<< Giustizia. >>

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«Ryan.»

"...Nessuno potrà mai scordarsi di questa splendida ragazza che in poco tempo ha donato così tanto amore. Ariane rimarrà sempre nei nostri cuori.", osservo il prete sull'altare.

Accanto c'è la bara di Ariane. Justin ha deciso di pagare tutto quanto e nessuno si è permesso di dire niente. È stata una settimana infernale, soprattutto per noi che abbiamo dovuto tenere d'occhio Justin.

Lo osservo seduto in prima fila che aspetta di essere chiamato per fare un discorso. La chiesa è piena di gente. C'è praticamente tutta la scuola. Tutti le volevano bene anche se l'hanno conosciuta per poco.

Accanto a Justin ci sono i suoi genitori e la madre di Ariane che non smette di piangere.

Abbiamo dovuto raccontare una bugia enorme. Non potevamo rischiare che qualcuno scoprisse qualcosa. Naturalmente è stata chiamata la polizia che non è convinta della morte di Ariane.

Dicono che qualche resto doveva pur esserci, mentre sono solo stati trovati i suoi vestiti. Pensano che magari sia riuscita a scappare e adesso stia vagando per i boschi.

Quest'ultima cosa abbiamo deciso di non dirla a Justin. Si metterebbe a cercarla e non farebbe per niente bene al suo cuore. Ne rimarrebbe illuso e non vogliamo questo.

Justin si alza in piedi e sale sull'altare facendo scorrere le dita sulla bara.

"Questo dev'essere sicuramente un incubo. Voglio svegliarmi e sapere che Ariane è ancora viva. Se potessi scambierei la mia vita per la sua. Sono sincero. Lei meritava di stare al mondo, mentre io dovrei essere già sottoterra. Ariane era riuscita a buttare giù la corazza che mi ero costruito nel corso degli anni. Era riuscita ad andare oltre il mio bel faccino. Mi aveva dato speranza, mi ha cambiato dentro in un modo che nessun altro potrà mai fare. Il mio cuore, quel poco che adesso ne rimane, lo custodirà per sempre lei. Era l'unica ragazza che volevo e sarà l'unica che avrò per il resto della vita. Non riesco più a credere a niente. Dio si è portato via l'unica persona per la quale avrei dato anima e corpo. Perché mi chiedo. Perché? Che cazzo aveva fatto Ariane per meritare una morte del genere?", il suo tono di voce cominciò ad alzarsi.

"Nessuno potrà mai rispondermi. Ma sappiate che il colpevole pagherà. E la pagherà davvero cara. Tutti qui dentro volevano bene ad Ariane. Riusciva a trovare del buono in tutti. In poco tempo è riuscita a farsi piacere e tutti si trovavano bene con lei.", i suoi occhi si spostano su quella bara vuota che però rappresenta in un certo senso Ariane.

"Ari, sappi che ti amo. Ti ho amata dal primo momento in cui ho posato gli occhi su di te. Avevo tanti progetti per noi due, che adesso sono andati completamente in frantumi. Nel mio futuro ti vedevo accanto a me. Non riesco adesso ad immaginarmi la vita senza te. Cosa farò adesso? Eh? Ti prego, dimmelo tu. Perché io vedo tutto nero.", mormora con le lacrime lungo le guance.

"Non mi rimane nulla di te. Sei il ricordo più bello della mia vita. Il ricordo che nessuno mi porterà mai via. Ti amo piccola e ti amerò all'infinito. Ci vediamo presto.", finito il discorso, si avvicina di nuovo alla bara e abbassandosi lascia un bacio sulla foto di Ariane.

Tutti ci alziamo in piedi battendo le mani. Justin accartoccia il discorso e si dirige verso le porte della chiesa. Blocco Noah e gli faccio segno di non andare. Ha bisogno di superare il lutto da solo.

Justin sa benissimo che nessuno gli riporterà indietro Ariane e dovrà essere forte e andare avanti.

"Stefan voleva questo.", sento Chaz sussurrare. Ha perfettamente ragione. Lui voleva colpire Justin, e lo ha fatto in un modo orribile e spietato: ha ucciso la persona che teneva in vita Justin.

Adesso sa benissimo che è vulnerabile e se attaccherà ha anche possibilità di vincere.

"Non permetteremo a Stefan di uccidere Justin. Ormai lui è già morto. Ariane lo teneva in vita. Cosa gli resta? Uccidendolo non farà cambiare le cose. Ariane non è morta invano. Noi tutti le renderemo giustizia.", mormoro alzandomi e uscendo dalla chiesa.


VOLEVO RINGRAZIARVI. STATE LEGGENDO LA MIA STORIA E QUESTO PER ME E' UN SOGNO.
GRAZIE, GRAZIE E ANCORA GRAZIE.

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