<< Non sei strana. Sei dolce, generosa e buona. >>

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Corre a sedersi vicina a me. Si avvicina di molto e mi stampa un bacio sulla guancia.

Le faccio un leggero sorriso e mi viene in mente un'idea.

"Dio, credevo di non arrivare in tempo. Dopo che ci siamo lasciati, sono rimasta in doccia troppo tempo. Infatti se noti ho ancora i capelli umidi. Tutto per colpa tua!", sussurra ridendo e tirandomi un pizzicotto sul braccio.

"Adesso sarebbe anche colpa mia?", chiedo ridendo con un tono di voce un po' troppo alto.

Tutti si girano nella nostra direzione e rimangono a bocca aperta. Già, non avevo mai riso così tanto davanti alle persone. Se prima tutti mi guardavano perché ero sempre tenebroso, adesso non mi sarei mai scollato di dosso tutti quegli sguardi.

"Si, hai continuato a baciarmi e dopo non ho capito più nulla. Quindi, si, è tutta colpa tua tesoro!", poggia la testa sulla mia spalla e continua a ridere.

Per nostra fortuna abbiamo ora buca. Ma io decido comunque di mettermi a disegnare.

Ariane intanto tira fuori un sacchetto bianco con dentro delle brioche.

"Lo so, faccio schifo. Ma non ho fatto in tempo a fare colazione...", ne prende una e la apre a metà, scoprendo che è completamente piena di crema. Comincio a disegnarla mentre mangia. Spero proprio che non si accorga di cosa sto facendo.

Mi mette davanti alla faccia una brioche e mi sorride divertita.

"Prendila, ti prego. Non mi piace mangiare da sola. Lo so, sono strana.", dice ridendo e riprendendo a mangiare.

Non sei strana. Sei dolce, generosa e buona. E non dimentichiamoci che sei incredibile bella. Ripeto nella mia testa e comincio a mangiare anche io. Con la coda dell'occhio vedo Charlotte che guarda malissimo Ariane. Non capisco quale sia il suo problema, deve iniziare a prendere le distanze, prima che capiti qualcosa di veramente brutto.

"La tua amica non è molto d'accordo che io mi sieda vicino a te?", sbotta Ariane pulendosi le mani.

"Cioè..non sono cieca e neanche stupida. Percepisco il suo sguardo inquisitorio addosso e la cosa non mi piace moltissimo. Evidentemente c'entra con te."

"Charlotte...io non so perché si comporti così! Non ha mai fatto problemi con nessuna ragazza con cui mi ha visto. Il suo comportamento non ha motivi.", dico convinto delle mie parole.

"Non credi che c'entri il fatto che è innamorata persa di te, ma tu hai il prosciutto sugli occhi?", chiede abbassando la voce. Rimango spiazzato dalle sue parole. Charlotte non può essere innamorata di me. Tempo fa abbiamo messo in chiaro che fra noi ci sarebbe stata solo amicizia.

"È impossibile. Siamo solo amici. Lo abbiamo deciso tempo fa. Lei voleva di più, così ci abbiamo provato ma non ha funzionato. Forse è anche stata colpa mia. Non sono mai stato preso da lei.", sospiro e la guardo, avvicinando le nostre sedie.

"Justin, lei è gelosa che adesso tu sposti tutte le tue attenzioni su di me. So bene che tutte le ragazze prima di me non hanno mai parlato così tanto con te. Quindi io sono una sua vera nemica."

"Mi dispiace per lei, ma non posso cambiare tutto quanto. Io voglio te, solamente te. Questa cosa la devono capire tutti quanti.", sussurro e ci scambiamo un dolce sorriso.


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