<< Aiuto da un nemico. >>

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"È l'idea più stupida di questo mondo! Non farò ciò che hai appena detto!", urla Justin furioso.

Lo guardo sospirando. Devo trovare la maniera di convincerlo o veramente possiamo consegnarci a Jason una volta per tutte.

"Justin, io credo che Ariane abbia ragione. Dobbiamo assolutamente chiedere aiuto a Stefan. Nemmeno a me l'idea non mi fa impazzire, ma adesso siamo davvero soli.", continua Sean sostenendomi. Almeno lui ragiona, cazzo!

"Devo riuscire a mettermi in contatto con Ryan! Una maniera la troverò! Ma mai chiederò aiuto all'uomo che ha tentato di uccidere Ariane! L'uomo che ha fatto ammazzare suo fratello!", continua ad urlare. È fuori di sé e non ragiona lucidamente.

"Perché per una cazzo di volta non metti da parte quel tuo schifoso orgoglio?", lo sfido alzandomi.

"So benissimo il tuo odio nei suoi confronti, lo appoggio a pieno ma adesso siamo davvero soli e sai benissimo che Stefan non vede l'ora di mettere una croce sul nome di Jason. È l'unico che può aiutarci veramente."

"E tu credi che Stefan ci aiuterà senza chiedere qualcosa? Tu proprio non lo conosci! Non fa niente per niente! Cosa potremmo dargli che lui vuole assolutamente?!", chiede sedendosi. Non ama molto fronteggiarmi, soprattutto quando sa che ho ragione.

"Sappiamo che lui ambisce ad essere a capo della banda più forte. Se ci aiuterà a fermare Jason...noi ce ne andremo per sempre.", Justin mi guarda non capendo.

"Andremo via io e te. Tu sei il suo peggior nemico, ed io la ragazza che non potrà mai avere. Gli faremo un favore sparendo dalla circolazione per sempre.", sussurro inginocchiandomi a lui.

"Saresti pronta ad andartene per sempre? Non vuoi rivedere tua mamma? Le tue amiche?", chiede Justin con il labbro che gli trema. Sospiro e poso una mano sulla sua guancia.

"L'unica cosa che voglio è vivere una vita tranquilla con il ragazzo che amo. Mi basti tu per essere felice. Il resto ormai non conta più. Dammi pure dell'egoista ma tornerò sulla mia decisione. Voglio te adesso e per sempre.", mi avvicino e gli lascio un bacio sulle labbra.

"Bene! Se abbiamo deciso io provo a mettermi in contatto con Stefan. Voi rimanete qui e cercate di non destare sospetto. Per qualsiasi cosa chiedetemi pure e cercherò di farvele avere. Speriamo solo che tu abbia ragione Ariane, perché sennò siamo davvero nella merda.", Sean mi fa un sorriso rassicurante e dopo aver preso la pistola, esce sparendo nel buio.

Mentre prendo una bottiglietta d'acqua, sento le mani di Justin posarsi sui miei fianchi. Sospiro di colpo quando vengo girata e le sue labbra si fiondano sulle mie. Non faccio nemmeno in tempo a respirare che mi ritrovo stesa su un letto che non mi dice nulla di buono.

"Non credi che dovremmo evitare cose strane su questo letto? Dopo aver scoperto quella cosa di Sean...", ridacchio imbarazzata. L'immagine di lui avvinghiato con una ragazza mi fa rabbrividire.

"Tranquilla, da quello che so è il divano il posto in questione, quindi non corriamo nessun pericolo.", mentre me lo dice mi toglie la maglietta.

Osservo i suoi tatuaggi e con le unghie ne traccio il contorno. Ci guardiamo negli occhi, come se fosse la prima volta che ci vediamo. Nei suoi occhi vedo passare tantissime emozioni: felicità, terrore, paura, eccitamento, malizia. Lo attiro a me baciandolo con avidità.

"Ogni volta che lo facciamo, è come se fosse la prima volta. Mi...mi sei mancata così tanto.", le sue labbra tracciano una linea che parte dall'orecchio fino al collo. Stringo le mani sulla sua maglietta. Questo ragazzo mi farà impazzire prima o poi.

O forse l'ha già fatto.

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