"Allora aveva ragione la tua fidanzata. Non sei affatto un codardo.", Jason batte le mani e fa un sorriso ad Ariane che lo guarda in cagnesco.
"Se fossi in te dolcezza, lascerei perdere mio fratello. Non riesce nemmeno a difenderti.", continua abbassandosi per guardarla.
"Jason...vai a fare in culo.", gli sussurra gelidamente. Lui scoppia a ridere e viene nella mia direzione.
"Sai Justin, io ho sempre saputo che tu eri uno in gamba. Ma sei anche troppo buono. Non hai l'anima da killer come me. Ma sai cosa rende diverso da Austin? Il coraggio.", dice indicandolo.
"Per le persone che ami tu daresti la vita. Sei qui, ben sapendo che potresti morire, solo per salvare una...ragazza.", l'ultima parola la dice con disprezzo.
"Tu saresti il mio successore perfetto. Avremmo potuto conquistare il mondo, invece ti sei fatto abbindolare da una femmina. Questo non lo concepisco!"
"Jason, io e te non siamo uguali. Tu sei un vigliacco. Non daresti mai la vita per la tua banda, mentre io per Ryan darei la mia. Hai fatto uccidere tante di quelle persone per delle false promesse. Ma è ora che qualcuno metta fine alla tua vita.", sussurro fronteggiandolo.
"La tua vita è già appesa ad un filo. Non peggiorare ancora di più la situazione fratellino. Però, prima di vederti morire...voglio che tu sappia alcune cose.", torna indietro accendendosi una sigaretta.
"Quando eri più piccolo ti eri troppo appiccicato a Brian.", sentire quel nome mi provoca una stretta al cuore. Guardo Ariane che mi guarda dolcemente.
"A me non piaceva quella situazione. Brian voleva uscire da questa vita, voleva essere una persona migliore e sapevo che a lungo andare avrebbe convinto anche te. Così cominciai a portare nella cattiva strada Stefan. Lui ha l'anima da killer, ma non è tanto apposto con la testa, quindi è stato facile portarlo dalla mia parte.", si blocca e porta gli occhi su di me.
"Io ho ucciso Brian.", dice tranquillamente.
Le gambe mi cedono, ma cerco di rimanere dritto. Stefan quindi non c'entra nulla. Se è sempre stato uno stronzo, è solo colpa di Jason. Tutta la mia vita sembra un'enorme bugia. Io che stimavo Jason, dovevo invece stargli lontano.
"No! Brian è stato accoltellato da un capo di un'altra! Io e Stefan eravamo presenti! Io andai anche a trovarlo...e...", non riuscivo a dire altro. C'era come qualcosa che mi impediva di ricordare. Un grossa nube nera avvolgeva la mia mente, mandandomi in confusione.
"Io so perché tu non riesci a ricordare. Il giorno che tu venisti a trovare Brian, lui era ancora vivo. Anzi, si stava rimettendo...ma lui ti stava per rivelare che aveva capito che io ero una cattiva persona. Tu hai rimosso quel ricordo perché inconsciamente lo avevi intuito, ma non volevi crederci. Ho dovuto ammazzarlo, mi voleva denunciare. Voleva denunciare tutti i miei traffici, non potevo rischiare che mandasse tutto a puttane!", Jason sembrava fuori di sé.
"Quindi tu hai ucciso anche Adrian e Gabriel!", urlo come un pazzo. Non potevo credere che avesse fatto tutto questo.
"Si. Adrian aveva scoperto dei miei traffici e voleva dirti tutto quanto. Gabriel invece credevi di averlo ammazzato tu, invece...io gli ho dato il colpo finale."
"Ho...ho vissuto tutti questi anni col rimorso di averlo ammazzato.", mi veniva da vomitare per tutta questa orrenda verità. "Tu sei solo una merda! Sei solo uno stronzo malato! Credevi di riuscire a cambiarmi, ma Ariane è arrivata a salvarmi appena in tempo. Io mai sarò come te. Mai. Preferirei morire che essere un bastardo come te!"
"Infatti morirai, davanti agli occhi della tua amata.", dice prendendo la pistola.
"Se uccidi lui, dovrai uccidere anche me.", la voce di Ariane echeggia per tutto il capannone.
"So che cosa tu vuoi da me. Ma non sarò mai tua. Farò tutto ciò che mi è possibile per uccidermi, non ti apparterrò mai!", urla con le labbra che le tremano.
Improvvisamente le luci si spengono. Corro in direzione di Ariane e la slego. Lei si gira e slega Austin e cominciamo tutti e tre a correre verso l'uscita. Conto tre secondi e comincio a sentire spari da tutte le direzioni. Tengo stretta la mano di Ariane e arriviamo finalmente alla macchina.
Austin cade a terra respirando con l'affanno. Ariane finisce fra le mie braccia. La stringo più forte che posso. Riapro gli occhi e vedo per terra una valigetta.
"L'ho presa senza pensarci. Credo che contenga i soldi della droga.", Austin mi guarda aprendola. Ci sono tantissimi soldi. Ariane si inginocchia e prende un pacco di banconote.
"Justin...sono tantissimi soldi. Dobbiamo assolutamente contarli e dividerli per tutti quanti.", mormora salendo in macchina con la valigetta.
Guardo in direzione del capannone e vedo uscire Stefan con Sean che si battono il cinque. Insieme a loro c'è anche una ragazza che continua a ringraziarli piangendo. La fidanzata di Paul. Un peso sparisce dal mio petto e mi sento molto meglio.
Devo assolutamente parlare con Stefan, in privato. Ha il diritto di sapere la verità anche lui. Non può continuare a vivere con il peso di aver condotto suo fratello alla morte.
"Jason è riuscito a scappare, lo avevo in pugno. Dannazione.", dice Stefan sbattendo un pugno sulla macchina.
"L'importante è che adesso sia solo. Non ha nessuno che possa aiutarlo. Cercherò di mettere una taglia su di lui. Intanto ha il gruppo di Cuba che gli sta addosso. Non hanno molto apprezzato il fatto che ci fosse della farina al posto della droga.", sussurra Sean ridacchiando.
"Grazie di avermi salvato...", mormora la ragazza guardandoci. La facciamo entrare in macchina assieme ad Ariane che inizia subito a farci amicizia.
"Adesso come ci muoviamo?", chiede Stefan accendendosi una sigaretta.
"Ariane sta dividendo i soldi per tre. Ognuno prenderà la propria strada. Io e Ariane ce ne andremo. Scusate se non vi dico dove, ma non voglio che vi accada qualcosa.", mormoro guardando l'orizzonte.
"Riporterò io a Paul la sua ragazza. Così non avrò debiti con nessuno."
Ariane esce dalla macchina e consegna nelle mani di Stefan e Sean delle sacche.
"Sono i soldi. Prendeteli e...e grazie di avermi salvata.", li abbraccia entrambi. Noto le guance di Stefan prendere colore e spero vivamente per lui che un giorno possa trovare la donna della sua vita.
Salgo in macchina insieme a lei, e vedo nei sedili dietro la ragazza che si guarda attorno.
"Mi chiamo Kate e...e vi sarò sempre grata.", mormora dolcemente. "Jason, credo mi avesse rapita solo per gioco. Non gli importava nulla di me. Ma così facendo si è messo contro un bel po' di persone. Non vorrei essere nei suoi panni.", dice stringendo i pugni.
Io e Ariane ci guardiamo e sento le nostre mani intrecciarsi. Siamo finalmente liberi, almeno lo spero. Anzi, voglio crederci in questa libertà. Non possiamo più permetterci di tornare indietro. Dobbiamo andare avanti e ricostruirci una vita. Lo faremo insieme. Saremo felici insieme. E ci guarderemo indietro, e tutto ciò che è successo, sarà solo un amaro ricordo.
STAI LEGGENDO
What Do You Mean?
FanfictionSognare continuamente una ragazza può portare confusione nella vita di un ragazzo. Ogni notte lo stesso sogno: lei che gli dice di cercarla, lui che non sa il suo nome ma non vuole arrendersi. Il destino alle volte è dalla nostra parte e ci aiuta ne...