<< Paul. >>

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Qualcuno bussa alla porta. Mi alzo dal divano schioccando le dita. Sono nervoso perché so chi si trova oltre la porta. L'apro piano e vedo Paul sorridermi.

Non è cambiato di molto da l'ultima volta che l'ho intravisto. Mi sposto di lato e lo faccio entrare.

"Justin, non credevo che ti avrei visto. Ma Jason mi ha chiamato tutto preoccupato dicendomi che hai bisogno del mio aiuto.", lo faccio accomodare sul divano e vado a prendere due birre.

Quando torno prendo posto sulla poltrona difronte a lui. M'è pure passata la sete quindi mi rigiro la birra fra le mani.

"Avrai sicuramente saputo della storia di Ariane e di come Stefan abbia tentato di ucciderla. Ti sto chiedendo di trovarmi una nuova vita. Nuovo continente, voglio ricominciare da zero.", dico fermamente. Rimanere in America significa andare incontro ad altri pericoli.

"Posso capire benissimo la tua voglia di allontanarti. Credo di possa fare. Nel giro di una settimana avrai documenti, soldi e tutto ciò che ti può servire per iniziare una nuova vita. Adesso parliamo però di ciò che voglio in cambio.", Paul fa un sorrisetto.

Di solito non vuole soldi perché ne ha già abbastanza. Vuole sempre essere ricambiato con qualcosa di pericoloso. Annuisco e continuo ad ascoltarlo.

"Voglio che tu uccida...Stefan.", rimangio perplesso da ciò che vuole. Alzo un sopracciglio un po' confuso. "So benissimo a cosa stai pensando. Tutti quanti vogliono morto Stefan, ma io voglio che sia la tua pistola ad ucciderlo. Devi farlo fuori senza pietà. Quando lo avrai fatto, voglio che mi riporti la mia fidanzata.", spalanco gli occhi dall'ultima cosa che mi dice.

"La tua fidanzata? È stata rapita da Stefan?", chiedo sconcertato da questa notizia.

"Si, ha detto che se tento di andare a prenderla, la uccide. Mi tocca stare fermo e non fare niente. Mi manca immensamente e non la lascerò nelle mani di quel pazzo. Ma sarai tu a fare questo in cambio di una nuova vita insieme ad Ariane.", dice alzandosi.

Ci stringiamo la mano. Avrei comunque ammazzato Stefan, ma adesso ho anche una vita da salvare. Ci avviciniamo alla porta.

"Ti ammiro Justin. Hai intenzione di cambiare vita per una donna. Nessuno al tuo posto lo farebbe. O almeno dovrebbe vedersela con tutto ciò che hai passato. Ti fa onore tutto questo.", dice indossando gli occhiali da sole e facendomi un ultimo saluto.

Torno dentro e sospiro chiudendo gli occhi. È tutta la vita che Stefan mi mette i bastoni fra le ruote. Sono stanco di vedergliela sempre fare franca. Pagherà per tutto il male che ha fatto a me e alle persone a me care.

La porta di casa si riapre e vedo entrare Ariane tutta incappucciata. Si accorge di me e viene ad abbracciarmi. La stringo forte fra le mie braccia e mi ritrovo a sorridere.

"Quando Lory mi ha vista è quasi svenuta. Lei mi aiuterà nella creazione della mia maschera. Non sapevo chi contattare. Lei invece è l'unica che mi è sempre stata accanto. Mi ha raccontato di com'eri a scuola senza di me.", tornare su questi discorsi mi fa sempre male.

"Ti credevo morta, come facevo ad essere felice? Mi avevano ucciso l'unica persona che io volevo nel mio futuro.", ci sediamo sul divano e le nostre mani s'intrecciano.

"Non sai quanto mi dispiace aver dovuto fingere di essere morta. Anzi, credevo fossi tu ad avermi salvata. Tu e Jason avete lo stesso profumo, ma io amo indubbiamente e solamente te. Sei l'unico che voglio. Da quando stiamo insieme, mai una volta ho creduto di amare un altro. Credo che si chiami destino tutto questo.", sorride e mi bacia lentamente.

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