<< Flashback. >>

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Camminiamo in direzione della scuola. Di questo passo Ariane mi farà diventare uno studente modello. La osservo mentre canticchia una canzone.
Ormai tutti quanti a scuola sanno della nostra relazione. Osservo la sua mano sinistra e vedo l'anello che le ho regalato. Non se lo toglie mai. Anche quando va a fare la doccia, lo ha sempre addosso.

«Flashback.»

La porta sbatte più forte delle altre volte. Questa volta è la fine, me lo sento.
Rimango chiuso nella mia camera. Meglio aspettare che le acque si calmino.
Tutte le volte sempre la stessa storia. Sospiro e prego Dio che cambi la mia famiglia.
Vedo entrare in camera Austin. Ha lo sguardo tranquillo.
"Justin, puoi uscire da qui! Papà come al solito se n'è andato.", si siede sul letto e mi tira una pacca sulla schiena. Come può essere così disinvolto anche in questi momenti?
Mi alzo e decido di andare da mia madre. La trovo seduta sul divano che guarda davanti a sé. L'unica cosa che fa è quella di muovere l'anello che porta al dito.
"Questa volta è la fine, vero mamma?", sussurro sedendomi sul grande tappeto.
"Si, non ho più intenzione di soffrire.", la sua voce anche in questo momento di crisi rimane sempre dolcissima. Si sfila piano l'anello e lo posa nella mia mano.
"Non voglio sentire storie tesoro. Prendi questo anello e quando avrai trovato la ragazza della tua vita, regalaglielo e fai in modo che sia l'ultima donna ad indossarlo.", dice dandomi un bacio sulla fronte e sistemandomi i capelli.

«Fine flashback.»

Sbatto più volte le palpebre e mi fermo un attimo. Ho rivissuto quel momento, e sembrava che stesse accadendo proprio adesso. Sono anni che non ho questi flashback improvvisi.

"Justin? Va tutto bene?", Ariane mi guarda preoccupata. Sposto gli occhi su di lei e la rassicuro con un bacio sulle labbra.

"Si piccola, va tutto bene. Mi è tornato in mente il momento in cui mia madre mi diede questo anello.", le prendo la mano e gliela accarezzo.
"Per molto tempo ho avuto flashback sulla mia infanzia, ma ormai era un anno che non ne avevo più. Che mi sta accadendo? Improvvisamente ripenso molto ai miei fratelli, a mia madre.", sono molto confuso.

"Ti mancano e magari tu non ci vuoi credere, ma il tuo inconscio ti sta dando delle indicazioni per farti capire che ti mancano. Cosa c'è di sbagliato nel pensare alla propria famiglia?", sussurra e mi sfiora piano la guancia. Le vado incontro, come se avessi bisogno di essere toccato.

"Negli ultimi tre anni ho sempre badato a me stesso. Mi ero rassegnato che ormai la mia famiglia facesse parte del mio passato. Forse hai ragione, mi mancano. Ma questo non cambierà le cose."

"Odio quando fai il pessimista. Dovresti fare la prima mossa e provare a chiamare tua madre. O magari andarla a trovare! Sei riuscito già una volta a cambiare i tuoi schemi, basta che ci provi."

"Quand'è che avrei cambiato i miei schemi?", la guardo non capendo. Non riesco a capire a cosa si riferisca.

"Sei venuto a parlarmi, sicuramente andando contro la tua parte razionale. Hai reso tutto questo possibile. Hai dato una speranza alla nostra storia. Ti sembra poco?", mi sorride dolcemente e riprende a camminare, entrando nel cancello della scuola.

Sono a bocca aperta per le sue parole. Pensa che il merito sia tutto mio, ma è lei che mi ha dato la forza di provarci. Se adesso sono coraggioso in amore, lo devo solamente ad Ariane.


Lasciatemi una stellina, mi farebbe tanto piacere. :)

Ricordatevi dell'altra mia storia: https://www.wattpad.com/myworks/71067691-%C2%ABcastle-%C2%BB

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