"Abbiamo scoperto che a mezzanotte arriverà la macchina con la droga.", dice Sean seduto ad un tavolo. "In quello stesso momento ci sarà anche la macchina con i soldi. Noi dobbiamo sostituire le valigette. Quindi osservando il tragitto che faranno, lo faremo esattamente qui.", indica una strada isolata.
"Si può fare. Sean, tu insieme a Ryan e Mark prenderete la droga e la sostituirete con la farina che abbiamo preparato. Io e Stefan ci occuperemo dei soldi. Niente dovrà andare storto.", dico accendendomi una sigaretta.
"Credete che Jason sospetti qualcosa?", mormora Stefan facendo scattare la pistola.
"Ci vuole morti, ma questo colpo è troppo importante per lui. Cercherà in tutti i modi di rendere le cose più facili, ma ho come il sospetto che si aspetti qualcosa. Quindi più saremo silenziosi, meglio sarà.", dico prendendo la mia pistola.
È da tanto tempo che non la tengo fra le mani. Ancora questa missione e dopo basta. Non posso più permettermi di rischiare la vita. Quando tutto finirà, prenderò Ariane e andremo via per sempre. Non voglio più fare questa vita odiosa. Mio fratello ha voluto che diventassi una persona spregevole. Anni fa ero più piccolo e non mi rendevo conto di quello che facevo, mentre adesso tengo a troppe cose e non voglio perderle.
Io e Stefan saliamo in macchina. Decido di far guidare lui. È una situazione surreale: due nemici insieme per una missione comune. Chi l'avrebbe mai detto?
"Justin, volevo parlarti di una cosa prima di attuare il piano.", inizia a parlare e noto che è nervoso. "Io credo di aver perso la testa in questi anni. Troppe persone sono morte e non voglio più che capitino queste cose.", sono sconvolto dalle sue parole.
"Non mi aspettavo che proprio tu dicessi queste cose. Ma apprezzo questa cosa. Questa vita ti mangia l'anima e riuscire ad uscirne è...difficile, ma non impossibile.", mormoro tirando fuori una sigaretta. "Io non voglio più rischiare la mia vita o quella di Ariane. Quindi appena ho sistemato mio fratello, ce ne andremo per sempre."
Stefan sposta gli occhi su di me. Ho come il sospetto che mi stia ringraziando mentalmente. Ama anche lui Ariane e credo che standole lontano, riuscirà a mettersi il cuore in pace. Poi lei non potrebbe più farsi rivedere: tutti la credono morta.
"Ariane è davvero una ragazza forte. Ti ama nonostante tutto. Non ti sto criticando, ma ormai il concetto di vita normale non ha più effetto su di lei. Dovrà ricominciare tutto d'accapo e non è semplice. Fingere di non esistere con le persone che l'hanno amata fino ad oggi."
"A volte mi chiedo cos'ho fatto di buono per meritarmela.", sussurro ridacchiando. "Che futuro posso prometterle?", mi sembra strano sfogarmi con lui, ma non ho alternative.
"Ariane ha scelto di voler stare con te. Lei ti aiuterà ad abbandonare definitivamente questa vita. È il tuo biglietto di sola andata per una vita migliore. Approfittane finché sei in tempo. Non capita a tutti di ricevere un angelo come lei."
Ha ragione. Io e Ariane ci conosciamo da quando ho iniziato a sognarla. Sapevo che dovevo avere lei o nessuna. Dio ha voluto inviarmela come se mi stesse dicendo: "Ariane ti riporterà nella retta via. Seguila e non te ne pentirai. Non ti do altre possibilità.".
"Senti, tu sai qualcosa della fidanzata di Paul.", sposto gli occhi su Stefan che contrae la mascella.
"Quello che ti ha detto Paul è falso. Non sono stato io a rapirgliela. È stato un seguace di tuo fratello, che si spacciava per mio amico. Deve averla ancora lui...sperando che non le abbia fatto male. Come mai ti interessa tanto?"
"Paul mi concede il suo aiuto se io gli riporto la sua fidanzata viva. Mi aiuterà ad andarmene da qui e ricominciare una nuova vita. Glielo devo, e credo che sia giunta l'ora che qualcuno fermi quello stronzo di Jason. Ha fatto male a troppe persone, deve pagarla.", mormoro stringendo i pugni.
Finalmente arriviamo a destinazione. Vedo il capannone tutto illuminato. Adesso dobbiamo solamente aspettare il segnale di Sean. Ci sediamo sul cofano della macchina aspettando.
Improvvisamente il mio telefono squilla. Aggrotto la fronte non capendo chi possa essere.
È troppo presto per il segnale. Deglutisco e decido di rispondere.
Pronto?
Fratellino. Non credevo che un giorno tu mi avresti tradito.
Mi sento gelare il sangue. Stefan si avvicina e metto il vivavoce.
Che cazzo vuoi Jason? Io e te non abbiamo più niente da dirci dopo quello che ho scoperto sul tuo conto!
Ehi, calma. Non voglio assolutamente litigare. Vorrei tanto parlarti.
Beh io non voglio parlare con te. È fuori discussione.
Che peccato. È proprio un peccato. Aspetta che c'è qui qualcuno che vuole dirti qualcosa.
Sposta il telefono e sento qualcuno ansimare. Le mani mi tremano per la brutta sensazione che mi sta salendo.
J...Justin...Justin!
La voce di Ariane mi manda a puttane il cervello. Stefan spalanca gli occhi e stringe i denti.
Io credo che questo sia un valido motivo per venire qui da me. Se non ti presenti entri un'ora, la tua bellissima fidanzata torna in paradiso...questa volta per davvero.
Prima che possa dire qualcosa, riattacca. Lancio il telefono urlando. Stefan mi prende per le spalle e mi scuote.
"Calmati Justin! Ragioniamo! Non sa nulla del nostro piano! Sennò non ti avrebbe detto tra un'ora, quindi abbiamo un vantaggio su di loro!", dice prendendo il telefono e chiamando Sean.
Mi giro verso il capannone e sento delle lacrime scendere lungo le guance. Non dovrei piangere, ma la paura s'impossessa del mio corpo. Jason non ci penserebbe due volte ad ammazzarla.
Devo salvare Ariane ad ogni costo. Nella condizione in cui si trova, potrebbe rischiare anche di più.
"Ho parlato con Sean. Hanno fatto lo scambio, quindi adesso tu andrai dentro al capannone da solo. Mettiti questo.", mi passa un auricolare da mettere nell'orecchio. "Poi indossa questo cappellino, dentro c'è una telecamera, in modo tale che possa vedere come si sono disposti. Io spegnerò le luci ed entreremo. Tu prendi Ariane e i soldi. Poi scappa e torna alla macchina. Chiaro? Non girarti per aiutare noi! Per una volta fregatene e pensa solo a lei.", mi scuote di nuovo.
Annuisco e indosso il cappellino. Respiro profondamente cercando di farmi coraggio. Lascio la pistola a Stefan che annuisce e comincio a scendere andando verso il capannone.
All'entrata trovo due ragazzi che mi puntano addosso dei fucili. Alzo le mani e faccio un giro su me stesso, facendo capire che non ho armi.
Mi fanno un cenno con la testa ed entro guardandomi attorno. Davanti a me vedo almeno una decina di ragazzi con ogni genere di arma. Jason tiene le braccia conserte e mi fa un ghigno malvagio. Si sposta di lato e vedo Ariane in lacrime con accanto...AUSTIN!
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What Do You Mean?
FanfictionSognare continuamente una ragazza può portare confusione nella vita di un ragazzo. Ogni notte lo stesso sogno: lei che gli dice di cercarla, lui che non sa il suo nome ma non vuole arrendersi. Il destino alle volte è dalla nostra parte e ci aiuta ne...