<< Niente mi fa paura. >>

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Qualcuno avvolge il mio corpo da dietro. Mugugno girandomi e trovando Justin che mi sorride.

Mi accoccolo contro il suo petto, richiudendo gli occhi. Ho preso sonno molto tardi, dato che continuavo a pensare allo strano incontro con questo Sean. Come avevo immaginato, Justin mi ha raccontato che Sean e la sua banda sono la polizia che gira per Los Angeles, è grazie a loro se a volte la vera polizia riesce a risolvere dei casi impossibili.

Solo che anche Justin non capisce il motivo del tanto interessamento sulla mia morte. È vero che non facevo parte di nessuna banda e che quindi ero solamente una civile che si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma non è un motivo valido per rendermi giustizia.

"Credo che la cosa riguardi te, c'è qualcosa che ci sfugge forse.", dico alzando gli occhi verso di lui. Justin sospira frustrato.

"Dopo quello che mi hai raccontato non so più cosa credere. Stefan continua a ritenersi innocente e sta mentendo a tante persone se non fosse la verità. Non penso nemmeno che voglia morire, quindi a che gioco sta giocando?", chiede accarezzandomi piano i capelli.

"Non sta giocando. Sta come te cercando il mio assassino. Sono arrivata all'idea che il mio arrivo abbia scombussolato il mondo di tante persone. Non avrei mai immaginato che Stefan fosse innamorato di me. Solo che sento che non è stato lui, che motivo avrebbe di continuare a mentire sapendo che quando scopriranno la verità lo ammazzeranno?", mormoro facendo intrecciare le nostre mani. Quante domande che non hanno ancora una risposta.

"Allora chi ti ha voluto ammazzare? Chi è così malvagio da uccidere una ragazza indifesa?", sento Justin irrigidirsi. La mia morte è ancora un tasto dolente.

"Qualcuno che voleva eliminarmi una volta per tutte e far ricadere la colpa su Stefan, sapendo che sarebbe stato lui il primo indiziato.", sussurro quando mi torna in mente una cosa.

"Quanto tempo è che non vedi Charlotte?", chiedo riportando gli occhi su di lui.

"Saranno settimane sicuramente. Ancora prima che partissimo per la montagna. Dopo è successo tutto quanto ed io non potevo pensare a nessun altro che non fossi tu. Ryan mi ha detto che ha cambiato scuola, dato che suo padre ha trovato un altro lavoro.", mormora prendendo una sigaretta. Mi torna in mente quando gli chiesi di non fumare più. Ridacchio appena ripenso al suo sguardo frustato quando glielo chiesi.

"Dobbiamo decidere quando colpirlo, ormai sono entrata in sintonia con lui.", dico togliendogli la sigaretta. Ma invece di buttarla via, faccio anche io un tiro. Justin mi guarda a bocca aperta.

"So che quello che dirò ti sembrerà strano, ma prima dobbiamo trovare il tuo assassino. Forse Stefan sa qualcosa in più di noi. Dato che ormai sai tutto nei panni di Jennifer, mettilo alle strette e digli che se non ti dirà tutto quanto, andrai alla polizia.", sorride guardandomi fumare.

"Si, hai ragione. Tu intanto segui Jason o vedi di scoprire se sa qualcosa. Anche se tuo fratello mi ha salvata, non lo possiamo escludere.", dico questa cosa controvoglia.

"Guarda che non ho nessun problema a credere che mio fratello possa aver fatto tutto questo. Ne ho viste così tante nella mia vita che ormai nulla mi impressiona.", dice tirando fuori la pistola.

"Sei davvero sicuro di volerti macchiare di un altro crimine?", mormoro posando la mano sopra la sua. Sospira scuotendo la testa. Lo stringo fra le mie braccia e cerco le sue labbra.

"Ho fatto una promessa a me stesso ed a Paul. Stefan ha causato troppo dolore nella sua vita. Non merita più niente. Le sue possibilità ormai sono finite.", il suo tono è freddo e distaccato.

"Voglio solo che tu faccia attenzione. Se dovessero beccarti...non voglio passare ancora del tempo lontana da te.", le mie labbra tremano.

"Qualunque cosa accadrà io e te staremo insieme per sempre. Ne abbiamo superate tante e continueremo a farlo. Se so di averti accanto, niente mi spaventa.", alza il mio viso e mi sorride dolcemente. Facciamo incontrare le nostre labbra, mentre la notte prosegue tranquilla. Ci sono ancora delle tessere mancanti in questo puzzle. Sento come la presenza di qualcuno che si sta godendo lo spettacolo dietro le quinte. Troppe persone arrabbiate, ma chi arriverebbe ad uccidere?

Stefan? Jason? Charlotte? Lei c'entra sicuramente qualcosa. Devo fare delle ricerche, per conto mio. Se scopro che quella brutta stronza ha architettato la mia morte, io la uccido con le mie mani.

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Sto aspettando Stefan in un parco. Lo metterò sotto e mi farò dire tutto quanto. Lo vedo arrivare con le mani in tasca. Ha lo sguardo rabbioso, credo che non sarà facile farlo parlare.

"Come mai hai voluto vedermi?", chiede subito sedendosi accanto a me.

"Credi che abbia dimenticato ciò che è successo ieri sera? Credi che possa far finta di niente?", stringo i pugni.

"Ormai ci sei dentro anche tu. Cosa vuoi sapere? Non so nulla della morte di Ariane o perlomeno ho anche io dei sospetti. Sto cercando delle prove, ma faccio solo buchi nell'acqua!", posa la mano sopra la mia. Questo gesto mi sconvolge. Comincio a sentirmi uno schifo: sto fingendo di essere un'altra persona, quando lui forse si fida di me.

"Tu ci credi che possa averla ammazzata?", sussurro guardandomi attorno. Qualcuno ci sta spiando e la cosa non mi piace per niente.

"Jason, il fratello maggiore di Justin. Vuole a tutti i costi che Justin torni il killer che era una volta, non mi sorprenderebbe che abbia lui incendiato la baita. Uno con una mente pazza come Jason, farebbe di tutto pur di mettere nei guai il suo caro fratellino."

"Quindi vuole che Justin torni come una volta, ma lo vuole anche in un certo senso morto?", se veramente Jason sta facendo tutto questo, il suo cranio esploderà in mille pezzettini per mano della mia pistola.

"Si, vallo a capire. So solo che da quando Ariane è comparsa nella vita di Justin, anche Jason ha fatto il suo ritorno. Quella ragazza gli ha rovinato tutti i piani rendendo Justin un...ragazzo normale.", sussurra tirando fuori una sigaretta.

"Perché tu quel giorno a scuola hai sparato a Justin?", chiedo d'impulso. Dovrei tenere la bocca chiusa a volte, ma voglio assolutamente sapere questa cosa.

"Perché lo invidiavo da morire. Era talmente felice insieme a lei che non ci ho più visto.", si alza sospirando frustrato. "Mi sono subito pentito di ciò che ho fatto perché la scuola dopo il mio gesto non è stata più la stessa."

"Il passato non può essere cambiato, ma puoi sempre migliorare il presente e il futuro. Tante persone ti vogliono morte, sei il perfetto capro espiatorio. Odi Justin praticamente da tutta la vita. Ti sei innamorato della sua donna e tutti se ne sono resi conto. Qualcuno ti sta usando per il proprio piano. Dobbiamo scoprirei di chi si tratta e mettere fine alla sua vita.", dico alzandomi in piedi.

"Cosa speri di fare tu? Sei quella nuova, non sai niente di questo paese. La gente ci mette poco ad ucciderti quando inizi a sapere. Adesso anche tu sei in pericolo Jennifer."

"Niente mi fa paura. Se vogliono la guerra che si facciano pure avanti.", sussurro gelidamente.

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