<< Io non voglio rinunciare a te! >>

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"Ma che hai fatto?!", Ryan mi fa girare e io faccio cadere a terra la pistola. Non riesco a fare niente. Ho lo sguardo puntato su Ariane che ha smesso di piangere e mi sta guardando, uccidendomi con gli occhi.

"Tenete il ragazzo come ostaggio. Vedremo se Stefan si farà avanti.", sussurro con un filo di voce.
Ho sparato in cielo. Non potevo rovinare la vita di Ariane. Ha visto anche troppo e un'esecuzione non è fatta per essere vista da una ragazza come lei.
Cammino nella sua direzione, pronto ad accettare ogni genere di insulto. Di una cosa però sono confuso: se non ci fosse stata Ariane, lo avrei ucciso? Appena ho chiuso gli occhi, tutti i pensieri si sono spostati su di lei. Quindi posso benissimo rispondermi da solo.
Forse lo avrei ferito, ma non ucciso. Mi appoggio all'albero difronte a lei. Ha lo sguardo perso, confuso. Non so cosa dirle, quindi preferisco stare in silenzio.

"Dimmi solo una cosa: devo cominciare ad avere paura di te?", non sono esattamente le parole che mi aspettavo. Ha paura che possa farle del male. Ecco quello a cui avevo paura ad arrivare.
Non potrei mai neanche sfiorarla con il pensiero. Provo ad avvicinarmi, ma noto subito che mette una certa distanza.

"Non devi avere paura di me. Sono stupide come parole, ma tu sei troppo importante per me. Hai appena scoperto quello che volevo nasconderti. Non so che cosa dirti.", sussurro e sposto gli occhi. Guardarla mi farebbe troppo male.

"Quindi mi hai tenuto nascosto il fatto che sei un criminale? Un delinquente?", urla spintonandomi. Non ho neanche la forza di bloccarla. "Mi hai deluso profondamente Justin. Non credevo che in te si celasse un lato così oscuro. Ma sai qual è la parte che mi fa più incazzare?", faccio no con la testa e decido di guardarla. "Dovrei odiarti, invece il solo pensiero di dovermi allontanare da te. Cristo santo, io non voglio rinunciare ate!", sento una sua mano sulla mia guancia.

"Vorrei tanto che tu non avessi visto niente. Dovevo parlartene io. Stavo solo cercando il coraggio. Non volevo tenerti tutto nascosto. Su questo sono sincero.", le prendo le mani.
Ho bisogno che mi creda. Non potrei sopportare che pensi che io sia un bugiardo.

"Vedremo andando avanti se sei sincero oppure no. Spero almeno che ciò che c'è fra di noi non sia tutta una bugia.", ci guardiamo entrambi e sento qualcuno alle mie spalle.
Mi giro e vedo Ryan che ci fissa cercando di capire cosa stia succedendo fra di noi.
Sto per dire qualcosa che poche persone capiranno, ma non poso nemmeno correre il rischio.

"Ryan, abbiamo un nuovo membro della banda. Nessuno deve fare domande, chiaro?", metto un braccio attorno alla schiena di Ariane. Entrambi mi guardano scioccati.
"Non voglio sentire discussioni. Vieni, ti mostro il nostro covo.", le sussurro e cammino tenendola vicina.

"Sei sicuro di quello che stai facendo? Io starei zitta anche senza fare parte della tua banda.", mormora davanti alla porta del covo. Sospiro e la faccio entrare, chiudendo subito la porta.

Ci guardiamo negli occhi e avvicinandomi le prendo il viso fra le mani.


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