua banda tiene a te.", carico la pistola e la punto giusta sul suo cuore. Chiudo per un attimo gli occhi, ma qualcosa interrompe i miei pensieri.
Li riapro di colpo e oltre le prime file di alberi, scorgo un'ombra. Cerco di mettere a fuoco meglio che posso e ciò che vedo mi paralizza. I suoi capelli al vento. I suoi occhi spaventati che continuano a far scendere lacrime. Le sue guance arrossate per il freddo. Le sue dolci labbra che tremano come delle foglie.
Dovevo mostrarle il peggio di me. Ariane l'ha appena visto e rimane immobile contro l'albero.
Tengo gli occhi fissi su di lei e voglio vedere fino a dove arriverà. Sento borbottare alle mie spalle. Non capiscono come mai ci metta tanto, quando prima in meno di due minuti era tutto finito.
Il ragazzo accanto a me chiude gli occhi, come se questo cambiasse le cose.Uno sparo.
Silenzio.
Se vi va lasciate una stellina, grazie :)
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What Do You Mean?
FanfictionSognare continuamente una ragazza può portare confusione nella vita di un ragazzo. Ogni notte lo stesso sogno: lei che gli dice di cercarla, lui che non sa il suo nome ma non vuole arrendersi. Il destino alle volte è dalla nostra parte e ci aiuta ne...