<< L'appuntamento. >>

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Mi sto preparando per l'appuntamento che ho con Stefan. In realtà ho passato quasi due ore a litigare con Justin per questo motivo. Mi ha proibito di andarci. Gli ho urlato contro e alla fine abbiamo trovato una specie di compromesso: sarei andata a condizione di tornare presto.

Lo guardo attraverso lo specchio mentre finisco di truccarmi. Tiene ancora il broncio mentre guarda la televisione. Sospiro e dopo essermi alzata, vado a sedermi sulle sue gambe.

"Hai intenzione di rimanere arrabbiato per sempre?", chiedo tirandogli una guancia. Sposta gli occhi su di me. È totalmente incazzato.

"Scusa se mi preoccupo per la mia fidanzata che sta per uscire con il mio nemico numero uno.", incrocia le braccia e sposta lo sguardo.

"So benissimo che lui non sa chi sei veramente, ma potrebbe essere una trappola. Stai rischiando nuovamente la tua vita.", dice seriamente.

"Tu hai rischiato la tua tutti questi anni, quindi non sei nella posizione per dirmi cosa fare.", mi pento subito di quelle parole, ma sono stufa di litigare.

Abbiamo una missione: colpire Stefan.

Sospiro ed esco da casa velocemente. Cammino verso il ristorante vedendo Stefan fuori ad aspettarmi. Faccio il mio sorriso migliore e gli vado incontro.

"Ehi, finalmente sei arrivata.", dice facendosi da parte per farmi entrare per prima.

"Sono così tanto in ritardo? Mi dispiace.", seguo un cameriere che ci fa accomodare ad un tavolo lontano da occhi indiscreti.

"Dai che stavo scherzando. Non ti preoccupare.", si siede davanti a me sorridendo.

Dopo aver deciso cosa mangiare sono pronta a tartassarlo di domande. Devo sapere ogni cosa su di lui.

"Allora, voglio sapere ogni cosa che ti riguarda. Sai, mia madre mi ha sempre insegnato che non posso uscire con un ragazzo senza sapere vita e morte di lui.", dico ridendo.

"Ho avuto una vita molto travagliata, voglio essere sincero. Mi sono fatto molti nemici e credo che a scuola ci siano molte persone che vogliano addirittura uccidermi.", mormora ridacchiando.

"C'entra quel tale? Bieber?", chiedo curiosissima.

"Beh, diciamo di si. Ormai non vive più. Sai, ti ho raccontato qualcosa di Ariane. Erano una cosa sola e adesso lui non sta vivendo...sta sopravvivendo", dice versandosi del vino nel bicchiere.

"Tu credi che riuscirà mai a farsene una ragione?", mormoro stringendo i pugni sulle cosce.

"Non credo. Io e Justin ci conosciamo da tanti anni, nessuna ragazza lo aveva mai conquistato così tanto. Neanche quando è stato con Charlotte.", appena dice quel nome mi rendo conto che è tantissimo tempo che non la vedo.

Che le sia successo qualcosa?

"Tu invece? Con le ragazze come ti comporti?", chiedo strizzandogli l'occhio.

"Da questo punto di vista io e Bieber ci assomigliamo molto. Anche io faccio fatica ad affezionarmi ad una donna, infatti devo ancora trovare l'anima gemella. O forse l'ho appena trovata.", posa la mano sopra la mia. Sorrido piano e finalmente sento che il mio piano andrà a buon fine.

"Beh, vedremo se sarai in grado di conquistare questa ragazza.", mormoro ridacchiando.

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